Hasta la vista e la fica sempre in vista!

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Per anni sono stato alla larga da tutti gli sbattimenti emotivi e dalle ripercussioni che una relazione con l'altro sesso può creare.

Se qualcuno mi parlava d'amore e di sentimenti lo sfanculavo con una delle mie sagagi battute e gli mostravo il mio asso.

Gli amici innamorati diventavano automaticamente dei senza palle e, di conseguenza, degli ex amici perchè il De Vellis voleva intorno solo mazze dritte, non mezzi cazzi!

Oggi mi ritrovo a rincorrere l'ultima patata del Regno della Topa ed inizio a pensare che questa terapia con te non mi stia dando i giusti frutti.

Questo diario dell'Io interiore sta minando le mie certezze e l'autoanalisi sta mostrando un Gabriele che non voglio davvero vedere.

Perchè in fondo chi di noi ama scoprire le proprie debolezze?

Tette e culi senza faccia mi bastavano ma ora mi sento in un limbo tra il finocchio ed il vergine, esistono medicine alterative per questo tipo di malaria?

Senti cosa ho fatto ieri e dammi tutte le ragioni del mondo se penso di essere fuori di testa:

Ho speso tutta la mattinata e gran parte del pomeriggio alla ricerca di quella cerbera di Betta ma un cazzo da fare, pareva scomparsa nell'etere!

Giravo come una trottola a destra e manca chiedendo a chiunque la conoscesse se l'aveva vista o sentita ma un cazzo.

Credo di averla provata a chiamare dalle 700 alle 900 volte ma, ovviamente, un cazzo (di nuovo!).

Avrei potuto far ricorso anche ai segnali di fumo se avessi creduto potessero dare qualche risultato ma non sono così scemo, ero ben consapevole del fatto che non sarebbero serviti ad un cazzo (per l'appunto!).

Detto ciò... dopo aver passato la peggiore giornata della mia vita ed essermi sentito una trottola umana ho deciso di richiamare quella testa di tetta di Daniela che, nel frattempo, mi aveva lasciato circa 15 msg in segreteria telefonica (a proposito di ciò mi andrebbe di approfondire con te, in una delle nostre future sedute, la faccenda del come le ragazze di cui non ti frega un'emerita ceppa sbavino per te quando il tuo pisello ha visioni monogame e di come, invece, quelle per cui ti caleresti le mutande nel bel mezzo del Gay Pride non ti filino di striscio. C'è qualcosa di così crudele in questo che davvero dovremmo approfondirne i risvolti psicologici.)

Uno squillo...

Due squilli...

Tre squilli ed ecco quella voce da porca inconfondibile...

- "Gabri tesoro!!!" – che poi dovrei aver imparato che quando una ragazza dimostra così tanto entusiasmo per telefono c'è sempre una grandissima inculata dietro l'angolo. Definire subdole le donne è quasi un eufemismo, porca puttana – "Si si sono a casa, tutto benissimo alla sfilata. Ovviamente! – avessi avuto modo di replicare avrebbe avuto anche senso il suo dialogo ma trattandosi di un botta e risposta con sè stessa io stavo solo lì ad ascoltare come uno stoccafisso – "Mmh mmh, ok va bene... allora ti aspetto qui a casa... ah, a proposito... c'è qui la tizia sfigata del Colours Party, perché non me l'avevi detto che avremmo avuto ospiti tesoro? – e porco cazzo ecco che il mio neurone fa un doppio salto e riprende vita, inizio ad agitarmi, gesticolare ed urlare - "Danieeeee passami subito Betta!!! Non fare stronzate porca puttana!!!! - e sai cosa ottengo? Una risata da gatta morta che mi fa presagire il peggio – "Quanto sei divertente Lele! Ok ok glielo dirò io, tranquillo! A più tardi!" – e conclude quella che, per me, è stata una tragica telefonata perchè ero già ben consapevole di dover aggiungere un'altra cosa all'elenco delle questioni da chiarire con Elisabetta.

Mannaggia a me e a quando sono nato con la mazza!

Ho cercato di fare il prima possibile, ho lanciato il telefonino in macchina, mi sono rimesso al volante e sono letteramente volato a casa con la speranza di trovare ancora Elisabetta.

Inutile dirti che quando sono arrivato non ho trovato solo lei.

Betta era rintanata nella sua camera.

Poco sarebbe importato se a placcarmi in cucina non ci fosse stata Daniela che prometteva fuoco e fiamme se non le avessi prestato un minimo di attenzione.

Come tutti gli uomini (ed io sono affatto l'eccezione alla regola) ho fatto davvero una disumana fatica a seguire i suoi sconclusionati discorsi perchè la mia mente non era assolutamente concentrata su di lei anzi, per la prima volta nella mia vita, il 95% delle mie funzioni celebrali era vigile, sveglio e pronto all'uso nell'esatto momento in cui avessi sentito Elisabetta aprire la porta.

L'attimo non ha tardato ad arrivare ed infatti Betta, dopo una manciata di minuti (che a me son parsi ore), è uscita di gran volata dalla sua stanza dirigendosi per la tangente verso la porta d'ingresso.

So che a volte uno dovrebbe lasciare che i tempi maturino ma avevo davvero urgenza di chiarire con lei e così sono sgusciato fuori dalla cucina lasciando Daniela a parlare da sola e mi sono lanciato all'ennesima rincorsa della cerbera.

- "Elisabetta! ...sei tornata... ma... dove vai?" - le ho subito chiesto inchiodandola alla porta e sono consapevole del fatto che come inizio non è stato dei migliori ma l'agitazione era padrona della situazione.

Per tanto lei mi ha guardato come l'ultimo insetto della soffitta e scoccandomi uno sguardo tra l'annoiato e il disgustato mi ha semplicemente risposto tutto d'un fiato: - "Oh ciao. Sí sono tornata ma per poco. Sto cercando casa quindi consideralo un preavviso il mio. E sí, come potrai notare da borsa e scarpe, sto uscendo! Buona serata e ciao!"

Detto questo apre la porta, la richiude velocemente alle sue spalle e si lancia nell'ascensore.

Ci metto solo pochi secondi per comprendere che mi stava sfuggendo per l'ennesima volta e, prima che scomparisse di nuovo, l'ho seguita di corsa fuori casa ma niente...

Sono riuscito ad arrivare di fronte all'ascensore proprio mentre premeva uno dei pulsanti, il tempo di uno sguardo fugace e dell'ennesimo momento sbagliato.

Inizio seriamente a pensare che forse non ne valga la pena, che il caro vecchio Lele funzionava più (molto di più) di quello nuovo e che non sempre quello che ci dice il cuore è cosa buona e giusta.

Da ieri sera non l'ho ancora rivista ed ho deposto Daniela promettendole mari e monti inesistenti per questa sera perchè ero troppo fuori di melone e stavo iniziando a pensare troppo... ti rendi conto? Dottò è universalmente risaputo che Gabrile De Vellis non pensa, fotte sì ma pensa, mai!!!

Forse quello che mi ci vuole è una gran bella dose di alcohol e una delle mie colossali sbronze quindi hasta la vista e la fica sempre in vista!

Dottore io non lo so se tu leggi davvero le puttanate che scrivo ma se lo fai batti un colpo, ti prego.

Prescrivimi qualche pillola forte o dammi una pisellata in testa e fammi tornare ad essere l'egoista maniaco sessuale che sono sempre stato.

Grazie.

Con amore.

Gabriele.


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SPAZIO AUTRICE:


Un anno fa ho fatto il mio primo tatuaggio.

Un unalome buddista.

Ha una profonda importanza per me e rappresenta la ferita più profonda che porto nel cuore ma allo stesso tempo segna il momento in cui ho capito che ogni attimo va vissuto fino in fondo e che tutto ciò che resta di noi è ciò che lasciamo.

Io ho deciso di lasciare ciò che scrivo.

Che le mie parole generino sempre i sorrisi, risentimenti, lacrime o indifferenza.

La sola cosa che importa è che generino qualcosa.

Grazie a tutti voi che le leggete o che lo farete.

Daniela

Sessi OppostiWhere stories live. Discover now