Capitolo 6

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Krystal

Ero in uno stato di agitazione costante mentre lavoravo tra gli scaffali della biblioteca, cercando disperatamente di concentrarmi sui compiti che avevo davanti. Il battito frenetico del mio cuore sembrava risuonare nelle mie orecchie,
Mentre lavoravamo insieme nella biblioteca, i nostri sguardi si incrociavano frequentemente, e ogni volta che i nostri occhi si incontravano, provavo un brivido di emozioni contrastanti. Nello sguardo penetrante di Nathan, riuscivo a cogliere una profonda preoccupazione mescolata a una dolce gentilezza, che mi faceva sentire al sicuro e protetta.
Eppure, sotto quella superficie di tranquillità, c'era una tensione palpabile che mi faceva domandare se anche lui avesse provato qualcosa di più di una semplice amicizia.
Il mio cuore si riempiva di una strana miscela di gioia e paura ogni volta che i nostri sguardi si incrociavano, e mentre Nathan mi guardava con occhi pieni di premura, mi sentivo come se potesse leggere i miei pensieri più intimi. Era come se in quegli istanti di silenziosa comunicazione, avessimo entrambi la sensazione di qualcosa di importante che stava accadendo tra noi, qualcosa che non poteva essere espresso con le parole.
Eppure, nonostante la complicità che sentivo nei suoi sguardi, la paura mi tratteneva, impedendomi di confessare i miei sentimenti anche a me stessa. Così, mentre Nathan mi guardava con occhi pieni di preoccupazione, cercavo di nascondere la tempesta di emozioni che ribolliva dentro di me.

"Krystal, hai un momento?"
chiese Alex con un sorriso speranzoso, interrompendo i miei turbamenti interiori mentre mi avvicinava al bancone dell'accoglienza.
"Uh, sì, certo,"
risposi con un sorriso teso, cercando di nascondere la mia confusione di fronte alla sua insistenza.
"Che ne dici se usciamo per prendere un caffè dopo il lavoro?"
suggerì Alex , sperando di conquistare il mio cuore con la sua gentilezza.
Quando Alex mi chiese se volevo uscire a prendere un caffè dopo il lavoro, una miscela di emozioni contrastanti mi travolse all'improvviso. Da una parte, c'era un senso di gratitudine per la sua gentilezza e il suo interesse nei miei confronti, ma dall'altra, c'era un'angoscia crescente nel profondo del mio essere.Il mio cuore era diviso tra il desiderio di accettare e l'impulso di rifiutare. Sapevo che accettare avrebbe significato distogliere la mente dai miei tormentosi pensieri su Nathan, ma allo stesso tempo temevo che l'uscita con Alex potesse intensificare ancora di più la confusione dentro di me.E così, mentre cercavo di nascondere la mia incertezza dietro un sorriso teso, dentro di me c'era una lotta silenziosa che mi faceva sentire come se fossi sul punto di esplodere. Ero confusa, spaventata e allo stesso tempo desiderosa di trovare una via d'uscita da quel vortice di emozioni che minacciava di inghiottirmi interamente.
"Va bene,"
accettai, sperando che uscire con Alex avrebbe distolto la mia mente dai torment.Mentre passeggiavamo per le strade illuminate dalla luce del tramonto, Alex parlava animatamente dei suoi interessi e delle sue passioni, cercando disperatamente di attirare la mia attenzione.
Tuttavia, nonostante i suoi sforzi, non riuscivo a distogliere la mente da Nathan.
"Krystal, sembri distratta," notò Alex, preoccupato per la mia mancanza di interesse.
"Scusa, sono solo un po' stanca,"
risposi con un sorriso forzato, cercando di nascondere il mio vero stato d'animo.Mentre la serata trascorreva, mi resi conto che non riuscivo a liberarmi dai pensieri su Nathan.
La sua presenza accanto a noi mi faceva capire che forse c'era qualcosa di più tra noi di una semplice amicizia, ma la paura del rifiuto e del cambiamento mi tratteneva.
"Krystal, ti va di tornare in biblioteca per aiutarmi con alcuni compiti?"
chiese Nathan con gentilezza quando ci raggiunse alla fine della serata.
"Certamente,"
risposi con un sorriso, grata per l'opportunità di passare del tempo con lui, anche se sapevo che non avrei potuto ignorare i miei sentimenti per sempre.
Mentre entravamo insieme nella biblioteca per affrontare i compiti, una sensazione di calma mi pervase all'improvviso. La presenza rassicurante di Nathan accanto a me mi faceva sentire al sicuro, come se fossimo in una bolla protettiva lontano dal caos del mondo esterno.Nonostante la mia mente fosse ancora tormentata dai dubbi e dalle incertezze riguardo ai miei sentimenti, ero grata per l'opportunità di passare del tempo con lui. Il suo sorriso gentile e il suo sguardo premuroso mi facevano sentire compresa e accettata, e per un attimo dimenticai tutti i miei turbamenti interiori.Mentre lavoravamo insieme nella tranquillità della biblioteca, Nathan si mostrava premuroso e attento come sempre, offrendomi il suo aiuto e il suo supporto incondizionato. Nonostante la confusione che provavo dentro di me, sapevo di poter contare su di lui in ogni momento, e quella consapevolezza mi dava una strana sensazione di conforto.Guardandolo mentre si concentrava sui compiti, mi resi conto che forse c'era qualcosa di più tra noi di una semplice amicizia. I nostri sguardi si incrociavano di tanto in tanto, e ogni volta che i suoi occhi incontravano i miei, provavo una strana sensazione di calore diffondersi dentro di me.Eppure, nonostante la complicità che sentivo nei suoi sguardi, il passato mi tormentava, impedendomi di confessare i miei veri sentimenti. Così, mentre lavoravamo insieme tra gli scaffali polverosi della biblioteca, cercavo di nascondere la tempesta di emozioni che ribolliva dentro di me, sperando che un giorno avrei trovato il coraggio di affrontare la verità e di seguire il mio cuore.
"Tutto bene, Krystal?"
chiese Nathan con un'espressione preoccupata, notando la mia distrazione.
"Sì, sono solo un po' confusa," confessai, cercando di trovare il coraggio di affrontare la verità.
Guardandolo negli occhi, mi resi conto che non potevo più nascondere la verità a me stessa.

Il coraggio di rinascere Where stories live. Discover now