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*NOTE AUTRICE* buondì! Sappiate che i capitoli precedenti non erano altro che la base per la vera storia che comincia ora! Ci saranno altri riferimenti ai film, ma non così fedeli come in precedenza... anzi, per niente... ho sconvolto le vicende a tal punto che Stan Lee si starà rivoltando nella tomba. Pace all'anima sua!
Questo è un capitolo fondamentale per la storia, e (mannaggia a me che mi ero promessa di fare capitoli da dieci pagine) questo sarà lungo quasi il doppio. Ho provato a spezzarlo in due, ma la verità è che perde importanza se lo divido.
Basta chiacchiere! Il capitolo vi aspetta!!


Fortunatamente durante il tragitto nel deserto torrido, Peter e Tony erano stati avvistati da un elicottero che girava in zona da chissà quanti giorni, proprio per cercarli. Nonostante il volo che avevano preso precedentemente per giungere fin lì non fosse stata una buona esperienza per Peter... quando l'elicottero atterrò una duna più in là, non era mai stato così felice di salirvi e accomodarsi in uno dei sedili.

Il viaggio era stato più lungo che mai, colpevole il desiderio di tornare a casa e rivedere sua zia. La prima cosa che fece l'equipe medica presente a bordo, fu medicare entrambi: Tony si era lussato appena una spalla, mentre Peter – che era caduto da metri e metri senza un'armatura a proteggerlo, se non l'abbraccio di Tony e il casco improvvisato in testa, aveva avuto un trauma cranico e diverse botte su tutto il corpo che andavano controllate per essere certi non si trattasse di emorragie interne. Tony e i militari a bordo avevano parlato tutto il tempo, mentre Peter si era limitato ad ascoltare le loro conversazioni in silenzio, accogliendo di malavoglia una terribile emicrania. Trascorsero lentissime le quattordici ore di viaggio... a Peter sembrava quasi di essere tornato indietro nel tempo, in quell'auto militare... dove Tony non lo aveva degnato della minima attenzione. E così era ora... la sensazione era diversa, perché in realtà avevano passato tre mesi a stretto contatto rischiando quasi di conoscersi seriamente. Ma alla fine dei conti era evidente che il rapporto di fiducia reciproca che si era creato, era rimasto nella grotta... e questo - nonostante non lo avrebbe mai dato a vedere - un pò feriva Peter. Tre mesi. Così avevano detto i soldati. Avevano trascorso tre mesi in quella sporca e ambigua grotta a sopravvivere e a fingere di progettare un missile. A conoscersi e a formare un rapporto così fragile che si era spezzato non appena avevano rimesso piede nella civiltà.

Peter passò ogni singola ora in disparte a sonnecchiare; mangiare crackers e ad ascoltare Tony che si lamentava perché a bordo c'erano solo miseri pacchetti di crackers o mentre raccontava alcune vicende successe nella grotta, senza mai nominare Peter. Come se non avesse nemmeno fatto parte della storia. Come se ora che poteva avere a che fare con persone adulte e facoltose, la presenza del ragazzo fosse quasi imbarazzante. O almeno questa era l'idea che si era fatto Peter.

In ogni caso, nel bene o nel male, giunsero a New York sani e salvi.

Tony non aspettò Peter per scendere dall'aereo, confermando l'improvviso velo di freddezza che a Peter era parso fosse sceso su di loro. Era come se - ora che erano usciti dalla grotta - Tony non avesse più ritenuto necessario interagire apertamente con lui. O forse (si raccontava Peter, ma senza troppa convinzione) stava solo cercando di non metterlo ancora di più sotto i riflettori.

La verità era che Tony era sempre stato egoista e opportunista... e che per tre mesi Peter si era quasi abituato all'idea che quel viaggio l'avesse cambiato. Che dopotutto il reattore ARC avesse fatto funzionare meglio quel cuore congelato. E ora... doveva abituarsi all'idea di essersi sbagliato di grosso.

Peter aumentò il passo cercando di raggiungerlo, ma Tony non era minimamente interessato ad aspettarlo... andava verso Pepper, che era in piedi a pochi metri da lui, dondolandosi leggermente sulle punte dei talloni mentre lo aspettava mordendosi il labbro inferiore.

Avrò cura di teWhere stories live. Discover now