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CAPITOLO 25

Draco era su un aereo per Londra, accanto a lui, sua madre Narcissa dormiva. Sull'aereo era calata una penombra per permettere ai passeggeri di dormire.

Tutti dormivano, ma Draco non riusciva a chiudere occhio. Non riusciva a darsi pace per quello che era successo.

La famiglia Potter non esisteva più. Draco si portò alle labbra la fedina di diamanti che gli aveva regalato Harry prima della ripresa del tour e la baciò, assorto. Cercò in tutti i modi di non piangere, ma la disperazione ebbe la meglio e Draco si sollevò meglio il cappuccio sulla testa e pianse in silenzio, mentre osservava il cielo nero sul quale stavano sorvolando.

L'aereo era ormai in volo da più di otto ore, ma a Draco sembravano un'eternità. Voleva tornare a Londra e vedere con i suoi occhi quello che era successo.

Non poteva aver perso tutto. Si sentiva così maledettamente in colpa! Perché aveva insistito per farli andare in America? Perché non aveva aspettato due maledetti giorni in più prima di tornare a casa? Perché aveva chiesto a tutti i Potter di andare a trovarlo?

Draco voleva rendere ufficiale il loro riavvicinamento, voleva dire a sua madre e ai signori Potter che aveva deciso di dare una seconda opportunità ad Harry.

Invece non avrebbe potuto più annunciare nulla perché i Potter erano morti, non li avrebbe mai più visti, abbracciati, non avrebbe mai più riso con loro.

Il pensiero gli fece mancare il respiro e Draco corse con la mano ad afferrare la bottiglietta d'acqua che aveva lasciato accanto al suo corpo. Il movimento svegliò Narcissa che non appena si accorse delle condizioni del figlio lo strinse con forza al suo corpo, mentre Draco copriva i loro corpi con una coperta leggera.

Sospirò e cercò di calmarsi, grazie anche alla mano di sua madre che gli accarezzava i capelli.

~*~

Non appena Draco e Narcissa sbarcarono all’aereoporto di Heathrow, raggiunsero la casa che aveva comprato Draco insieme al suo ragazzo e una volta davanti alla porta bianca di ingresso, Draco si sentì svenire.

Narcissa gli posò una mano sulla schiena mentre il biondo infilava le chiavi nella toppa.

Subito dopo aver aperto la porta, Narcissa entrò con le valigie mentre Draco rimase qualche secondo sulla soglia. Gli faceva male mettere piede in quella casa, ancora di più adesso che sapeva quello che era successo.

Si voltò per chiudere la porta con doppia mandata, come era solito fare Harry e in quel momento sua madre lo chiamò.

“Draco!” disse e il figlio la raggiunse in cucina.

Quando guardò la madre, le chiavi che teneva in mano gli caddero a terra e Draco lanciò un urlo, prima di scoppiare in lacrime.

Davanti a lui, pur avendo la faccia tumefatta, c’era Harry che lo fissava addolorato. Senza dire una parola, Draco corse verso di lui e si accorse del suo braccio ingessato.

Stava per aprire la bocca per digli dello spavento che aveva avuto, che aveva cercato di contattarlo inutilmente, ma il moro scoppiò in un pianto disperato e gli gettò il braccio sano al collo.

Draco si voltò scioccato verso sua madre che in silenzio uscì dalla cucina  e andò a disfare la valigia.

"Mi dispiace!" singhiozzò contro il suo collo Harry e Draco sbarrò gli occhi e si allontanò appena per guardarlo in faccia.

Gli faceva un male cane guardare il viso perfetto di Harry ridotto in quelle condizioni, ma il sollievo di saperlo vivo e nonostante l'incidente, illeso, era troppo forte e si ritrovò a piangere a sua volta.

"Mi sento così in colpa! Non avrei dovuto chiedervi di venire a trovarmi! Sono stato egoista, non me lo perdonerò mai!"

Harry sbarrò gli occhi verdi e gli asciugò una guancia con la mano libera.

"Non è colpa tua! Non pensarlo!" disse Harry con tono dolce.

"Si! Sono stato egoista. Vi ho chiesto di venire a vedermi e guardati adesso! Non hai nessuno! Ed è tutta colpa mia!" singhiozzò Draco e fu Harry a calmarlo, stringendogli il braccio sano attorno alle spalle.

"Non sono solo, Draco. So che ci sei tu e c'è Narcissa. Siete voi due la mia famiglia. Tu sei ancora legalmente mio marito e questa cosa non cambierà mai... Non sono solo se ci sei tu"

"Ti prometto di non lasciarti mai più da solo, te lo giuro. Ti amo così tanto e il pensiero di averti perso per sempre... io..." disse Draco prima che le sue labbra venissero catturate da quelle di Harry.

Il biondo fece una smorfia sentendo la barba pungere.

"Non vado da nessuna parte! Anzi. Avrei proprio bisogno di qualcuno che si prenda cura di me..." disse Harry con un sorriso, mostrando il braccio rotto.

Draco sorrise e gli tempestò le labbra di baci a stampo.

"Per sempre, te lo giuro" disse il biondo sollevando le mani tra i suoi capelli che nel frattempo erano cresciuti, godendosi le ciocche morbide scorrere tra le dita.

Draco fissò intensamente Harry e si fece immediatamente serio.

"Quando ci saranno i funerali?" chiese Draco a bassa voce.

"Ne farò solo uno per entrambi. Comunque appena finiranno con le autopsie e mi ridaranno indietro i corpi" disse Harry, abbassando poi lo sguardo sui suoi piedi.

"Non ho idea di come ne sia uscito illeso" disse Harry. "Perché loro hanno perso la vita mentre io mi sono rotto solo un braccio e mi hanno dato dei punti di sutura sulla fronte? Perché?" chiese Harry mordendosi il labbro inferiore che aveva cominciato a tremare.

"Perché io una vita senza di te non l'avrei sopportata. E nemmeno i tuoi genitori. Ne sarebbero morti per il dolore se ti fossero sopravvissuti..."

Harry guardò Draco e gli asciugò la guancia.

"Come si fa a sopravvivere alla morte dei propri genitori?" chiese.

Draco sospirò, sentendo il cuore rimpicciolirsi per il dolore.

"Non si sopravvive, sarà un dolore che ti porterai dentro per tutta la vita, con il tempo, si spera, affievolirà leggermente, ma non se ne andrà mai. Sono passati cinque mesi da quando mio padre è morto ma mi sembra ieri quando ho parlato al telefono con lui. Ancora oggi ho l'istinto di premere sul suo numero e chiamarlo..."

"Adesso non sarà più solo, ci sono i  miei genitori a fargli compagnia" disse e Draco scoppiò in lacrime, abbracciando stretto Harry che pianse a sua volta.

⁓Drarry⁓ Pink (New Horizon #2)Where stories live. Discover now