13° capitolo

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giorgia piangeva, si era commossa, l'abbracciai stretta stretta, "non rubarmi la donna" rise keta "amore vieni qui" lasciai giorgia a keta e mi diressi verso amed,  "allora, che fai?" scoppiai a ridere a quella domanda, "dai" sbuffò, poggiai la testa sul suo petto, e lui mi circondò i fianchi i fianchi, "vuoi farlo ingelosirlo?" dissi ridendo riferendomi a sami, scoppiò a ridere, "va bene fallo pure, ma quando lo vedrai sorriderlo con un'altro..." mi fermai due secondi, "f o cess" continuò, "amed" mi girai verso di lui facendo toccare i nostri corpi, "amore, grazie" lo abbracciai, sentire il suo calore, "saliamo a casa?" mi chiese, volevo passare la festa coi ragazzi, "mh, facciamo che passiamo un'altra ora coi ragazzi" lui accettò, mi staccai a malincuore dal ragazzo, lo baciai

mi diressi verso mio fratello "AMOREMIO" urlai, "PICCOLINA AUGURI" mi abbracciò, "ti amo ti amo ti amo" mi prese facendo volare, era ubriaco, "SAMI DAI SEI UBRIACO ORA SBOCCHI SU DI ME" urlai, qualcuno mi staccò da sami, yassin. "ODDIO MA TU DA QUANDO NON VIENI QUA" gli urlai, non ero mai stata così vicina a yassin, "eh ho da lavorare ultimanente" "yass si va bene ma mi fa male la schiena, puoi lasciarmi un'attimo" scoppiai a ridere, mi sistemai la postura e il vestito, "che bella oggi nas" "grazie cuore, hai visto amed? doveva venire con me" mi indicò amed, mi fermai un'attimo per capire la situazione, "oii tutto bene?" mi passò una mano davanti alla faccia, "amed si sta davvero baciando con una ragazza?" gli chiesi incredula, "si e sembra piacergli, che campione si è trovato finalmente una ragazza" disse ridendo, "yas.. sono io la sua ragazza", yassin cambiò espressione, "oh, ah, nasma scusa, io non lo sapevo" mi zittì guardando la scena, "MADONNA LO AMMAZZO" partì yassin, "non ebbi tempo di fermarlo, "MA SEI SCEMO?" urlò

ringraziando il cielo fermai yassin, mi misi davanti a lui stringendolo, "non fare casini ora, ne parliamo domami" gli sussurrai, avevo poche forze, e quelle poche forze le stavo usando per fermare yassin, "vieni con me?" "se mi dai il tempo di cambiarmi, comincia a starmi tutto stretto" dissi, non sentivo l'aria, "ti accompagno" mu accompagnò davanti casa

ero davvero senza forze, facevo fatica a camminare, respirare, muovermi, persino a pensare, "yassin io lo amo, lo amo lo amo, mi aveva detto di salire su a casa prima di tutto questo e io avevo rifiutato, se avessu accettato ora saremmo stati ancora insieme" scoppiai a piangere sulle scale, "nasma nasma, calmati" caddi a terra senza forse, "oh nana dai, per favore" mi alzò, mi prese a mò di sposa mentre piangevo, ripetevo di amarlo, non ce la potevo fare.. "per favore voglio lui, io lo amo" più parlavo e più piangevo, mi posò sul letto, cercai di prendere dei respiri profondi, fallendo, "mi manca l'aria" sussurrai stringendomi a me, "tieni, ti farò stare benissimo, per favore dammi retta e non fare la scema" yassin mi prese dei vestiti, una tuta semplice nera, "esco o hai bisogno di aiuto?" bon parlai, mi girai nel letto mettendomi a pancia in giù, "sei vestita sotto il vestito?" annuì, avevo un teddy, "vuoi una mano?" mi chiese gentilmente, avrei voluto rispondere, ma avevo troppe poche forze, "divertiti e scendi giù" sussurrai, davvero volevo stare da sola, lavorava di continuo, aveva bisogno di avere pace "nasma alzati" mi alzai piano piano..

"ti aiuto a togliere il vestito?" mi chiese per l'ennesima volta,  acconsentì, sospirò sollevato, me lo tolse delicatamente, ad ogni suo tocco rabbrividivo, mi ricordava amed "gli ho regalato tutto quello che ho..." sussurai,  yassin capì subito, "tu gli hai dato la tua.." si fermò, "non dire nulla a sami" scoppiai a piangere, "vieni qua.." mi abbracciò, al tocco della mia pelle nuda contro le collane di yassin rabbrividì, "ho freddo" mi staccai lentamente, "tieni, no aspe ti aiuto" "faccio io"  mi guardò insicuro, avevo riacquisito un po di forze, mi vestì velocemente, "I TACCHI FANNO SCHIFO" avevo bisogno di scaricare la mia rabbia, buttai i tacchi violentemente sotto lo sguardo scioccato di yassin, "ho bisogno di scaricare la mia rabbia" dissi infilandomi le tn, "ti darei la salviettina struccante ma ho paura" disse, lo guardai, "nasma ti faresti male, sei pazza" sbuffai contrariata, con una delicatezza assurda mi tolse il trucco e sciolse i capelli, me li accarezzò, scoppiai a piangere, "ti comporti come lui" "dai dai, scusa non volevo.."

sole e luna~ amed.20148Where stories live. Discover now