Capitolo 7

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Hermione si staccò da lui dopo neanche dieci secondi, rossa come un peperone dall'imbarazzo.

-Che cosa era quello?- le domandò lui, che era rimasto fermo e immobile, paralizzato dalla sorpresa.

-Un...un bacio- balbettò Hermione, chinando il capo.

-E cosa significa?- chiese lui, sotto shock.

-Non...non lo so. MI dispiace, Draco. Non succederà più- e detto questo si alzò di scatto e uscì velocemente dalla stanza.

Draco rimase seduto sul suo letto, incapace di ragionare. Portò una mano alla bocca, pensando che neanche un minuto prima erano state a contatto con le labbra di Hermione.

Sorrise.

Hermione corse in camera sua, per fortuna non c'era Ginny, non sarebbe stata capace di spiegare all'amica la sua agitazione e il cuore che le batteva a mille.

Si sedette sul suo letto, ancora bagnata fradicia e rimase a fissarsi le scarpe per interminabili minuti,.

Cosa aveva fatto? Aveva baciato Draco Malfoy! Era forse impazzita? Perché aveva preso quella stupida iniziativa?Perché aveva agito così? Di solito non era una ragazza impulsiva, ragionava e ragionava prima di agire, ma allora perché aveva baciato Draco?

Doveva ammettere che le piaceva, lo aveva capito giorni prima, ma questo non spiegava le cose. Doveva calmarsi e pensare alle conseguenze che avrebbe portato quel bacio. Si sarebbe sentita in imbarazzo ogni volta che sarebbe stata nella stessa stanza di Draco, non avrebbe fatto altro che chinare il capo e avrebbe sicuramente parlato poco in sua presenza. Ma non voleva che andasse così, lei voleva continuare a leggere disinvolta per lui, imboccarlo durante i pasti, aiutarlo a camminare per la stanza e stare a chiacchierare con lui tutto il giorno.

Si pentì veramente di quello che aveva fatto, non voleva rovinare la sua neoamicizia con Draco, non ora che per i suoi amici andava bene il suo rapporto con lui.

Decise di cambiarsi e di tornare da Draco per parlargli. Si mise dei jeans chiari e una maglietta corta color porpora, poi si mise le ballerine azzurre e salì le scale per la soffitta.

-Dobbiamo parlare- disse Hermione a Draco, seduta sulla solita sedia e con le mani strette a pugno sulle ginocchia.

-Certo- rispose lui calmo, voltandosi dalla sua parte- Fuori piove ancora?- domandò.

-Sì, ma non sono venuta qui per parlarti del tempo- rispose lei seria e nervosa.

-Lo so- disse lui- Dimmi- la incoraggiò.

-Io...quello che è successo prima...il...cioè...il bacio...non doveva...- balbettò Hermione, incapace di dire quello che provava e pensava.

-Ho capito, è stato un errore, Hermione. Non si ripeterà più. Amici come prima- disse in poche parole Draco, freddo come la neve.

-Sì, io però...volevo...scusarmi. Non avrei dovuto. Mi dispiace- disse la ragazza titubante.

-Non c'è problema, va bene? È tutto a posto, ti ho perdonata, O.K.?-

-Va...va bene- sorrise piano, ancora in imbarazzo- Grazie, Draco-

-Non c'è problema- le rispose lui con un piccolo sorriso benevolo, che Hermione non era ancora abituata a vedere su di lui, ma che, doveva ammettere, lo faceva diventare ancora più bello.

Un bussare alla porta interruppe i pensieri di Hermione, che si voltò verso la porta e si stupì nel veder spuntare la testa di un cane.

-Che cosa...?- ma la voce di Remus Lupin bloccò la sua domanda.

Occhi che non vedonoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora