Difficile.

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Maggie cercava di non guardare Isobel, nemmeno per scherzo e fu grata a Jubal quando comunicó l'arrivo di un caso di rapimento che coinvolgeva il sindaco.
"La persona rapita è Daisy Richman, la nipote del sindaco!" Iniziò Jubal "Ha quattordici anni, frequenta il primo anno del Liceo scientifico, indossava camicia bianca, scarpe nere, giacca e gonna blu. È stata vista per l'ultima volta nel cafè nei pressi dell'istituto!"
"Andiamo." Disse Omar "Noi sentiamo compagni e compagne di classe ed i professori."
"Noi sentiamo i testimoni..." Avanzó Scola "Ma non il sindaco... Io non ho votato per lui. Opinioni differenti!"
"Si passa sopra, a certe cose..." Rispose Maggie, sempre dedita al lavoro.
"Tranquilli... Il sindaco e sua moglie stanno venendo qui! Lui vuole parlare col capo, quindi ci penserà la Catille." Rivelò Jubal, così gli Agenti Speciali se ne andarono.
Isobel aveva guardato i suoi mentre se ne andavano e sospirò, poi le squilló il telefono "Terence... Ti ho già espresso stamattina la mia opinione a riguardo... Fai come vuoi. Ma sarà solo una cena, mi è appena arrivato un caso piuttosto spinoso. Ok, ciao."
La castana sospirò nuovamente, portandosi le mani sul viso e tra i corti capelli, poi qualcuno bussò alla porta del suo ufficio "Ehi... Tutto bene?" Chiese Jubal.
"Si... Si. Tutto bene. È successo qualcosa?" Rivolse lei.
"No... Ma il sindaco e sua moglie sono qui. Li faccio accomodare?"
Isobel annuì e Jubal se ne andò, con l'Omega che nuovamente sospirò, poi accolse Grant e Lauren Richman "È lei che comanda qui?"
"Si. Sono l'Agente Speciale Supervisore Isobel Castille." Si presentò, ricomponendosi e stringendo loro la mano, mentre Jubal rimase accanto alla porta.
"Signora, per me e mia moglie, Daisy è come una figlia... L'abbiamo adottata dopo che mia sorella e suo marito sono morti in un incidente lo scorso anno... Fate il possibile, vi prego."
"Come sempre, signor sindaco. Ma ditemi... Daisy era strana ultimamente?"
"Noi non abbiamo notato nulla... Ma vi abbiamo portato le password del suo pc, cellulare e tablet. Spero troviate qualcosa..."
"Siamo tanto preoccupati..." Se ne uscì la donna, piangendo.
Isobel poteva solo immaginare come si sentissero i due "Faremo di tutto e vi terrò informati!"
I due la ringraziarono e se ne andarono, lasciando le password a Jubal, che andò a mettere al lavoro gli Analisti e tornò poi da Isobel.
"Sicura che vada tutto bene?"
"Si, Jubal... Facciamo di tutto per trovare Daisy. Sento già il fiato sul collo del sindaco e dei piani alti..." Rispose e lui se ne andò.
Ma anche Omar, Scola e Tiffany avevano notato qualcosa di strano in Maggie "Problemi con Lisa?" Tentò Omar e la castana parve cadere dalle nuvole, sospirando.
"No... Anzi, devo avvisarla. Voleva cenare insieme, ma questo caso sembra complicato..."
L'altro si limitò ad annuire, quindi gli Agenti si divisero tra studenti ed insegnanti e tra i testimoni.
"Ci verrà un gran bel mal di testa!" Se ne uscì Tiffany.
"Non più di tanto... Saranno Maggie ed Omar ad averlo, a fine giornata!" Se la rise un poco Scola.
Ciò che nessuno sapeva erano i sentimenti contrastanti che, nei cuori di Maggie e Isobel, sbattevano gli uni contro gli altri, creando vere e proprie tempeste difficili da contenere.

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