31.

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non so con quale coraggio sono riuscita ad alzarmi dal letto per venire allo stadio ma ce l'ho fatta.
sono seduta in tribuna ed esattamente 3 posti accanto a me c'è joaquin,perfetto.
milan-inter,232esimo derby di milano,semifinale coppa italia.
ci sarà il ritorno il 20 aprile sia per noi sia per juve-fiorentina che giocheranno domani.

il primo tempo è finito 0-0.
ci sono stati tanti momenti di ansia e tanti sguardi tra me e lui.
era bello vedere bastoni così carico,almeno mi è parso più del solito.
durante la pausa joaquin stava per scendere,però decide di passarmi davanti.
mi tira un leggero calcio al piede e fa cadere un bigliettino,tipo alle medie quando chiedevi qualcosa a qualcuno senza farti sgamare dalle prof.
lo raccolgo dopo esserci guardati negli occhi per qualche secondo.
non ho nulla da fare durante la pausa quindi lo apro subito anche se all'inizio non volevo farlo.

ti aspetto agli spoiatoi,non sei obbligata nena. -tucu

il panico totale.
vado o non vado?
e se vado che vorrà dirmi?
sono curiosa ma sono anche incazzata ma sono anche fottutamente innamorata di lui.
ok ci vado.
scendo giù e simone mi ferma.
-ei sha come stai?-
-si va avanti,tu?-
-si anche io,ti aspetta correa vai-
-uhm si..si ora vado-
mi avvio per andare da lui e mi affianca lautaro.
-me l'ha raccontato..-
lo guardo negli occhi per poi posare lo sguardo a terra continuando a camminare.
-mi dispiace davvero tanto,non posso immaginare il tuo dolore,però volevo dirti che..se vuoi sfogarti ci sono-
poso di nuovo lo sguardo nei suoi occhi marroni e sorrido alle sue parole.
-ti scrivo dopo- e si allontana.
nel frattempo sono quasi arrivata al punto di incontro se così vogliamo chiamarlo.
lo vedo già in lontananza,mi avvicino ancora e mi poso davanti a lui cercando di non fissarlo troppo e di nascondere le mani in tasca o dietro la schiena.

-non pensavo venissi..-
-già-
-tieni- mi allunga una cuffietta collegata al suo cellulare dove probabilmente stava ascoltando la musica.
lo guardo perplessa e mi rassicura dicendo di metterla,così faccio.
fa partire la musica.

all'improvviso sei volata via
lasciando indietro una nuvoletta
almeno meritavo una bugia,chesso
almeno un'ultima sigaretta..

-questa mi ricorda quando sei stata via per tre anni a parigi-
la stoppa,sa che la conosco.
non capisco dove vuole arrivare.
cominciano a partire le "nostre" canzoni,quelle che rappresentano un po' questo nostro momento.
appena finisce l'ultima mi guarda e spegne il telefono togliendosi la sua cuffietta.
-mi manchi tanto nena,scusami se sono stato così coglione,te amo e lo sai..anche tanto-
ha le lacrime agli occhi.
io invece mi sono lasciata trasportare da loro già da un bel po'.
-dovresti andare..-
mi stringe forte a se,in un abbraccio di pochi secondi che sembra infinito..o forse vorrei solo che lo sia.
quelle braccia che ogni volta mi fanno sentire amata e protetta veramente da qualcuno adesso appartengono ad un'altra donna,che non sono io purtroppo.

ritorno in tribuna a continuare la partita.
al 79' entra joaquin.
non giocava da circa 2 mesi e mezzo per via dello strappo muscolare nella partita contro la roma.
ogni tanto si girava verso la tribuna a guardarmi e a sorridermi.
affianco a me si era seduto lautaro dopo il cambio con sanchez.
è finita 0-0 si vedrà al ritorno.
saluto lautaro e faccio cenno agli altri che ormai sono giunti qui sotto,scendo giù e saluto bene tutti congratulandomi anche.
al suo turno mi da un bacio,forse l'ultimo.
non me lo aspettavo ma lo desideravo,ne avevo bisogno.
avevo bisogno di lui.
ho bisogno di lui.

sono sempre io [joaquin correa]Where stories live. Discover now