Eight;

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In quel momento si aprì la porta e entrò Nash. Non si limitò a dire molto, la sua espressione era molto chiara. Non mi guardò neanche, fissava solamente il suo amico.

Scosse la testa ed uscì dalla porta sbattendola violentemente.

A quel punto mi tolsi Matthew di dosso, mi alzai, presi la borsa e corsi verso l'esterno di quella casa ed inseguendolo. Non sapevo perché lo stavo facendo o cosa avrei detto. Non sapevo neanche qual'era il grande problema per Nash.

Lui avevala ragazza e io ero libera di uscire con chi mi pareva, no?

"Nash aspetta!" urlai ad un tratto. Ero stufa di rincorrerlo. In realtà, ero più stanca che stufa.

"No. Torna dal tuo Matthew. Vi ho visti molto impegnati prima" sbottò lui continuando a camminare a passo spedito.

"Scusami??!" urlai io confusa. "Brava! Dovresti proprio scusarti!"

"Io non mi stavo scusando, era retorico, idiota. Non capisco di cosa tu stia parlando!"

Di colpo lui si fermò e si girò verso di me. Era la prima volta che vedevo un ragazzo in quello stato. I suoi occhi erano vitrei e le pupille erano dilatate. a quel punto, mentalmente, mi promisi di non vederne più nessuno, specialmente lui.

Tutta la sua costante felicità, la sua spensieratezza incostante, sempre felice per qualsiasi cosa, era svanito tutto. E non sapevo cosa fare per rimediare.

"Non capisci di cosa sto parlando? Tu non capisci che ti stavi baciando con il mio migliore amico?" La sua rabbia era scomparsa, la sua voce si era ridotta ad un sussurro.

"Forse perché non ci stavamo baciando. È vero, Matthew ha provato a baciarmi e credo fosse più che altro un suo scherzo. Io, comunque, mi sono voltata. Nash, a me non importa di Matthew. voglio dire, per me è solo un amico" dissi con voce calma. Si era davvero arrabbiato solo per quello?

"Perché dovrei crederti?" chiese lu duro, alzando lo sguardo.

"Fa come ti pare, anche se questa è la verità. Sinceramente non capisco neanche perché ti interessa tanto, hai la fidanzata" affermai io con una mezza smorfia.

"Cosa? Vuoi dire Ashley? Bhe, se per fidanzata intendi una ragazza che va a letto con quasi tutta la scuola anche mentre sta con te allora si, AVEVO una fidanzata" disse lui aggiustandosi i capelli e strofinandosi gli occhi. Avevo capito bene?

"Avevi?" chiesi forse con un po troppa felicità nel mio tono di voce. Effettivamente avevo capito, volevo solo sentirglielo dire un'altra volta.

"Mmm noto che mi hai sentito bene" disse avvicinandosi di un paio di passi.

A quel punto sentii il mio cellulare intonare le note di Yes Girl di Bea Miller, di conseguenza qualcuno mi stava chiamando.

"Nicole!" dissi io appena accettata la chiamata.

"Ehi Gesh!" disse lei.

"Ge che cosa?" chiesi io confusa.

"Si! Gesh! Il tuo nome con quello di Nash!" tentò di dire lei come se fosse una cosa ovvia.

"Si ma cambialo!" risi io.

"Vabbe, torna a casa che nessuno ti ha più vista da quando sei entrata a scuola. E domani dobbiamo andare in sala di registrazione! Quindi prima andiamo a scuola per dare il foglio dove c'è scritto che non andreno ogni giovedì, e poi andiamo in sala di registrazione, e poi abbiamo il pomeriggio libero" Iniziò a parlare piuttosto in fretta e riuscii a capire solamente le cose basilari.

"Sí okay torno, ma non ho il pomeriggio libero come te. Però tu mi dici cosa è successo con Luke"

"Cosa devi fare di cosí importante?" chiese lei. A quanto pare se n'era dimenticata.

"Mi riscrivo a nuoto Nicole, verresti con me?" Cavolo, sembrava più una promessa di matrimonio.

"Sí certo, allora ci vediamo a casa tra poco, chiaro?"

"Okay" dissi io roteando gli occhi anche se lei non poteva vedermi ed attaccai.

Così guardai per un nano secondo Nash *anche se l'avrei guardato per tutto il giorno se solo mi fosse stato concesso* e corsi subito verso il primo taxi, salendo subito, senza fermarmi a guardare il ragazzo sul ciglio della strada, perché sennò mi sarei sentita in colpa quasi sicuramente.

Arrivai a casa dopo 10 minuti scarsi e appena entrai vidi Nicole che mi guardava con un sorriso a 32 denti che mi venne incontro.

"Vedo che sei stata da qualche parte con Matthew eh?" chiese lei colpendomi leggermente il braccio.

"In verità Matthew ha provato a baciarmi per scherzo, Nash ci ha visti, si è arrabbiato ed è scappato. L'ho rincorso, ci siamo perdonati a vicenda, ha lasciato la fidanzata, si stava avvicinando a me e mi hai chiamata tu" dissi come se stessi leggendo la lista della spesa. A quanto sembrava, avevo avuto una giornata piena.

"Cosa?? Ha lasciato la fidanzata?" chiese lei lasciando da parte tutto il resto di ciò che le avevo detto. Percepiva sempre e solo ciò che voleva capire.

"Si e grazie a te non saprò mai se aveva intenzione di dirmi qualcos'altro" dissi con un sorrisetto stampato in faccia.

"Mi farò perdonare giuro"

"Inizia a raccontare cos'è successo con Luke" risi prendendola a braccetto.

Nicole

Le raccontai del bacio, di com'era stato perfetto e dolce, forse la cosa più dolce del mondo. Subito dopo eravamo tornati a casa mano nella mano come due innamorati e, appena tornati a casa, prima di rientrare, mi aveva baciato finché a nessuno dei due rimase più fiato nei polmoni.

A quel punto vidi Geodley (meglio il suo nome con quello di Brad) che si stava asciugando una finta lacrima dagli occhi..

"Omieidei che romantico" disse lei sorridendo.

"Ora che sai tutto mi lascerai in pace?" chiesi io speranzosa che la storia fosse finita lì.

"Si okay" disse lei roteando gli occhi.

"Okay" sospirai io.

Georgia

Dopo quel piccolo racconto di Nicole e la cena, salutai i ragazzi visto che si erano fatte le 20.30 ed andai in camera mia.

Ero sul punto di addormentarmi quando il mio cellulare si accese di colpo segnando un messaggio.

"Buonanotte piccola stella. -Nash"

"Nash, come fai ad avere il mio numero? -Georgia"

"Ho fatto pace con Matthew, facendomi poi dare il tuo numero -Nash"

"Okay. -Georgia"

"Okay. -Nash"

"Okay. -Georgia" Scrissi mordendomi il labbro, cosa che facevo quando ero nervosa.

"O mamma mia, non smettere di flirtare con me. -Nash"

"Ora vado notte Nashy. -Georgia"

"Notte piccola stella. -Nashy"

Poi andai a dormire con le sue parole impresse nella mente.

Our Little Infinity [Nash Grier]Where stories live. Discover now