Pensieri.

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Passò un mese e mezzo ed Isobel entrò nel quarto mese, ma non volle sapere il sesso della creatura che cresceva nel suo ventre e Terence non andò mai con lei.
La ragazza portava avanti la gravidanza da sola, senza l'appoggio di Terence, per nulla intenzionato a stare accanto ad Isobel, visto che costei non voleva accontentarlo.
Per fortuna, al lavoro, era tornata l'ex boss Dana Mosier a darle una mano e, come se non bastasse, la povera Maggie era ancora vittima di forti mal di testa.
"Allora? Stai un po' meglio?" Chiese Omar, entrando in ascensore con Maggie.
"È strano... Quando sono a casa sto benissimo, appena arrivo qui iniziano i dolori."
"È strano davvero..."
L'ascensore arrivò al piano e i due si trovarono davanti Terence "Buongiorno." Li salutò, con fare brusco, andandosene, visibilmente seccato.
"Quanto vorrei prenderlo a pugni..." Sussurrò Maggie, stringendo proprio i pugni, facendo diventare le nocche bianche.
"Ehi... Tranquilla..."
I due andarono alla loro scrivania, ma Jubal richiamó l'attenzione generale "Kurt Jacobs, ingegnere nucleare, è stato rapito all'alba da un gruppo di uomini armati!" Iniziò l'uomo, muovendo l'inseparabile matita "Voglio sapere a chi appartiene la targa del mezzo! Famiglia e colleghi della vittima, progetti... Tutto!"
Gli Analisti si misero al lavoro, quindi Maggie ed Omar andarono a casa dell'uomo, mentre Scola e Tiffany sul suo luogo di lavoro.
Invece, nel loro ufficio, Isobel e Dana stavano firmando diverse scartoffie, quando quest'ultima tolse gli occhiali da vista "Tutto bene?"
"Si... Ero solo sovrappensiero."
"Ok..." Rispose Dana, poco convinta, avendo notato che Isobel guardava spesso verso la sala operativa, ma preferì non chiedere nulla.
Fuori, Maggie ed Omar videro Lisa, che avanzó verso di loro tutta felice "Ciao, amore!" Disse, saltando al collo di Maggie "Stasera cena?"
"Ho un caso complicato per le mani... Non so se mi libero."
"Lo spero, dai! Ti scriverò verso le cinque..."
"Va bene."
"A stasera!" Se ne uscì la ragazza, dando un bacio a Maggie, prima di andare via.
"È sempre appiccicosa?"
"Non ne hai idea!"
I due se ne andarono, arrivando in pochi minuti a casa dell'uomo, ove trovarono Kathleen, sua moglie "Si?"
"Siamo gli Agenti Speciali Bell e Zidan... La signora Jacobs?"
"Sono io. Posso esservi utile?"
"Suo marito è stato rapito... Possiamo parlarle?"
"Certo..." Rispose la donna, facendoli entrare, però i due non seppero nulla di utile, da lei e Maggie se ne andò, lasciando lì Omar con un Agente incaricato di mettere sotto controllo il telefono di casa e il cellulare della donna, in caso il rapitore avesse chiamato per un riscatto.
Maggie tornò ala Bureau e diede a Jubal le informazioni che lei ed Omar avevano scoperto, poi notò Isobel dirigersi a passo spedito verso il bagno e la raggiunse.
"Stai bene?"
"No..." Rispose la mora, dando di stomaco e l'Alpha le carezzó la schiena, nonostante il forte mal di testa che l'aveva colpita.
Ma presto fu lei ad avere bisogno di aiuto, visto che il dolore aumentò parecchio e, per fortuna, entrò in bagno Dana "Maggie!"
"M-Mi stava aiutando... Ma si è sentita male all'improvviso..."
Allora Dana chiamò Jubal che, quando arrivò, vide Maggie a terra e chiamò un'ambulanza.
E la donna iniziò ad avanzare un'idea nella sua mente ma, per il bene di tutti, l'avrebbe tenuta per sé.

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