Mery... I...

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Passarono tanti mesi da Natale ed era ormai primavera, la mia stagione preferita.
Stagione preferita ma una delle più incasinate.
I ragazzi avevano un sacco di lavoro e io dovevo stargli a dietro.
Presto ci sarebbe stato un tour e io ero abbastanza contenta.
Andavamo in Italia, a Milano.
Le mie valigie erano già pronte da un pezzo.
Uno di questi giorni andai dai ragazzi per aiutarli a fare le valigie.
Mi chiedevano sempre tanti consigli sui loro outfit: Tom chiedeva sempre dei suoi amati cappelli o dei polsini, mentre Bill chiedeva un po' su tutto.
Finite di fare le valigie aspettammo solo fino al giorno della partenza.
Cambiando un po' discorso io e Bill ci eravamo riavvicinati molto.
Era come all'inizio della nostra amicizia.
Anche con Tom però, i sentimenti diventavano sempre più forti.
Mi ero ricreduta tanto su Tom, tutti dicevano che fosse un donnaiolo spezza cuori, ma mi sbagliavo. Almeno con me non lo era.
Bill era sempre il solito cucciolone affettuoso.
Ormai avevamo tutti quanti 16 anni e stava iniziando uno dei periodi più belli della nostra vita.

Il giorno della partenza

Partimmo tutti e 5 per il tour in Italia e ovviamente in pullman io non stavo ferma un attimo.
Venivo contesa tra 4 ragazzi.
Georg voleva consigli sulle tipe, Gustav voleva farmi morire dal ridere e Bill e Tom volevano me.
Proprio, passare del tempo con me.
Io cercavo di andare un po' da tutti per non farli rimanere male.
Ogni volta che andavo da Tom o da Bill era subito il momento delle coccole.
Mi si fiondavano addosso ed iniziavano a fare le fusa come i gatti.
Ovviamente Tom non era Tom se non faceva qualcosa di sconcio.
O mi toccava le tette o il culo.
Ormai ero abituata e non gli dicevo più niente.
Bill si notava che era geloso, avevamo riallacciato ma c'era comunque una certa distanza tra di noi.
Tom e Bill si erano gemelli, ma erano completamente diversi.
L'amore di Tom era un'amore travolgente, uno di quelli che quando ci entri, ne vuoi sempre di più,
come una droga.
Tom era bravo a dare amore, chissà se lo era anche a farlo...
Bill era più particolare, un amore tira e molla, quando stavamo insieme non c'è ne rendevano conto ma quando ci staccavamo capivamo quanto ci mancavamo.

Verso sera andai da Tom.
Ero stanca e mi sedei su di lui e iniziai ad abbracciarlo.
-Cos'è tutta questa dolcezza..? - chiese mettendomi le mani sulla schiena e iniziando ad accarezzarla.
-Ho sonno e voglio stare con te... - dissi io sbadigliando.
Lui mi strinse ancora di più a se.
-...E poi si dice che ci si addormenta prima quando sei vicino ad una persona a cui vuoi tanto bene. - conclusi appoggiando la testa sulla sua spalla.
Lui non diceva niente, continuava a coccolarmi.
Infatti in men che non si dica mi ero addormentata.
Il suo profumo e le sue braccia mi avvolgevano.
Tom rimase sveglio ancora un po' e chiese a Gustav di scattare una foto.
Gustav la scattò.
Dopo ciò Tom si addormentò anche lui.

Dopo qualche ora

Mi svegliai e fuori era buio.
Controllai l'ora sul mio Nokia e segnava le 4.47 del mattino.
C'era silenzio.
Le luci blu soffuse del pullman illuminavano il viso di Tom.
Si era addormentato con me in braccio e il collo piegato in avanti.
Mi faceva troppa tenerezza, così cercai nel modo più silenzioso possibile di alzarmi e mettermi nel posto di fianco.
Presi la sua testa con tutte e due le mani e gentilmente la posai sulle mie cosce.
Mi dispiaceva lasciarlo con la testa penzolante, sicuramente gli avrebbe fatto male il collo.
Così lo vidi sorridere nel sonno.
Lo coccolai un po' e mi riaddormentai anche io.

Mi svegliai di colpo perché qualcuno mi stava facendo il solletico al naso.
Era Tom.
-Finalmente sei sveglia, mio angelo - disse sorridendo.
Voltai gli occhi al cielo e feci una smorfia a Tom.
-E daiii, dammi un bacino! - disse con un tono ironico. - Solo unoooo, ti prego Meryyyy - continuava.
-Uno piccolino cosiiii - mi stava quasi pregando.
Mi guardai intorno per controllare che non ci fosse nessuno.
Presi il suo viso e gli stampai un bacio in bocca.
Quando mi staccai lui era al settimo cielo.
Mi guardava come se avesse visto la Madonna.
-Mery... Io... - non finì la frase che ci interruppe Georg, dicendo che eravamo arrivati.
Scendemmo tutti e una volta fuori Bill mi abbracciò da dietro baciandomi le guance.
Io ridacchiavo e vedevo Tom che faceva finta di niente anche se gli dava fastidio...


Spazio autrice
Ehi ragazze com'è???? Chissà cosa succederà!! scusate per eventuali errori grammaticali
un beso💋💋💋💋

I love you, but you are not mine - Bill & Tom KaulitzWhere stories live. Discover now