Capitolo 17

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Il freschetto serale è ormai brivido notturno.
Marlena trema un po'.

«Hai freddo?»
Lei scuote la testa, tra le mie braccia. Ma lo sento che mente, che lo fa soltanto per strappare qualche altro secondo d'intimità per noi due, alla notte e alle stelle.
E anche se mi duole, sono costretto ad agire io.
«Dai, andiamo. Non voglio che prendi troppo freddo.»

*

Le strade sono deserte. Il ritorno è altrettanto silenzioso. Non parliamo e a me sta bene così. Lascio che sia la notte a parlare per noi e, per non farla cantare da sola, scelgo il quinto dei dieci cd presenti nel multilettore installato nel bagagliaio.

Questo brano l'ho scelto tra tanti. L'ho scelto per lei. Perché lei è questo per me. Lei è il rimedio. Lei è... la cura.

Quarta traccia.
Play.

Whenever I'm alone with you
You make me feel like I am home again
Whenever I'm alone with you
You make me feel like I am whole again
Whenever I'm alone with you
You make me feel like I am young again
Whenever I'm alone with you
You make me feel like I am fun again

Ed è quasi tutto ciò che ho da dirle.
Ha seguito i miei movimenti. È attenta anche quando sembra distratta. E non le sfugge il pezzo, che già dai primi accordi s'è fatto noto nella sua testa. Ma, più importante, ne riconosce le parole. Lo vedo dalla sua espressione mutevole.

Seria. Sorpresa. Curiosa.

Tace. Arriva la parte più importante. Il ritornello. È qui che le dico tutto quanto. È qui che penso a quando sarà andata via. Lontana, da me e da tutto questo. È qui che le confesso i miei sentimenti, senza dire una sola parola. Perché io con le parole non ci so fare, ma Robert sì...

However far away
I will always love you
However long I stay
I will always love you
Whatever words I say
I will always love you
I will always love you

E il bello è tutto qui. Dirglielo senza dirglielo. Dedicare una canzone è questo, in fondo. Le ho detto che l'amo, ma non l'ho fatto davvero. E lei lo sa, ma non è una certezza perché c'è un dubbio di fondo che rende il gioco ancora più divertente e stimolante.
Il suo sguardo la dice lunga, lo ha scritto in faccia.

Perché ha scelto questo pezzo? Per dire che mi ama? O soltanto perché gli piace?

E io non te la do una risposta, mia cara Marlena. Non te lo dico, cosa voglio dirti. Resterò in silenzio, con gli occhi sull'asfalto, le mani sul volante e il cuore sul ciglio della strada. Che freme per te, ma resta lì.

Sospeso.

Non te lo dico perché non esistono parole per potertelo dire. Le parole sono incomplete, sono imprecise, facilmente fraintendibili. Sono tergiversabili, manipolabili, dimenticabili, trascurabili.
Spesso soltanto vuote.
E ti faccio dono dei miei silenzi, quindi.

Perché le parole, in questo mondo che urla e che urla e che non dice mai un cazzo, sono semplicemente sopravvalutate.

*

L'accompagno in camera. Quella degli ospiti, quella sua. Varca la soglia, si poggia dietro la porta socchiusa, lasciando uno spiraglio tra di noi. Sorridendomi, dolce e maliziosa. Anche lei sembra voler parlare con i silenzi.
Mi avvicino alla sua bocca. Lei sussurra.
«Buonanotte, Edo...»
La bacio.
«Buonanotte.»

Rientra, chiudendo il mondo tra noi.
Resto lì qualche secondo, cercandomi. Non mi trovo. Non sono lì. Dove non lo so, ma sicuramente non lì. Vago, probabilmente. Sospeso chissà dove.

Take On Me [Completa - In Perpetua Revisione]Where stories live. Discover now