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ANITA'S POV

Me ne stavo indisturbata nel mio letto, in uno stato di dormiveglia, come se niente e nessuno al mondo potesse rompere quella quiete che mi circondava.

Ero serena, riposata, mi sentivo in piena forma.

Mi scostai le coperte di dosso e mi alzai stiracchiando le braccia e le gambe; mi recai verso il bagno e mi sciacquai il viso, dopodiché, ancora in pigiama, mi diressi verso le scale che conducevano al piano di sotto per fare colazione prima di vestirmi per andare in azienda.

"DIAMINE! LA SVEGLIA!" Urlai in panico.

Un flashback di quella mattina mi passò per la mente: l'avevo rimandata più e più volte per poi spegnerla completamente, dopodiché avevo mandato mio padre a quel paese affinché mi lasciasse dormire.

Mi battei una mano sulla fronte quando, dopo essere tornata in camera per recuperare il cellulare, costatai che fossero ormai le 11.00 A.M. .

Era ormai inutile andare in ufficio, avrei perso almeno un'ora per prepararmi, così sbloccai il cellulare per chiamare mio padre; dopo un paio di squilli rispose.

"Papà, sono Anny, scusa per stamattina." Dissi colpevole.

"Sta tranquilla tesoro, ho parlato con il figlio di Giacomo, verrete dopo la pausa pranzo." Spiegò.

Restai sorpresa nello scoprire che Mattia quella mattina si era recato in ufficio, ma lasciai perdere e uscii dalla mia camera per scendere in cucina e fare colazione.

"Va bene papà, scusami ancora, lo sai non è da me." Brontolai.

"Anny ti ho detto di non preoccuparti, dovevi essere evidentemente stanca, ti capisco, a volte non va nemmeno a me di lavorare!" Scherzò.

Adoravo il mio papà.

"Beh tu devi per forza, ma un giorno ti sostituirò stanne certo." Lo presi in giro mentre scendevo l'ultimo gradino.

"Oh di questo ne sono sicuro, ora devo andare, ho una riunione importante, a dopo tesoro."

"Ciao papà, ti voglio bene." Dissi concludendo la chiamata.

Sorrisi fissando il cellulare, felice di avere dei genitori così comprensivi.

"Beh buongiorno!"

Sobbalzai all'udire quella voce.

"E tu che ci fai qui!?" Sbottai cercando di coprirmi.

"Non sei nuda An, beh quasi.." Mi prese in giro ghignando.

I pantaloncini che usavo per dormire erano ridicolmente corti, per non parlare della canotta.

"Girati, non guardarmi! Chi ti ha fatto entrare?" Ero in totale imbarazzo.

"No, non mi giro, si, ti guardo e mi ha fatto entrare tua madre." Controbatté.

"Io la ammazzo!" Esclamai ancora più nervosa ed imbarazzata.

"Chi vuoi ammazzare tesoro?" Chiese mia madre facendo il suo ingresso in salotto.

"Nessuno mamma." Risposi voltando mi verso di lei.

Il ragazzo difronte a me ridacchiò, ma smise non appena spostai lo sguardo su di lui.

"Mattia è stato così gentile da portarti la colazione." Disse lei avvicinandosi al moro e accarezzandogli il braccio.

"Tu cosa?" Domandai se possibile ancora più sconvolta.

"Già." Disse lui semplicemente.

"Io sto per uscire Anny, pranzi qui?" Chiese lei.

Affari d'amore || Mattia PolibioWhere stories live. Discover now