Hi, twins.

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Germania, 2005

Era passato poco più di due mesi dall'inizio della terza media e quella mattina non volevo proprio alzarmi.
-Meryyyy! - Sentii mia madre urlare dal piano inferiore insieme alla sveglia che avevo rimandato già due volte.
-Arrivo, sono sveglia - dicevo anche se non ero molto convinta.
Con molta fatica mi alzai dal letto e mi vestii.
Avevo un baggy jeans a vita bassa con una cintura nera, una canotta nera e una felpa grigia sopra dato che non c'era proprio caldissimo alla mattina.
Scesa al piano di sotto mi lavai i denti e la faccia in bagno e poi mi diressi in cucina dove mangiai alla velocità della luce uno yogurt alla fragola.
Uscii di casa in fretta e furia, camminando a passo veloce con la musica che usciva dalle cuffiette collegate al mio mp3.
Abitavo molto vicino alla scuola,
infatti dopo poco arrivai.
Al cancello incontrai Maya, una mia compagna di classe, una con cui parlavo spesso.
Non mi piacevano molto i miei compagni.
Chiacchierando con lei sentii suonare la campanella ed entrammo insieme.
Arrivai in classe ed andai a sedermi al mio banco,
dove stavo da sola, ero senza compagno.
Tirai fuori tutto il materiale necessario e mi misi a guardare fuori dalla finestra il cielo grigio.
Arrivò la prof ed iniziò a spiegare la sua lunga è noiosissima lezione di storia.
Dopo circa mezz'ora qualcuno bussò alla porta.
Era la bidella ed annunciò che due nuovi ragazzi si sarebbero uniti alla nostra classe.
Entrarono così due ragazzi molto alti e magri.
Si assomigliavano tantissimo solo che uno aveva dei capelli strani e neri, pieni di lacca,
un piercing al sopracciglio e del trucco nero sugli occhi.
Il secondo aveva vestiti tre volte la sua taglia, dei dread raccolti in una coda, una fascia ed un cappello.
Erano veramente molto carini.
La prof chiese loro di presentarsi.
-Ciao ragazzi io sono Bill e questo è il mio gemello Tom, ci piace molto la musica e stare in compagnia, speriamo di starvi simpatici.
Quel ragazzo aveva un sorriso così contagioso che mi misi a sorridere come un ebete pure io.
-Bene - disse la prof - Tom, puoi accomodarti vicino a quella ragazzina mora.
Si avvicinò al banco vuoto.
Lo guardai e feci cenno di sedersi.
Tornò vicino alla cattedra e disse:
-Prof, mettiamo bene le cose in chiaro, io in classe non ci sto se poi devo stare con quella in banco non ci penso proprio.
Ed uscì dalla classe.
Allora la prof invitò Bill a sedersi di fianco a me.
Si sedette di fianco a me e gli strinsi la mano.
-Mi chiamo Mery.
-Sono Bill, è un piacere - disse sorridendo.
Ricambiai il suo magnifico sorriso e la
prof continuò a spiegare.
Dopo qualche ora suonò la campanella della ricreazione e decisi di rimanere in classe
ed appisolarmi quei 10 minuti.
Rimasi sola nel silenzio e bastarono cinque secondi per addormentarmi.
Riuscivo a sentire il ticchettio dell'orologio ed il vento che spostava le foglie sugli alberi.
Durò quel che durò e suonò di nuovo la campanella.
Tutti ritornarono in classe tranne Tom e Bill.
Dopo qualche minutino tornò Bill e sembrava affrettato.
Si mise di fianco a me, ancora accasciata con la testa sul banco, girata dalla parte della finestra.
Sentii una dolce presa scuotermi leggermente.
Mi alzai e mi girai verso Bill.
Prese dalla tasca un pacchetto di cracker e me li porse.
-Scusa se ci ho messo tanto, ho pensato avessi fame e non sapevo cosa prenderti perciò ho preso questi. - disse con tono pacato e gentile.
Sorrisi e sentivo la mia faccia andare in fiamme.
Il mio cuore era impazzito.
I miei occhi si persero dentro i suoi.
- G-Grazie - dissi imbarazzatissima.
- E di che - rispose con il sorriso.
Il mio cuore stava scoppiando, letteralmente.
Tornammo alla lezione.
Mentre sgranocchiavo i cracker che mi aveva portato Bill gliene offrii uno che accettò molto volentieri.
Passarono svariate ore e finalmente alle 14 suonò l'ultima campanella.
Uscii molto in fretta dalla scuola e quasi uscita dal cancello sentii qualcuno prendermi leggermente dalla spalla.
Era Bill.
-Ei, ti va se mangiamo qualcosa insieme da qualche parte? - chiese ovviamente sorridendo.
E come si poteva dire di no ad un faccino come quello.
Ovviamente accettai e venne con noi anche suo fratello.
Non gli stavo molto simpatica,
ma manco lui lo stava a me, perciò mi limitai a ignorarlo come faceva lui.
Andammo in un barettino a mangiare un panino.
Io e Bill parlammo un sacco e mi raccontò che cantava in una band assieme a Tom ed altri due ragazzi che mi avrebbe fatto conoscere.
Dopo pranzo andammo a casa.
Appena entrai in casa misi la schiena contro la porta e mi accasciai fino a terra sorridendo come una stupida.
Oh Mery, ti sei veramente innamorata?
Più cercavo di non pensare a lui, più il suo volto mi spuntava in mente.
Ero sicura che la mattina dopo sarei andata a scuola molto volentieri.
Non vedevo l'ora di incrociare nuovamente i luminosi occhi di Bill, che anche se ci guardavamo per poco, sembravano farmi stare meglio.

Spazio Autrice
Ciaoo ragazze questa è la mia seconda storia, come vi sembra?
È un mix di amore tra Bill e Tom, chissà cosa succederà!
Scusate per eventuali errori grammaticali
un beso💋

I love you, but you are not mine - Bill & Tom KaulitzDove le storie prendono vita. Scoprilo ora