L'arrivo

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Primo giorno di quarta liceo, sempre stessa storia, compagni che si raccontano entusiasti delle vacanze squattrinate dove il padre li ha portati, ragazze che fanno la conta di quanti cazzi abbiano visto in tre mesi e professori pronti a partire carichi con il programma.
Sono Giulia Parker, ho 17 anni e vengo definita la classica stronza puttana a cui legano poche persone a causa del suo carattere, non sanno un cazzo di me evidentemente. Cerco di essere il più altruista possibile e di essere amica di tutti, forse un po' per le delusioni e un po' per paura tendo ad aspettare una prova della loro fiducia.

Io e le mie quattro amiche più strette ci mettiamo in un angolino del giardino fuori scuola aspettare che suoni, non siamo più abituati alle 7 di mattina e l'ansia delle interrogazioni ma dobbiamo tirare avanti. Stamattina c'è un po' di vento ma tra qualche ora ci sarà un caldo che spacca le pietre che mi farà avere nostalgia dell'estate.

"Che palle, volevo continuare a fare la bella vita in spiaggia" dice Elis.

Elis la definisco come il mio angelo custode, mi ha sempre aiutato sia a livello scolastico che umano. Ha un gran cuore e una piccola parte c'è ne per tutti, è altruista e sa quello che vuole.
Sembra tranquilla ma devi saperla prendere per fare vedere sia il meglio che il peggio di lei, è quella responsabile del gruppo insieme a Veronica.
E' castana con delle mesh bionde, più alta della media e degli occhi stupendi, verdi con sfumature verso l'interno castani, ipnotizzano le persone.
Veronica è la ragazza con cui ho legato subito e prima di tutti, altruista e anche forse la più intelligente. E' mora, la più bassa a cui ci appoggiamo per fare una specie di comodino, occhi castani e con un enorme voglia di studiare.

"A chi lo dici cazzo, in tutta l'estate non sono riuscita a trovarmi un ragazzo serio" sbuffo, al solo pensiero di quei casi umani che ho incontrato rabbrividisco.

"Accennando di casi umani che fate non mettete in mezzo il mio ex? Vergognoso" scherza Jessy e ci mettiamo tutte a ridere.

Jessy invece è una ragazza simile a me, quella che alle feste è più sbronza che sobria ma è anche quella che cerca una persona seria che sappia apprezzarla.
Hai i capelli neri con gli occhi scuri, porta gli occhiali come me ed è più o meno della mia altezza.

"Ei Giu" mi saluta Francesco cingendomi per i fianchi e mi da un bacio sulla guancia.

"Ei" lo saluto e si incammina verso Giovanni e Jacopo

"A proposito di casi umani" osserva Veronica e riesco a non ridere.

Io e Francesco non so cosa siamo ma credo che stiamo insieme, è nato per caso, l'anno scorso era molto carino ma sono successe delle cose che mi hanno fatto dubitare.
E' andato con un'altra o qualcosa di simile e nonostante provassi a lasciarlo stare sentivo che dovevo avvicinarmi e stargli vicino.

Entriamo in classe e mi siedo svogliatamente di fianco a Elis, davanti abbiamo le altre due.
Entra in classe la nostra coordinatrice e prof di italiano da 4 anni consecutivi, ormai la conosco meglio di mia madre e abbiamo un certo rapporto confidenziale tra lei e noi studenti.

"Ragazzi tutti qui di nuovo, non vi hanno bocciato?" chiede scherzosamente la prof. Faruso

"Per ora no prof, speriamo di cavarcela con un 6" regge il gioco Giovanni

"Vabbè ragazzi cominciamo, poi gli ultimi 10 minuti vi comunico le novità" finisce questa breve introduzione e iniziamo le due ore di Letteratura.

"Ok ragazzi, quest'anno inizierete scuola-lavoro e come sapete manca il prof di Fisica che oggi incontrerete alla quinta ora per poi conoscervi in quelle due ore. Avrete più ore di laboratorio unite con chimica che parecchie volte farà sempre il prof di fisica." sembra una giornata abbastanza interessante, scuola-lavoro, prof nuovo di fisica e più ore di laboratorio.

Incontriamo il prof di matematica che inizia come un razzo il programma e il prof Macchi di Filosofia.
Arrivata la quinta ora prendiamo fuori un quaderno a quadretti e aspettiamo il prof.
Mi distraggo rispondendo a un messaggio e appena alzo lo sguardo vedo questo bellissimo ragazzo entrare con un borsone in classe.

"Buongiorno ragazzi, come credo vi abbia già anticipato la prof Faruso, sono il nuovo prof di fisica con cui passerete i prossimi due anni. Mi presento, sono Federico Lombardo, ho 24 anni e ovviamente insegno fisica." rimango imbambolata a fissarlo.

Magro, riccio, castano chiaro, alto, mani bellissime come la voce e ironia, formano la fottuta combo perfetta per farmi innamorare.
Continua a dire cose e mi concentro sui particolari che lo distinguono, il sorriso stampato in mente, i capelli appena tagliati, l'elastico nero al polso che solo dio sa per cosa lo usa.

"Facciamo un giro di nomi così magari inizio a ricordarmeli?" una frase così banale che risulta una poesia famosa.

Tocca a me, deglutisco e mi presento "Giulia" sorridendo.

"Bellissimo nome" e il mio cuore esplode quando mi guarda.

Cosa cazzo sta succedendo.

Ciao amici!!! Sono una nuova ragazza che parla di una storia che nasce tra un giovane professore e un'alunna come avrete potuto notare nella descrizione. Tra la differenza, anche se poca, di età e la differenza di posizione mettono in dubbio le cose.
Che succederà adesso??? A domani

XOXO gossip supergirl :)

attrazione fisicaWhere stories live. Discover now