Capitolo 10

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River pov

Questa sera torna Adam e non so come fare per proteggere Sam. Sono stato tutta la notte sveglio con lei in braccio che piangeva e mugolava perchè stava davvero molto male. Ha la febbre altissima da stanotte e non so quasi più che fare. Poi lei non vuole prendere medicine e non mi rende di sicuro le cose semplici. Le ho messo già due supposte come ha detto il pediatra. Solo ora sembra stare un pó meglio...

Si è addormentata da qualche ora ormai, e io mi sento terribilmente in ansia perchè non so come placare l'ira di Adam. Quando ieri Adam mi ha chiamato mi ha detto che oggi l'avrebbe punita a dovere e io sono d'accordo sul fatto che meriti una buona dose di sculacciate ma sono meno d'accordo sul dargliele ora. È stanca, provata e ha ancora la febbre alta. Non possiamo farla stare male ancora. E poi mi ha imposto di suonargliele di santa ragione dopo essere stato a prenderla in aereoporto! Che senso ha continuare a punirla ora???

Assorto nei miei pensieri vengo risvegliato dal suo pianto. Nonostante stia male e alle volte è anche poco lucida, sta rispettando il volere di Adam. Non ha più detto una parola da ieri.

Io: Arrivo Sam. Non piangere piccola. Adesso ti prendo.

Ci credo che pianga così. Oltre alla febbre ci si mette anche il fatto che per evitare di farla scappare , Adam la tenga in una culla che è più simile ad una gabbia. Si certo è carina, tutta rosa e sicuramente è anche comoda, ma lei si sente rinchiusa li dentro.

Io: sono qui amore...sono qui...basta piangere piccola. Sei con me, sei fuori dalla culla. Adesso ti do il latte e ti calmi dai.

È incredibilmente appiccicosa con me.
E di certo non mi dispiace, piacerebbe anche a me avere una baby ma di sicuro non farei come Adam. Questo è un mondo dove ci si deve entrare convinti e soprattutto consapevoli e consenzienti. E lei non lo è.
Ci si è ritrovata dentro senza poter scegliere.
Fortunatamente il Boss non è come gli altri Daddy. Lui vuole soltanto colmare un vuoto d'amore, non si sognerebbe mai di avere altri tipi di rapporti con Sam.

Io: facciamo così piccoletta. Mentre prendi il latte io ti spiego un pó la situazione.
Stasera torna tuo padre, e io ti prometto che ce la metteró tutta per proteggerti. Stai male e capisco che questo mondo non è di certo di facile approccio per te. Io ti prometto che proveró a tirarti fuori dai guai ma tu mi prometti che farai la brava? Ti prego Sam fallo per me. Se tu continui così, il Boss ci fa fuori entrambi.

Annuisce e continua a prendere il latte mentre qualche lacrima solitaria scende sulle sue guance. So bene che sta ancora male.

Finita la colazione , le misuro la febbre che sfortunatamente è ancora un pó alta e la cambio . Passo buona parte della giornata con lei in braccio, sul divano a guardare la tv. Lei non la guarda , ha il viso incollato al mio petto e posso tranquillamente avvertire la sua paura , dalla presa che ha sulla mia maglia, specie quando sentiamo chiudere la porta di casa.

Colin: casa dolce casa! Finalmente!
Tyler: ho bisogno della mia doccia!! Fate largo!
Io: ciao ragazzi! Allora?
Tyler: abbiamo fatto. Poi parli con il Boss.

Adam: River! Porta subito qui Sam!

Io: si Boss! ... bene piccola andiamo.

Mi alzo con ancora lei tra le mie braccia che si stringe e si nasconde. Non so proprio cosa ha intenzione di fare Adam, ma non mi sembra abbia buone intenzioni. Anzi.

Adam: mettila seduta qui .
Sam guardami!

Forse Sam sta seguendo il mio consiglio. Sta in silenzio e fa come dice Adam. Ha messo il sediolone al centro della sala e lei è li dentro che lo guarda e trema.
Amore mio è spaventata.

The Boss BabyWhere stories live. Discover now