𝑫𝑶𝑽𝑬 Alex e Marta sono ex
"Te ne sei ricordato"
"Non potrei mai dimenticare qualcosa che ti riguarda" fa una pausa poi continua "mai"
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Due settimane.
Erano passate due settimane dall'ultimo messaggio che Marta aveva scritto ad Alex, e quel "facciamo che ti scrivo io okay?" era ormai diventato un "che cazzo devo fare?".
Si trovava in una sorta di limbo, una fase di stallo in cui doveva decidere che strada percorrere.
Se una parte di lei, quella più irrazionale forse, voleva sentirlo, scrivergli e sistemare le cose per evitare di perderlo nuovamente, l'altra, quella più razionale invece la faceva desistere dal farlo.
Intanto i giorni passavano e tra lavoro e università cercava di pensarci il meno possibile, di pensare a lui il meno possibile, nonostante le domande, i suoi dubbi, fossero proprio lì: dietro l'angolo ad aspettare che tornasse notte per invaderle la mente.
Posso passarci sopra? Posso ancora fidarmi di lui?
No cazzo, certo che no! Andrà sicuramente male - le urlava il cervello, spinto dalla paura.
E se andasse bene invece? Ti ricordi quant'eri felice con lui? Da quanto non provi quella felicità? Eh? - gridava invece il suo cuore sul quale, ormai, il nome di Alex era scritto a caratteri cubitali.
In lotta con se stessa e tremendamente confusa, ecco come si sentiva e questo non sapere cosa fare le provocava non poco nervosismo.
Era un lunedì pomeriggio quando uscendo dall'università, dopo aver dato l'esame di psicologia -che l'aveva fatta penare per settimane-, le squillò il cellulare.
Numero non salvato.
"Pronto?" rispose dopo averlo recuperato, tra le mille cose che possedeva, all'interno della sua borsa.
"Buongiorno, parlo con la signorina Fumagalli?"
...
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