42. Un piccolo tête à tête

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Cherry camminò con decisione verso l'ufficio di Hawk Storm. Quando fu vicina alla porta, abbastanza da poterci bussare, le venne voglia di prendere un profondo respiro, ma non lo fece perché non voleva far sembrare a nessuno, neppure a sé stessa, che quello che stava per fare fosse importante o che fosse nervosa.

Bussò con le nocche, leggermente.

«Avanti!» Disse la voce di mister Storm.

Lei aprì la porta, entrò, se la richiuse alle spalle. Hawk Storm era in piedi sulla scrivania e da lassù la salutò con un cenno della mano.

«Ah, ciao signorina Bedstone!» Esclamò allegro, poi saltò giù.

In un angolo della camera c'erano Valder e Anya, che lo stavano riprendendo con le telecamere dei loro smartphone, stretti uno accanto all'altra. Valder si era rivestito e indossava una sgargiante camicia mezza rossa e mezza blu, corredata da pantaloni color verde acido.

«Spegnete i telefoni ragazzi, questo non è più backstage» Disse mister Storm, facendo un gesto rapido verso di loro, poi si girò di nuovo a guardare Cherry «La nostra brava della classe, eccola qui, per prima! Vieni, vieni, siediti».

Prima che Cherry potesse muovere un muscolo, Hawk Storm aveva spostato una sedia e la aveva sistemata davanti alla sua scrivania, poi era saltato oltre quest'ultima e si era infilato nella sua poltroncina girevole, pronto a parlare.

La ragazza ipnotica prese posto, cercando di non farsi distrarre troppo dalla presenza di Valder, che aveva ricominciato a fissarla.

«Tu sei... tu sei... tu sei fantastica» Disse Hawk Storm, allungando le braccia sulla scrivania «Quello che hai fatto lì fuori con i miei due ragazzi è stato... veramente impressionante»

«Grazie» disse semplicemente Cherry, senza sapere bene cosa fare.

L'espressione sbarazzina dell'uomo si fece più seria. Non di molto, perché non perse quella sua affilata brillantezza, ma abbastanza da far capire che stava per dire qualcosa di importante.

«Vorrei, signorina Bedstone, il tuo appoggio nel mio progetto per il cambiamento del trattamento dei supereroi emancipati».

Cherry non disse niente, aspettando che lui continuasse e si spiegasse meglio.

«Giovani come te» Disse mister Storm dopo qualche secondo di silenzio «Possono aiutarmi a prendere Bloodhound e Werhunter, che come certamente saprai sono i più terribili supercattivi degli ultimi trent'anni e forse di tutta la storia umana. Da solo non posso farlo: io sono parte delle vecchie generazioni. Il mio potere non è molto forte, comparato a quello di voi giovani! Soprattutto al tuo» la guardò dritta negli occhi, e per un istante Cherry si sentì come se anche gli occhi scuri di lui fossero carichi di potere e fossero capaci di ipnotizzarla «Ma io voglio solo aiutare la gente, signorina. Liberare l'America dalla tirannia feroce di questi due, che fanno quello che vogliono quando vogliono» finalmente distolse lo sguardo, per osservare i suoi aiutanti «Anya e Valder sono talenti strepitosi. Li hai visti, no?»

«Sì, signore»
«Erano i migliori della loro classe. Quando li ho visto, sapevo che loro potevano aiutarmi. Li ho scelti e insieme abbiamo fatto cose meravigliose»

«Meravigliose, sì!» Disse Anya, come per una battuta segreta che solo loro potevano capire

«Meravigliose» ripeté Hawk Storm, chiudendo gli occhi.

Cherry notò che l'uomo aveva ciglia scurissime. Poi si chiese perché si era messa a notare certe cose.

«Meravigliose, sì...» Hawk Storm girò la testa e riaprì gli occhi per guardare ancora la ragazza ipnotica «Ora ho trovato qualcun altro capace di fare cose così. Per Anya e Valder ho dovuto attendere che finissero il corso, che crescessero, prima di portarli con me sul campo. Ma con te non posso aspettare, non quando lì fuori ci sono Bloodhound e Werhunter che fanno quello che vogliono. Li dobbiamo fermare, Cherry. E dobbiamo cominciare una rivoluzione, proprio da qui, adesso».

Shadowfawn - La Ragazza IpnoticaWhere stories live. Discover now