Capitolo 12

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Capitolo 12

Jennifer's Pov

Dopo altri svariati minuti tra pensieri strani e canzoni bellissime stonate da mio padre,arriviamo nel posto che d'ora in poi avrei chiamato casa.
Un'enorme villa, è bellissima ma non me ne stupii affatto,conosco i gusti di mio padre e so che non avremmo vissuto in un piccolo appartamentino,nonostante a me sarebbe andato più che bene.

"Eccoci arrivati finalmente",dice mio padre più fiero che mai,"Tu entra a dare un'occhiata qui ci penso io alle valigie".

Mi avvio verso il grande portone beige ed entro nella mia nuova dimora.
Spettacolare è dire poco. Un salone è alla mia sinistra contornato da un divano blu a forma di 'L' con davanti un camino fatto di tegole di legno e un po' più in là si puo scorgere un piano bar di marmo pieno di vini e scotch,tipico alla John Milton.
Un'altra sala dove c'è il televisore,un altro divano e delle poltroncine.
Una cucina in stile americano,molto moderna forse troppo,strabordava di utensili di qualsiasi genere che noi non useremo mai visto che in due riusciamo a fare a malapena un panino e un'insalata decente.
Un grande giardino giace dall'altra parte del primo piano,potrei benissimo organizzarci una corsa di cavalli qui,ma mi piace. Anche se non ho visto tutta la casa sono sicura che questa sia la mia parte preferita.
Salgo per le grandi scalinate maestose che erano al centro della casa per giungere al secondo piano.
Camera per gli ospiti,altra stanza degli ospiti,un altra stanza per gli ospiti,un bagno,un'altro bagno in fondo al corridoio...ma cosa diamine?
Mio padre ha percaso adottato un gregge di pecore senza dirmelo?
Passo l'ufficio di mio padre grande tanto quanto il salone,solo lui puo farsi un'ufficio cosi grande solo per qualche scartoffia,io lo chiamo 'ego smisurato' lui invece lo chiama 'trattarsi bene'.
Comincio ad aprire un sacco di porte,finché finalmente arrivo alla mia stanza. O almeno credo sia la mia stanza visto che ormai manca solo questa.
Apro la mia stanza e un grande letto a baldacchino bianco risiede in mezzo alla camera.

Pareti bianche e una scrivania nera in un'angolo con delle mensole in cui giaciono alcuni dei miei libri. Uno specchio ottocentesco sopra un mobile,due finestre con delle tende azzurre pesanti. A quanto pare mio padre si è ricordato quanto io odio i filtri di luce che entrano al mattino. Un tappetto rosso copre tutto il pavimento e un'armadio lunghissimo prende quasi metà parete,il che mi sembra assai strano.
Apro l'armadio e dentro ci sono un sacco di vestiti,tutti i vestiti che mio padre aveva cercato di rifilarmi con l'andare del tempo per andare con lui alle sue conferenze o ricevimenti.
Dio quell'uomo non si arrenderà mai!
Un'altra porta apre sul mio bagno,ha pensato proprio a tutto,un'applauso a John.

"Jennifeer vieni giù cosi sistemi i tuoi vestiti e le tue cose in camera tua!",urla mio padre dal piano di sotto.

Faccio gli scalini e quando arrivo a metà mio padre disse: "Allora come ti sembra?".
"Mi sembra che tu abbia esagerato,devi ospitare uno stadio?".
"Lo so che è troppo grande ma non ho resistito è troppo bella".
"Si va bene ma noi siamo in due".
"Beh' non saremo proprio solo noi due".
"Come scusa?".
"Vai a vedere vicino all'auto".

Corro verso l'auto che era parcheggiata nel vialetto non sapendo chi o cosa aspettarmi.

"Signorina Milton,sono davvero lieta di vederla di nuovo",mi saluta l'anziana signora stretta nel suo maglione di lana.
"Signorina Milton",mi saluta con un cenno del capo l'altro signore.
"Anny Greg",dico io quasi urlando e buttandomi al collo di Anny che mi abbraccia stretta.
"Ma come? Cioè anche voi qui? Com'è possibile?".
"Il signor Milton ci ha chiesto se per noi era un problema continuare la nostra attività lavorativa qui a Mahnattan",spiega Greg.
"E ovviamente per noi non c'è stato nessun problema,anzi sono contenta di rivederla signorina Milton",conclude Anny sempre con il suo dolce viso contornato da qualche ruga.
"Sono cosi contenta,dovete vedere la casa è enorme. E la mia scuola non è lontana e sto andando bene a scuola e poi...".
"Ehi ferma Jennifer,lasciali almeno riposare,sono appena arrivati",dice mio padre sbucando dal portone.

Baci nell'ombra (Disponibile in tutte le librerie)Where stories live. Discover now