Building.

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I fattorini dei grandi magazzini consegnarono i mobili della cameretta e quanto comprato, quindi Maggie si cambiò, decisa a montare il tutto da sola.
"Sicura di non volere una mano?"
"Certo!" Sorrise la castana "Tu pensa a lui... Ha le medicine da prendere ed ora sembra avere molto sonno!"
Isobel fissò il figlioletto sbadigliare un poco e lo baciò sulla fronte "Va bene... Lo porto in soggiorno."
Maggie annuì, poi diede un bacio sulle labbra della mora ed uno sulla fronte del piccolo, infine si chiuse in stanza per iniziare il suo lavoro.
Quasi nessuno lo sapeva, ma lei era molto abile, nei lavori manuali.
Isobel era davvero curiosa di vedere cosa avrebbe fatto Maggie e, intanto, si sedette sul divano per cullare Anthony, che si addormentò poco dopo.
La mora gli carezzò piano la testa, mentre lo guardava riposare, dopo averlo disteso sul divano e sorrise, perché nei lineamenti del suo faccino riusciva a vedere quelli di Maggie, il suo unico, vero amore.
La mora si mise poi a guardare cosa ci fosse in frigo, così da preparare la cena, anche se erano solo le quattro e mezza, quindi optò per qualcosa di nutriente, dato che Maggie stava lavorando.
E la castana uscì verso sera, raggiungendo Isobel in cucina, che stava cucinando, mentre Anthony era disteso sul divano.
"Ciao, amore..." Disse la castana, prendendolo in braccio e baciandolo sulla fronte "Che ne dici di venire a vedere la tua cameretta?"
Il bimbo la guardava coi sui occhietti castani, succhiando il ciuccio e lei lo baciò sulla fronte.
"L'hai finita?" Chiese Isobel, uscendo dalla cucina e cercando di non sorridere quando vide diverse macchie di vernice sul viso della castana che, grazie alla tuta apposita, non aveva sporcato i vestiti.
"Si... Vieni!" Disse l'Alpha, prendendola per mano e, insieme, salirono di sopra.
Isobel tenne gli occhi chiusi e solo quando Maggie ebbe aperto la porta, lì aprì.
E rimase sorpresa, meravigliata.
La cameretta aveva le pareti bianche, con nuvolette rosa e azzurre, i mobili erano quelli scelti nel negozio dei grandi magazzini.
"È... È bellissima!" Disse la mora, poi il suo sguardo cadde su un oggetto particolare "E questa? Non l'avevamo comprata..."
"Questa sedia a dondolo l'avevo comprata io quando avevi annunciato la gravidanza..." Ammise Maggie "Perché allora speravo che Anthony fosse mio."
Ad Isobel vennero gli occhi lucidi e si avvicinò a Maggie, carezzandole le spalle "Mi dispiace tanto..."
"Tranquilla." Sorrise Maggie "Adesso puoi usare questa sedia a dondolo tutte le volte che vuoi!"
Isobel le sorrise e le portò le braccia al collo, dandole un bacio molto dolce "Ti amo!"
"Anch'io ti amo!" Ammise la castana "Io faccio la doccia, in attesa della cena..."
"D'accordo!" Rispose la mora "Scendo ad ultimare i preparativi e poi preparo anche il latte per Anthony, a cui devo dare una pastiglia..."
"Va bene." Sorrise Maggie, passando il piccolo ad Isobel "Ciao, cucciolo."
Poi la castana uscì dalla stanza per andare in bagno a lavarsi, mentre Isobel non riusciva a smettere di guardare la cameretta e prese uno dei peluche, per passarlo ad Anthony.
Scese poi in cucina, adagiò il piccolo sul divano col peluche e poi tornò a dedicarsi alla cena.

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