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ANDREA ' S POV

Sono in un mare di guai e non me ne potrebbe importare di meno.
Sono ad una festa senza il permesso di nessuno, sono le 4 di notte e sono ubriaco fradicio.
Non appena torneró mi faranno il culo viola ma ne sarà valsa la pena.
Mentre ballo una ragazza inizia a strusciarsi su di me e penso sia più che andata pure lei.
Iniziamo a baciarci e lei mi fa vari succhiotti sul collo, ed io invece la tocco uvunque.
Lei mi trascina fuori dalla discoteca e io la porto verso la mia macchina.
Una volta dentro iniziamo a fare sesso e l'unica cosa per cui accendo il cervello è prendere un preservativo dal cassetto.
Dopo di che ci addormentiamo sui sedili posteriori abbracciati.

Mi sveglio con un mal di testa incredibile e alzandomi mi rendo conto di essere in macchina con affianco una ragazza che è spoglia.
Mi guardo e vedo che io ho solo i boxer e la camicia sbottonata e tutto il petto pieno zeppo di succhiotti.
Inizio a scuotere la ragazza che piano piano si sveglia.
Dopo aver parlato ci rendiamo entrambi conto di cosa abbiamo fatto la notte ed a quel punto cala l'imbarazzo più totale.
Io - Io mi chiamo Andrea, e tu? -
Lei - Io mi chiamo Cristina -
Iniziamo a parlare mentre ci rivedtiamo e ci rendiamo conto che sono le 9 di mattina.
Cristina - Cazzo, I miei mi ammazzano -
Io - Io faccio prima a non tornare a casa, i miei fratelli saranno su tutte le furie, ed oggi dovevo pure andare all'università -
Cristina - Senti io vado -

/ 2 ore dopo /
Appena apro la porta di casa mi piomba davanti Marco che inizia ad urlare come un matto.

Marco - MA C OSA TI DICE IL CERVELLO?! TU SEI IMPAZZITO! NON CI HAI AVVISATI E SEI SPARITO PER 12 H!!! NON SO STAVOLTA CHE FINE FARAI MA TI GIURO CHE NON TI SIEDERAI PER UN MESE -

Mi tira un forte schiaffo sul viso che mi costringe a girarmi, poi mi prende per il braccio ed inizia a salire le scale.
A quel punto inizio ad opporre resistenza ed a tirare rallentandolo
Marco - MUOVITI! STAI SOLO PEGGIORANDO LE COSE -
IO - No! Non mi faró toccare con un dito se non da Francesca! Non mi importa se lei ha meno forza, me ne faró dare il doppio ma ho bisogno che sia lei -
Marco - Per farti dare meno sculacciate? Mi hai preso per cretino?! -
Io - Potrai guardare ma portami da lei! -
A quel punto inizio a piangere e vedo Matteo uscire dalla sua stanza e guardare spiazzato la scena.
Non appena esce Francesca corre verso di me e mi fa lasciare il braccio da Marco.
Mi prende per il braccio e mi porta in cima alle scale dove inizia ad urlarmi
Francesca - MA TU SEI SENZA CERVELLO! MI HAI FATTO DISPERARE! TI SEI UBRIACATO, HAI SCOPATO A QUANTO VEDO E SEI PURE TORNATO IN MACCHINA DA UBRIACO! OGGI TI DISINTEGRO -
Inizia a tirarmi schiaffi sul viso uno dopo l'altro e io non reagisco, non mi ero accorto di quanto l'avessi fatta preoccupare.
Marco si avvicina e la blocca
Marco - Non così. Puniscilo tu, non vuole essere toccato da me ma pretendo di assistere. Non ti ho mai vista mentre lo punivi e voglio capire perché vuole essere punito solo da te -
Lei mi prende per il braccio e mi trascina in camera sua, dove ci segue pure Marco.

Francesca - Levati tutto e piegati a 90 sulla scrivania -
Io senza ribattere le do retta, mi slaccio la cintura e gliela do in mano.
Marco a quel gesto sgrana gli occhi, evidentemente non sa come funzionano le cose tra me e lei.
Francesca - Stavolta hai oltrepassato il limite, quindi useró la parte con la fibia di metallo per colpirti -
SLAP
Io stringo gli occhi per il dolore.
Ho l'impressione che questa sculacciata me la ricorderó a vita.
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Me ne ha date 60 e a questo punto scoppio a piangere come un bambino, il dolore è fortissimo però non oso fare nulla. Il dolore è davvero troppo e me lo sono meritato tutto.
Francesca - Fatti forza che non intendo fermarmi solo perchè ti fa male -
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A questo punto inizio a singhiozzare come non mai, mi sta facendo veramente malissimo e non credo se ne renda conto
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Sento la pelle come spaccarsi e il sangue colare ed inizio ad urlare ad ogni colpo nuovo.
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Sento le ginocchia cedermi e restare appeso alla scrivania con il Busto.
Marco - Basta, direi che ha capito -
Io - Q-q-quante n-n-ne m-man-mancano? -
Chiedo stremato
Francesca - 20 -
Marco - No, bastano così -
Io - F-finisci -
Marco - Ma che stai dicendo? -
Io - V-voglio finire -
Francesca - Ci mancherebbe altro -
Dice ricominciando a colpirmi
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Francesca - Basta così -
A quel punto mi lascio scivolare a terra sfinito mentre continuo a piangere faticando a respirare.
Francesca lascia a terra la cinta e corre verso di me, poi mi sento sollevare
Marco - Fermati, lo prendo io, pesa più di te -
A quelle parole mi stringo disperatamente a mia sorella che mi ha fatto avvinghiare le gambe al suo bacino e le braccia al suo collo
Francesca - Tranquillo, ce la posso fare -
Si alza e si dirige al bagno prendendo la valigetta dei medicinali.
Poi torna in stanza e mi fa straiare sul suo letto a pancia in giù
Francesca - Amore stringi un po' i denti. Marco mettiti davanti a lui e calmalo -
Marco le dà retta e si siede sul letto facendomi poggiare il viso sulle sue gambe.
Marco - Senti mi spieghi perché hai voluto lei? Te ne avrei date la metà, non mi aspettavo te ne desse così tante.
E poi perché nonostante potessi interrompere la punizione l'hai fatta continuare? -
Io - Perché se me le da lei mi pento per davvero di ciò che ho fatto. Con te avrei pensato solamente che tu mi picchiassi -
Marco - Ma è normale odiare le punizioni mentre le ricevi, tutti i tuoi fratelli lo fanno -
Io - Non mi importa di loro. Se devo essere punito voglio che mi sia utile -
Francesca - Amore stringi Matteo, dammi retta -

Io senza pensarci le do retta e sento l'acqua ossigenata colarmi sul sedere ed inizio a piangere di nuovo ed a scalciare dal dolore.
Lei si siede sulle mie cosce e continua a disinfettarmi.
Dopo 5 minuti di agonia mi passa il cotone sul sedere ed a quel punto vedo le stelle, tanto che inizio ad implorarla di smettere.
Francesca - Amore lo so ma smetti di piangere che ti sentirai male...se non vi riesci dopo ti dó un calmante -
Io non la ascolto minimamente e piango fino a quando non mi spalma la pomata sul  sedere che mi allevia un po' il dolore.
Francesca rientra in stanza e viene subito da me.
SI diede sul letto, mi rimette i boxer e mi fa mettere seduto a cavalcioni su di lei.
Io la stringo forte a me e lei inizia a coccolarmi mentre mi accarezza la schiena.
Fa cenno a Marco di uscire ed inizia a riempirmi d in baci.
Una volta soli inizia a dirmi frasi dolci per calmarmi meglio e restiamo 10 minuti abbracciati.
Dopo questo tempo per via dei calmanti crollo addormentatato in braccio a lei.

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