Capitolo 19

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Capitolo 19

Jennifer's Pov

"Non mi toc-ca-are",balbetto piu di prima.
"Perché no? Non ti piace?",chiede piano sempre vicino al mio orecchio.

Si,si,si e ancora si! Mi piace,anzi sto letteralmente impazzendo per il suo tocco.
La mia schiena è colma di brividi nonostante stia morendo di caldo.
Voglio più contatto,più di una semplice carezza nella schiena,voglio di più ed è proprio per questo che dovevo smetterla,ma l'unica cosa che esce dalla mia bocca è deglutire forte,causando in lui una leggera risata. Che nervi.

"A me...",mi tocca la spalla con la mano destra,"Non sembra ti dispiaccia essere toccata da me",conclude sfiorandomi il fianco con la mano sinistra.

Reagisci o vuoi fare la bella statuina ancora per molto?

"No mi stai solo infastidendo",dico più a me stessa che a lui e spostandomi in avanti con la sedia.

Finalmente mi sono sottratta dal suo tocco e credevo che fosse una liberazione ma in realtà va sempre peggio perché ho incontrato il suo sguardo.
Occhi scuri e profondi,non trasmettono nessuna emozione,non lasciano mai capire cosa stia provando o a cosa stia pensando. Sempre gli stessi occhi,sempre lo stesso sguardo in ogni momento. L'unica sfumatura che prendono i suoi occhi è quella rabbiosa e a volte malinconica.

"Io devo davvero parlarti,tu mi hai frainteso,non mi sono spiegato", urla per sovrastare la musica.

"Oh si ti sei spiegato benissimo".

Ma lui mi guarda confuso,facendo uno strano gesto con le mani vicino all'orecchio. Probabilmente non ha sentito una parola di quello che ho detto.
Mi prende con forza il braccio e mi trascina via dal bancone,faccio un piccolo urlo ma ovviamente non sente nemmeno quello. Mi trascina cosi veloce che se avessi tolto il braccio con forza sarei sicuramente caduta all'indietro con questi tacchi.
Ma è possibile che nessuno faccia niente? Sembra che mi stia rapendo e nessuno ci guarda o ferma. Probabilmente se prendessi un coltello e uccidessi qualcuno per poi appenderlo al lampadario nessuno se ne accorgerebbe.

"Qui va bene".

Siamo sul marciapiede della casa e si congela. Lo sbalzo di temperatura è assurdo.

"Va bene per cosa? Cosa vuoi?"
"Parlare!", roteo gli occhi al cielo.

Davvero? Vuole parlare di una cosa ormai ovvia ancora una volta? Ad una festa poi?
Faccio per tornare dentro visto che stavo congelando ma mi sento strattonare il braccio.

"Non fare la bambina e non scappare!",ringhia lui.
"Non sto scappando,me ne sto andando perché non ti voglio ascoltare".
"Vedi che sei una fottuta permalosa del cazzo?".

Mi giro guardandolo male. Sta davvero continuando a ripetere quello che aveva detto a Melissa? Non saremmo mai venuti a capo di questa faccenda.

"No Jennifer aspetta!",ma io ormai mi stavo già incamminando,"Caroline era importante!".

Mi giro di scatto per guardarlo. Si è seduto sul marciapiede e mi guarda come per invitarmi a tornare.

Sta per parlarmi di Caroline? Vuole raccontarmi la famosa vicenda di cui nessuno vuole spifferare parola? Forse avrei avuto una spiegazione e anche delle scuse decenti.
Mi incammino di nuovo verso il marciapiede tremolante per la brezza che tira e cercando di non far intravedere nulla e mi siedo lentamente accanto a lui sul marciapiede ma non troppo vicino. Distanza di sicurezza.

"Non ti mangio mica sai?",domanda indicando la distanza fra noi.
"Non si sa mai",rispondo acida provocandogli una piccola risata amara.
"Tieni".

Mi lancia la sua giacca. Noto che le mie mani sono diventate viola e la mia schiena è piena di puntini provocati dal freddo. È un gesto dolce non da lui,ma vuole solo distrarmi,io lo so.
Già non si sa mai che le persone siano gentili vero?
Non lui.

"Allora? Vuoi parlare o intendi stare qui tutta la notte?",mi metto la sua giacca.

Finalmente un po' di calore assieme al suo intenso profumo che mi fa socchiudere gli occhi per un attimo assaporandomi la sensazione del dolce profumo assieme al caldo.
Sposta lo sguardo da me al marciapiede come se sapesse che non sarebbe riuscito a sostenere quella conversazione guardandomi in faccia.

"Melissa voleva parlarmi,era un po' che rompeva cosi ho deciso di ascoltarla per levarmela di torno e sono andato in biblioteca con lei", comincia lui lanciandomi un'occhiata per assicurarsi che stia ascoltando

Si diceva che io gli piacessi,proprio senza senso...
Una brutta sensazione si sta invadendo di me ma non ci faccio caso,voglio ascoltare ogni parola abbia da dire e stare attenta a ogni gesto che fa. Volevo capire il più possibile.

"Si ho sentito forte e chiaro vai avanti fino a qua c'ero anche io".
"Il punto è che mi ha fatto incazzare. Sono sbottato in un modo che non avrei mai voluto e di conseguenza mi sono uscite parole che non penso".
"Che non pensi?".
"No Jennifer! Non le penso!",usa un tono forte voltandosi verso di me,"Penso che sei testarda,cocciuta,con un'antipatia senza fine e l'acidità che ti passi tra il sangue ma penso anche sei determinata,vivace,dici quello che pensi senza problemi e quando vedo mia sorella ridere in quel modo penso che in realtà tu sia una persona dolce e pronta a proteggere a chi tieni veramente,ma Melissa mi aveva fatto cosi innervosire".

Sapevo che avrebbe cercato di scusarsi ma non in questo modo. Sono quasi sconvolta ma cerco di non darlo a vedere.

"Ah già per questo l'hai baciata? Perché ti ha fatto arrabbiare? Strano modo di esprimere rabbia".

Il suo sguardo si posa su di me insfastido e spazientito.
Ma sei scema? Dopo che ti dice queste cose tu te ne esci provocandolo?

"Mi aveva sfidato!".
"Quindi se ti sfido a buttarti da un ponte tu lo fai? Bene ne terrò conto".
"Non è la stessa cosa".
"Già perché non bacieresti nessuno quindi non rientra nei tuoi canoni".

Jennifer non calcare la mano stai rischiando.


"Non cominciare a fare l'ipocrita".
"Tu smettila di dire stronzate!".
"Ma cosa vuoi che ti dica?",si alza dal marciapiede,"Mi sono scusato anche abbastanza adeguatamente,cosa vuoi?".

"Chi è Caroline?", i suoi pugni si stringono immediatamente,se non fossimo cosi lontani credo mi avrebbe tirato un pugno.

Ma mi spieghi che problemi da psicopatica masochista hai in testa?
Perché scusa?
Vuoi che tiri fuori un pugnale e ti uccida ora? Ti ha dato delle scuse molto più che sentite facendoti dei complimenti e tu gli tiri la persona che lo fa più arrabbiare? La persona che ha provocato questa lite?
Ma io voglio sapere!
Tu vuoi sapere troppo.

Baci nell'ombra (Disponibile in tutte le librerie)Where stories live. Discover now