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*NOTE AUTRICE* Innanzitutto ringrazio chi ogni venerdì si tiene stretto il cellulare in attesa di ricevere questa notifica. Sarete ricompensati, lo giuro <3 non c'è molto da dire... avrò molti più commenti da fare a fine capitolo! Vi lascio alla vostra lettura!




L'entrata in scena di Happy – che il giorno prima era arrivato con un'Audi R8 parcheggiando davanti alla fermata dell'autobus sotto gli occhi di tutti – aveva fatto il giro della scuola, mettendo Peter al centro dell'attenzione per tutta la mattinata successiva. Era passata mezz'ora dall'inizio della scuola, e già non ne poteva più di tutta quella popolarità... gente con cui non aveva mai parlato in vita sua, ora lo tratteneva con lunghe chiacchiere sulla scienza argomentando discorsi degni di un bambino delle elementari; compagni che gli avevano ficcato la testa nel gabinetto sino a ieri, ora si avvicinavano cauti per chiedergli con finta gentilezza di fargli conoscere Tony Stark, come se un uomo di quel calibro avesse acconsentito a perdere tempo con un branco di studenti leggermente presuntuosi... o come se Peter avesse avuto abbastanza confidenza da chiedergli una cosa del genere. E poi, anche se fosse, Peter non aveva davvero alcun interesse a presentare quella gente a Tony Stark.

Pur non essendolo, sembrava un giorno di festa, perché lungo i corridoi scorreva un'aria frizzante e gli alunni della quinta C – la classe di Peter – guardavano il resto della scuola dall'alto al basso, come se ora avere Peter Parker in classe fosse un privilegio e non più una condanna. Lo era, in effetti, perché Peter tutt'un tratto sembrava un premio da conquistare... o meglio, il mezzo per arrivare al premio. A Tony Stark.

Al contrario di tutta la scuola, Flash sembrava aver preso male l'improvvisa popolarità di Peter... più di Peter stesso. Nemmeno l'arrivo del professore di storia - il terribile professore di storia - gli impedì di lanciargli orribili occhiate gelide ogni due minuti, facendo presumere che di lì a breve avrebbe messo in atto uno dei suoi "scherzi" crudeli come quello che gli aveva fatto l'ultima volta, o come gli innumerevoli altri che gli aveva fatto nel corso degli anni.

Fortunatamente quella mattina MJ era leggermente meno permalosa del solito ed aveva concesso a Ned di prendere il suo posto per potersi sedere vicino a Peter, sicché quest'ultimo – sommerso dalla parlantina dell'amico – già alla terza ora aveva scordato di star vivendo una situazione particolare... per tre quarti d'ora abbondanti riuscì persino a calmarsi e ad essere il solito ragazzo strano e interessante solo agli occhi dell'amico...

<< Ma quindi com'è? >> chiese Ned ad un certo punto, riprendendo il discorso che aveva interrotto bruscamente quando il professore di fisica gli aveva imposto di fare silenzio solamente cinque minuti prima. Peter alzò gli occhi al cielo per l'insistenza dell'amico, ma dopo una serie di maledizioni mentali si ritrovò a malincuore a pensarci su: non era una domanda poi così banale...

Com'era Tony Stark? All'inizio non gli aveva fatto per niente una buona impressione, sebbene l'ammirazione nei suoi confronti risalisse a ben prima del colloquio. Ma tutto sommato era passato del tempo, si erano conosciuti - forse un po' forzatamente - ma infine ora la risposta gli veniva più che naturale...

<< È una favola... >> ammise, con più enfasi di quel che si sarebbe aspettato. Beh, come poteva non essere favoloso? In giro si diceva che Tony avesse parecchi difetti, ma la verità era che Peter aveva dovuto convivere molto poco con quel tipo di persona... da quando Tony si era frapposto fra lui e il missile, il suo carattere si era ammorbidito precipitosamente: nel giro di due giorni aveva cominciato a trattarlo come un suo pari, e i tre mesi di prigionia avevano fortificato il loro rapporto. Tony, l'irrispettoso Tony, non esisteva quando era con Peter.

<< Lo sapevo! Allora, dai continua... cos'avete fatto dopo che quel gorilla ti è venuto a prendere a scuola? Ti ha fatto firmare un contratto di riservatezza su quello che avete passato in Afghanistan? Ti ha dato un mucchio di soldi per comprare il tuo silenzio, scommetto! Ti ha chiest- >>

Avrò cura di teWhere stories live. Discover now