Non ho nemmeno le forze di scrivere quello che provo , però potrei stare delle ore ad affogare nei sentimenti delle mie parole . Come un filo che sta per spezzarsi e diventa sempre più sottile , la parte più lacerata , quella più dolorosa che si stacca dall'altra . Che decide di separarsi da quell'altro pezzo di filo e da quella riga sottile sempre più dura che riempiva interi spazi vuoti di parole nascoste , di emozioni rinchiuse , di pianti , di urla , di incomprensioni , di fraintendimenti . Un libro di sinonimi che non hanno niente in comune tra loro , che appena possono si spezzano dall'altra parte del filo , da quella rinchiusa dentro ai pensieri e agli addì repressi e ai baci , a quelli mai dati , sui treni e nei sogni . E alla solitudine , alla chiassosa solitudine dentro le vene e dentro le urla , dentro le esplosioni dentro la gola . Come nei sogni che urli e non esce un filo di voce . Chiuso nell'essere infinito e monotono che non soddisferà mai la mia fine .
