Capitolo 25

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Tessa pov

Sam è con noi da ormai due mesi. I ragazzi hanno ricominciato la scuola e io non me la sono sentita di lasciarla con una babysitter. Voglio esserci ad ogni suo progresso anche se i progressi non sembrano esserci purtroppo.

River: Tes amore.. che hai?
Io: perchè non capiscono che ha?
River: Tes amore. La psicologa sa quello che fa. Sta tranquilla ok?
Io: la mia bambina non crescerà mai. Sono distrutta Ri...
River: lo so ma cosa ci siamo promessi quando abbiamo deciso di tenerla con noi?
Io: qualsiasi cosa succeda , Sam è nostra figlia.
River: brava. Sta tranquilla . Adesso almeno cammina meglio . Ed è merito tuo che non demordi e le fai fare la ginnastica ogni giorno.

X: prego entrate pure abbiamo finito.
River: ciao piccola principessa... come è andata?

Entriamo nello studio della psicologa di Sam e ci sediamo a parlare con lei. All'inizio io o River dovevamo essere presenti perchè Sam non voleva stare sola con lei. Ora invece è più tranquilla , anche se la stanca molto. Appena ci ha visti è saltata in braccio a me e ora sta lentamente crollando.

X: anche oggi è andata bene. Capisco siate giovani e vi sembra una strada infinita. Ma la bambina è anche più grave di quello che sembra. Sam non ricorda nulla della sua vita precedente. Ricorda soltanto suo padre. Gli altri sono tutti nuovi per lei. E così come le persone, Sam non ricorda nemmeno quanti anni ha.
Oggi peró abbiamo disegnato. Ecco qui.

Ci mostra i suoi disegni e così come abbiamo notato io e River a casa, anche la dottoressa ci dice che Sam tende ad utilizzare colori neri perchè non ha ricordi. Quindi per lei è tutto buio.

X: continua ad utilizzare il nero. Ragazzi io voglio avvertirvi che la malattia di Sam potrebbe anche persistere per anni. O non andar più via e voi avete un anno di tempo per decidere se tenerla con voi o affidarla a qualche altra famiglia o casa di cura. Capisco sia stressante.
Io: non è stressante . È soltanto snervante vedere che non ci sono progressi. Anche perchè la bambina ne risente dato che alcune volte si sente nervosa anche lei perchè è costantemente sotto stress per via delle visite mediche che deve fare ogni settimana. Certo adesso parla di più e cammina meglio. Ma è ancora intrappolata nella mente di una bambina piccola. Ma è pur sempre la nostra bambina , non ci separeremo da lei.
River: esatto. È nostra figlia e le daremo tutto l'amore del mondo anche se dovesse restare così a vita. Noi abbiamo scelto di essere i suoi genitori anche da prima della malattia e non cambieremo mai idea.
X: mi fa piacere sentirvelo dire. Siete due genitori davvero coraggiosi. Allora ci vediamo la prossima settimana. Arrivederci. Ciao Sam..
Io: Amore saluta dai...arrivederci...

La odio. E River lo sa bene . Ma dobbiamo venire qui per forza. Per volere del giudice.
Cerca sempre di farci demordere e di convincerci che Sam non guarirà mai. Tentano di togliercela in ogni modo e sappiamo bene che stanno già cercando altre famiglie diaposte a tenerla.

Sam: mhh.. mamma...
River: bambolina ma allora sei sveglia... buongiorno... andiamo alle giostre amore si?
Io: no River. Tu devi tornare in ufficio e lei deve fare merenda . E poi adesso iniziano i primi freddi non voglio che si ammali lo sai. La porto a casa dai..

Secondo River sono esagerata perchè la proteggo troppo ma come puó biasimarmi?
Ogni medico, ogni specialista e soprattutto ogni assistente sociale cerca di toglierci Sam continuamente.

Gli assistenti ci fanno visita quasi tutti i giorni ormai e restano con noi anche per ore.
Il mio è soltanto istinto di protezione materno.

Sam: le giostre...
Io: no amore. La mamma ti fa giocare a casa va bene? Usiamo i giochi che ti hanno regalato i fratelloni si?
Sam: giostre!!
River: Sam! Non insistere. Se la mamma ti ha detto di no, è no! Fa la brava. Domenica mamma e papà ti portano alle giostre amore. Adesso va a casa e fai merenda che stai mangiando troppo poco.
Io: amore devo solo passare a prendere al supermercato delle cose e poi andiamo a casa tu va a lavoro tranquillo ok? Ci vediamo stasera ... saluta papà Sam
Sam: no papà!! Mhhh
River: bambolina fa la brava con la mamma... a stasera amori miei..

Bene River è a lavoro, i ragazzi a scuola e io e Sam possiamo dedicarci una giornata madre figlia. Metto il passeggino in auto e vado verso il centro commerciale. È una buona occasione per comprare qualcosa per lei e i ragazzi. Devo iniziare a prendere i capi invernali.

Dopo aver dato la merenda a Sam comincio a girare tra i vari negozi. Ci sono delle cose davvero carine qui. Spesso peró mi fermo a guardarmi indietro... River dice che sono paranoica ma io ho come la sensazione che dietro di me ci sia sempre qualcuno.

Sam: quello!!!! Quello!!!!
Io: mh? Amore cosa c'è?

Ovviamente ogni volta che la portiamo qui, Sam è attratta dal negozio di giocattoli , ma davvero adesso ne ha tantissimi. I ragazzi le portano sempre qualcosa , ha una camera solo per i giochi dato che non ci dorme in camera sua. Per ora , siccome non vuole stare sola , le abbiamo messo la culla in camera dei ragazzi. Anche se River è contrario alla culla , è stata necessaria purtroppo. Sam è caduta dal letto più volte in questi mesi e alla fine l'abbiamo comprata.

Sam: mammaaaaaa quelloooo!!!
Io: dormi amore. Non te lo compro è inutile. Hai tanti giochi a casa.

Ecco perchè avevo quella strana sensazione. Ad un bar del centro commerciale ho trovato mio figlio e la sua combriccola di amici di scuola.

Io: ciao Mason!
Sam: Mas!!!!! Mas!!!!
Mason: ehm... mamma... ciao... si...
Io: Mason cammina muoviti. Alzati e vieni con me.
Mason: mamma ti pre...
Io: ho detto saluta i tuoi amici e cammina!
Mason: si .. ehm.. ciao a tutti ragazzi. Ci .. ci vediamo a scuola.. se ci arrivo vivo...

Io: non credo proprio che tuo padre sarà felice Mas. Cazzo Mason con tutti i pensieri che abbiamo anche voi volete crearne altri????!!!!
Sam: braccio!!! Mas braccio!!!
Mason: mi dispiace davvero... vieni qui Sam. Posso prenderla?
Io: si prendila. Almeno anche lei sta più tranquilla e posso fare la spesa! Adesso vieni con noi, facciamo la spesa e poi sai cosa faccio? Ti lascio in azienda con tuo padre! Vai a lavorare dato che la scuola non ti piace!

Dio io ho soltanto ventisei anni . Vorrei andare a lavoro e invece mi ritrovo con tre ragazzini che mi danno da fare dalla mattina alla sera. Non mi pento di nulla ma non ce la faccio così! River deve trovare una cazzo di soluzione!!!

Sam: mammaaa pappa..
Io: hai ragione Sam. Adesso andiamo a mangiare tranquilla.
Mason: ma davvero io devo andare in azienda? Ti prego mamma... non mi mandare... faccio quello che vuoi ma tieni il segreto. Ti prego ti prego...
Io: Mas . Non posso mentire a River. E poi quando non entri la scuola chiama lui non me. Quindi l'avrà giá saputo. Hai sbagliato adesso ti prendi le conseguenze.
Sam! Ferma! Posa quelle non vanno bene per te!

Ci manca solo che mangi qualcosa che lei non puó toccare e si senta male.

The Boss BabyWhere stories live. Discover now