Capitolo 22

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River pov
Stiamo finalmente portando Sam a casa.
Abbiamo preso appuntamento con una psicologa che verrà a parlare con lei una volta a settimana per capire da dove provenga questa regressione mentale. Nel frattempo il medico ci ha detto semplicemente di assecondarla e non forzare la sua mente. Quindi semplicemente ci adatteremo a lei.

Io: amore che sta facendo? Dorme?
Tessa: mh? No no. Siamo sveglie, vero principessa? Sta giocando con la bellissima bambola che le hanno regalato i suoi fratelloni vero amore?
Sam: ..ola ola!
Tessa: bambola amore .. bam-bo-la
Sam: ...bola...
Io: i ragazzi?
Tessa: ci aspettano a casa. Sono euforici. Non puoi immaginare sai? Hanno sistemato la sua camera e hanno reso la casa a prova di bambina. Sono incredibili quei due ahahhahahahah
Io: già. Le vogliono bene. Sono certo che avere anche loro due accanto la aiuterà.
Sam: papà!!! Papà!!!
Io: che c'è amore dimmi...

Ovviamente l'abbiamo messa nel seggiolino in auto ma lei non vuole starci. Questo se lo ricorda quindi. Non le piaceva nemmeno quando la metteva li Adam.
Sta allungando le braccia verso di me perchè vuole essere presa ma il medico ci ha detto che non dobbiamo assecondare i suoi capricci. Non dobbiamo pensare alla sua come una malattia ma come una situazione normale quindi non deve averle vinte tutte. Soltanto che Tessa è un pó più fragile di me, vorrebbe assecondare ogni suo capriccio, vorrebbe tenerla sempre in braccio e riempirla di coccole. Ma non possiamo abituarla male. Se come ha detto il medico , la vita di Sam deve ricominciare, allora è giusto che abbia delle regole .

Tessa: papà sta guidando Sam. In auto si sta seduti nel seggiolino ok? La mamma e il papà te l'hanno spiegato prima, ricordi?
Sam: mhhh.. mhhh ... ahhhhhhh ahhhhhhhhhhhhhhhhh ahhhhhhhhhhhhh
Io: credimi anche sentirla piangere mi riempie il cuore di gioia. Dopo mesi anche il suo pianto è bello.
Comunque amore basta piangere. Siamo quasi arrivati papà ti prende tra un pó se fai la brava ok?

Arrivati a casa quelle due teste calde hanno inziato a parlare come due deficenti con la piccola.
Ok, è una neonata nel corpo di una ragazzina, ma è sempre Sam.

Mason: ciao piccolina.. sei la piccola della casa tu si? Ma ciaooo...
Sam: mhh... ahahahhahahah ahhhahahaah
Mark: vogliamo giocare si? Guarda qui quanti pupazzi e quante bambole!!
Mason: guarda Sam! Ci sono anche i colori! E le costruzioni!!

Mi sembra di avere due bambini e una neonata. Da un lato mi sta anche bene perchè vivremo a pieno l'esperienza di essere genitori ma dall'altro vorrei che Sam stesse bene.

L'abbiamo lasciata sul tappeto del salotto con Mark e Mason che non l'hanno mollata un attimo mentre io e Tessa abbiamo finito di sistemare le sue cose. Oggi le hanno fatto gli ultimi controlli prima di mandarla a casa e sono certo che Sam sia abbastanza stanca.
Non ha nulla fisicamente , fortunatamente, soltanto qualche problema motorio.

Tessa: ragazzi ceniamo e poi uscite ok? siamo un pó in ritardo ma dobbiamo far mangiare prima Sam perchè altrimenti vede ció che mangiamo noi e non vuole il suo...
Mason: tanto io sto a casa !
Mark: anche io!
Tessa: miracolo! E come mai? Sentiamo
Mark: ehm... perchè Sam... possiamo continuare a giocare con lei vero? Si diverte!
Io: ragazzi sono le sette. E Sam è stanca vero piccolina? Quindi lei dopo cena fa il bagnetto e la nanna. Voi se volete potete uscire. Adesso Sam è con noi e nessuno ve la porta via. Domani ci giocate...
Sam: papà!!! Ahwwwww Papà!!!
Io: vieni amore.. come vedete, sta già sbadigliando.
Tessa: amore adesso la mamma ti prepara il latte. Che dici Ri stasera solo latte?
Io: si si va bene...
Mark: ma sa dire soltanto papà? Sam dici Mark... Mark...
Mason: nooo di Mason. Sam dici Mason... è facile Sam!! Mason...
Sam: mhh... ahhhhhhh ahhhhhhhh papà !!! Ahhhhhhhhhhhh
Tessa: ragazzi! La state spaventando!!!!

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