La Verità.

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Passò una settimana dall'intervento di Anthony e, finalmente, la Robbins era pronta a dimetterlo.
"Ecco i fogli da compilare!"
"Io... Non riesco a crederci..." Se ne uscì Isobel "Davvero posso portarlo a casa?"
"Ma certo!" Rispose la dottoressa, sorridendo al piccolo, che la fissava coi suoi occhietti, vispi e castani, succhiando il suo ciucciotto.
Isobel firmò i fogli e poi li consegnò alla Robbins "A quando il controllo?"
"Tra quindici giorni... La contatterò io." Sorrise la bionda, carezzando i piedini del piccolo "Ciao, ometto!"
Poi Isobel se ne andò con Anthony in braccio e, fuori dall'ospedale, salì sulla sua auto e lo adagió nel seggiolino, sul sedile posteriore, infine guidò verso la sede del Bureau.
Una volta lì, lasciò l'auto nel posteggio sotterraneo e prese il piccolo, salendo in ascensore e raggiungendo il piano ove lavorava.
"Guardate chi c'è!" Disse Dana e tutti videro l'altro boss col piccolo tra le braccia.
"È stato dimesso?" Chiese Scola.
"Si... Finalmente!" Rispose la mora, incontrando gli occhi di Maggie, che le stava sorridendo.
"Ah, sei qui!" Disse Terence, uscendo dall'ascensore "Ah, il moccioso..."
"Ehi, se sei qui per offendere, sei nel posto sbagliato!" Se ne uscì Omar, anticipando Maggie che, di certo, lo avrebbe ridotto male.
"Io parlo come voglio!"
"Sei un uomo orribile... Perché quale padre non dona il midollo al proprio figlio??" Chiese Kirsten.
"Ogni padre lo farebbe, per un figlio suo! Ma non io... Perché quel marmocchio non è mio."
Tutti lo fissarono, specialmente Isobel e Maggie "Cosa?" Chiese la prima.
"Io ho una malattia che mi rende sterile! Secondo te perché volevo sempre fare sesso?" Le chiese lui "Di certo non lo avrei voluto, se avessi potuto metterti incinta!"
"Allora Anthony non è tuo..."
"L'ho appena detto..."
"Beh, allora vattene! Vai via, è finita!" Disse Isobel, decisa.
"Già lo sapevo... Sono venuto per rompere. Tanto non vale la pena stare con una che non soddisfa un uomo a letto e trova solo scuse!" Disse solo, prima di andare via.
"Allora se il padre non è lui... Chi è?" Chiese Tiffany.
Maggie vide Dana sorriderle e fare cenno col capo, così avanzó "Lui... Lui è mio, vero? È mio figlio." Dichiarò, scioccando tutti.
E l'Omega sorrise "Si... Si, è tuo! Perché con lui non andavo da molto e poi è successo, tra noi..."
"Mio figlio... Il mio Anthony!" Disse Maggie, prendendolo in braccio e stringendo a sé Isobel col braccio libero "Ti amo!"
"Anch'io ti amo. Tantissimo!"
"Sposami, Isobel!"
"Se potessi, lo farei anche subito!" Ammise e poi si baciarono, tra fischi ed applausi, restando poi abbracciate.
"Sono felice per voi!" Avanzó Dana e, dopo di lei, Omar, Tiffany, Scola, Kirsten e gli Analisti le abbracciarono.
"Sono contenta che Anthony non sia figlio di quel verme!" Disse Kirsten.
"Lo riconosceró e... E che ne dici di venire a vivere con me?"
"Mi piacerebbe molto!" Sorrise Isobel "Siamo state separate troppo tempo..."
"Andate a casa..." Disse Dana "Avete molte cose da fare! E Maggie, puoi prenderti il fine settimana libero..."
"Grazie... Grazie mille!" Rispose la castana, andando via tenendo Isobel per mano ed il figlioletto in braccio.
E non vedeva l'ora di iniziare a vivere con la sua famiglia.

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