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*NOTE AUTRICE* CIAOOOOOOOO!!! Altro capitolo, altra corsa! Entriamo un pò nei dettagli della vita privata di Peter, ragazzi! Sono super contenta, perché anche questo capitolo non è poi tanto male. Ovviamente dovrete accettare la lentezza della storia, perché ce ne vorrà prima di vedere del sentimentalismo! Si stanno conoscendo, e per me sono davvero dolcissimi insieme, perché Tony è un sacramento (si dice così anche da voi??? XD ) e Peter è un fifone! Per ora.




<< Ho ordinato le pizze quando eravamo in ascensore, per cui dovrebbero arrivare immediatamente... ti ho preso una Coca Cola, spero ti piaccia... >> lo informò Tony, sedendosi al tavolo a lui riservato e aspettando con uno sguardo perplesso che Peter facesse lo stesso: nell'istante in cui Tony aveva preso posto, Peter aveva perso la capacità di muovere le gambe... quasi a rendersi conto per la prima volta che sì; era stato invitato a cena da Tony Stark in persona... e sì; avrebbero passato il resto della serata insieme. Faticava a digerire di essere stato assunto così, su due piedi... figurarsi riuscire ad apparire naturale difronte a quell'ennesimo, piccolo privilegio...

Stava per cenare con Tony Stark. Una cena vera, a base di pizza da consumare in un ristorante di lusso... non di pane e acqua fatti bollire in un pentolino e consumati in un tavolo improvvisato. E sopratutto nessuno ora li aveva costretti a condividere quel tavolo. Era stata una volontà di Tony.

Avrebbe voluto gridare al mondo intero e piangere di gioia... o di terrore. Quando era uscito dall'ospedale per raggiungere la Stark Industries si era immaginato di recuperare le sue borse e – se era fortunato – di intravvedere Tony Stark per i corridoi, intento a mettere in difficoltà un qualsiasi giornalista rimasto a fargli le ultime domande. Chi se lo sarebbe aspettato di uscirne con un lavoro da favola e con la pancia piena a scapito di un invito che, oltretutto, si prospettava piuttosto intimo? La sala era completamente vuota – forse perché era più tardi del solito o forse perché Tony aveva espressamente richiesto una cena lontana da sguardi curiosi – per non parlare della posizione strategica del tavolo: era posizionato nell'angolo della sala e le vetrate permettevano loro di godere della vista più bella di tutta la stanza... probabilmente nessuno aveva il permesso di prendere posto lì, anche quando Tony pranzava altrove. Quello doveva essere il posto di Tony per eccellenza, e Peter era appena stato invitato a farne parte. << ti siederai a breve o passerai il resto della serata lì in piedi, a fissarmi mentre mangio? >> borbottò Tony con un ghigno divertito nascosto sotto i baffi, ma abbastanza visibile da mettere in imbarazzo Peter, che si strinse nelle spalle arrossendo sino alla punta delle orecchie, fingendo improvvisamente di essersi bloccato per ispezionare la sala in cerca di qualcuno... chi? Nessuno ovviamente, tutto ciò che gli interessava era seduto a quel tavolo.

Dopo aver tentato inutilmente di mascherare il suo crescente attacco di panico, si affrettò a sedersi goffamente sulla sedia difronte a quella di Tony, facendosi piccolo piccolo sotto il suo sguardo mentre un cameriere usciva dalla cucina con due pizze fumanti; quasi non avesse aspettato altro che si fossero accomodati. Quando entrambi si ritrovarono con il piatto sotto il naso, Tony ringraziò il cameriere, intimandogli di lasciarli soli e – confermando i sospetti di Peter – ribadendogli di non far entrare nessuno. Tutta quella segretezza iniziava ad inquietare un po' Peter, ma fece del proprio meglio per non darlo a vedere... forse si comportava sempre così quando cenava li.

Dopo una rapida occhiata al cameriere, lo sguardo di Tony tornò su quello di Peter, che percepì un irrefrenabile bisogno di abbassare lo sguardo sulle proprie mani... quei dannati occhi sembravano scavare troppo in profondità nella sua anima... e sebbene non avesse nulla da nascondere, non gli andava che Tony imparasse a cogliere con facilità ogni suo pensiero.

<< Allora... >> esordì quest'ultimo, forse più per cercare di rompere il ghiaccio che per reale interesse a cominciare una conversazione... << mi è parso di capire che proseguirai gli studi al MIT, da settembre. >> non che fosse un granché come intrattenimento... Peter si sarebbe aspettato una conversazione più interessante da uno come Tony Stark, anziché portare al centro del discorso il suo futuro più che noioso... ma per lo meno gli era grato del tentativo che stava facendo per essere gentile...

Avrò cura di teDove le storie prendono vita. Scoprilo ora