~ Capito 3 ~

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CRAWFORD'S POV

-Chris esci da quel maledetto bagno-

-Calmati fratello mi sto sistemando che devo uscire con Iris-

-uno. è più di un'ora che sei rinchiuso li dentro, secondo. chi è Iris?-

-la mia nuova ragazza Craw-

-ma non stavi con Kristen?-

-mi ci sono lasciato due giorni fa-

Mi ero stufato di 'parlare' con mio fratello, lo adoravo ma a volte riusciva ad essere proprio insopportabile.

Odiavo essere il minore, lui poteva fare tutto mentre io niente e tutto ciò da quando mia madre tornò in Canada con le mie sorelle.

Ci aveva lasciati per un altro uomo.

Non aveva mai amato mio padre, ne ero certo e questo portò a far diventare Chris quello che è oggi.

Lui si diverte solo con le ragazze, ci stava massimo una settimana e quando si stancava le abbandonava lasciandole con il cuore spezzato.

Io non ero così, ero sicuro che infondo non tutte erano uguali ed ero certo che avrei trovato una ragazza che mi avrebbe saputo amare almeno quanto avrei fatto io.

Finalmente Christian uscì dal bagno.

-Papà sto uscendo-

Disse Chris urlando prendendo la camicia a righe.

-Chris papà non c'è-

-Ma è sabato non dovrebbe stare a lavoro-

-infatti non è a lavoro è andato all'aeroporto a prendere Natalie-

-e ora chi è Natalie?

-dovrebbe essere la nostra nuova matrigna-

- cosa?-

-vedo che ascolti molto i discorsi che facciamo a cena. Sono più di due settimane che ci parla di questa signora-

-a me non interessa, quella non entra dentro la mia casa-

-senti Chris non va a genio neanche a me questa cosa ma non vuoi vedere papà di nuovo felice?-

-Bhe....-

Chris non finì la frase che il campanello suonò.

-Vai tu-

-ai suoi ordini capo-

Aprì la porta e trovai di fronte a me mio padre mano nella mano con quella che doveva essere Natalie ma il mio sguardo si posò su una ragazza minuta dai lunghi capelli biondi.

La guardai meglio, i suoi occhi erano neri come la pece e così intensi.

Capì subito che era una ragazza semplice, sensibile ma soprattutto che era distrutta.

Avevo questa capacità, riuscivo a capire le persone, riuscivo a leggerle dentro, non sapevo se era un pregio o un difetto ma di una cosa ero certo avrei fatto di tutto per aiutare quella povera ragazza, tutto per farle tornare il sorriso.

Appena si accorse che la stavo osservando abbassò la testa.

Era così timida e così bella nella sua semplicità.

Ad interrompere i miei pensieri fu la voce di mio padre.

Mi accorsi solo allora che Chris mi aveva raggiunto.

-Crawford, Christian lei è Natalie e lei è Ally-

Disse indicando la ragazza dagli occhi neri.
Strinsi la mano a Natalie e mentre mio fratello percorse il viale senza guardare in faccia nessuno mi avvicinai ad Ally.

ALLY'S POV

Senza mai alzare lo sguardo capì che il ragazzo che aveva aperto la porta si stava avvicinando a me.

-ciao-

mi disse e quindi per non sembrare maleducata ricontraccambiai il saluto.

Alzai gli occhi e stranamente riuscì a sostenere il suo sguardo e sorrisi.

Non sapevo cosa mi stesse succedendo ma delle rughe di espressione si formarono sul mio viso permettendo a quello che sarebbe diventato il mio fratellastro di ricontraccambiare il sorriso.

In men che non si dica mi ritrovai a correre mano nella mano con Crawford per il giardino decorato da alberi di pesco e palme.

'Che insolita combinazione' pensai mentre i miei occhi scrutavano ogni dettaglio.

-vieni che ti mostro la tua stanza-

disse Craw sorridendo.

Era strano come solo attraverso un sorriso qualcuno ti potesse far star bene, strano come una persona riuscisse a far star bene me.

Mi sentivo al sicuro vicino a questo ragazzo.

Non sapevo niente di lui eppure era come se lo conoscessi da una vita, come se lui mi conoscesse da sempre.

Una voce nella mia testa continuava a ripetere che forse era così che doveva andare che forse era destino che incontrassi Crawford che forse era destino che dopo 5 anni qualcuno mi avrebbe salvato e che forse era arrivato, anche per me il momento di ricominciare, di voltare pagina, non di dimenticare ma di accantonare un attimo il passato per godere e riprendersi quel tempo perduto.

La mia adolescenza era passata troppo velocemente o forse troppo lentamente, dipendeva dai punti di vista ma io solo ero a conoscenza del fatto che non l'avevo mai vissuta.

-e questa è la tua-

Sentiì dire da Crawford.

Senza accorgermene mi ritrovai di fronte a una camera enorme.

Ero talmente concentrata sui miei pensieri che non mi ero neanche accorta di essere entrata in quella casa che sembrava un albergo a 5 stelle e di aver fatto ben due rampe di scale.

Dedussi quindi che Craw mi aveva fatto fare un mini tour della casa ma che io non avessi ascoltato.

Mi facevo schifo, ero così abituata ad ignorare la gente che non mi accorgevo mai di loro o di cosa mi dicevano.

Sarei dovuta cambiare almeno per lui, per l'unico ragazzo che ha avuto fiducia in me.

Guardai Craw e lentamente entrai in quella che sarebbe diventata la mia stanza.

- O mio Dio-

sono le uniche parole che riuscì a dire trovandomi di fronte ad un enorme armadio e un grande letto matrimoniale.

-ma è tutta per me?-

-Certo Al. Emh posso chiamarti Al?-

-certo Crawford. Tu puoi fare ciò che vuoi-

Diventai immediatamente rossa.

'Ma che effetto mi fa questo ragazzo?'

-ora ti lascio un pò da sola quando vuoi sono nella stanza accanto-

Sì avvicinò al mio volto e mi stampò un bacio sulla guancia.

Non osai immaginare la mia faccia in quel momento quindi mi fiondai in camera e chiusi la porta.

Ero veramente stanca quindi dopo essermi fatta una doccia mi infilai il pigiama e mi coricai cadendo immediatamente in un sonno profondo.

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Scusatemi ancora per il ritardo ♡

Go on alone || Taylor CaniffDove le storie prendono vita. Scoprilo ora