14° capitolo

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scendemmo le scale, mi teneva stretta a lui, "non guardarlo, annuì, mise un braccio sulle mie spalle, "AMORE ECCOTI" urlò sami ubriaco fradicio, "ti prego mattia prendetene cura" dissi piangendo, "che hai?" "te ne parlo domani" dissi comprendo la faccia, "noi andiamo" disse yassin, "BAMBOLAA" urlò amed, mi si fermò il cuore, "amed..." sussurrai,  "sali sul tmax dai, ci parlo io" feci come disse, due minuti e venni raggiunta da lui, "andiamo, tieniti a me" aveva un tono incazzati, "feci come disse, sfrecciò a tutta velocità, si erano fatte le tre, circa quindici minuti e raggiungemmo il posto "vieni siamo arrivati" si era addolcito, " yassin scusami per prima" mi ero leggermente ripresa, "no, ti capisco, urla, ti ho portato qui per un motivo, vieni siediti, dopo entriamo" era una casetta in montagna, "questa casa è dei miei nonni, me l'hanno lasciata, avevo un bellissimo rapporto con loro" era un posto stupendo, lo schiaro della luna riffletteva sull'acqua del laghetto lontano qualche metro da casa, gli alberi emanavano un profumo di freschezza. La notte per me rappresenta un momento di grande tranquillità dopo le fatiche del giorno, un momento in cui svaniscono tutte le preoccupazioni e le paure che, spesso, ci assalgono nel corso della vita e i sogni ci cullano portandoci in un mondo meraviglioso lontano dalle realtà di tutti i giorni. Un momento di quiete e di tranquillità che ricopre il cielo di una contemplativa aria di mistero, "non hai freddo? vuoi rientrare?" mi chiese yass, negai con la testa

poggiai la testa sul petto di yassin, "grazie" gli sussurrai mentre l'immagine di amed che baciava quella ragazza tormentava la mia testa, "sei mia sorella.. nasma ti amo, sei l'unica ragazza con cui abbia mai parlato di tutto, e sei l'unica persona che abbia mai portato qui" sorrisi, "sai che vale lo stesso per me" sorrisi, "si, hai sonno?" mi chiese d'improvviso, "no, non riuscirei a dormire ora" erano le 4, "andiamo a fare un giro qui?" mi chiese, annuì,"aspetta mettiti questa" si tolse la giacca e l'appoggio sulle mie spalle, stavo per piangere, "yas non penso si farcela" dissi con un sussurro, avevo la voce rotta.. 

"senti, facciamo quello che vuoi tu oggi, se vuoi dormire, o stenderti nel letto starò nel letto finché non ti addormenterai, vuoi fare una passeggiata? andiamo, resto su tutta la notte per te, non ho problemi" disse dolcemente accarezzandomi la faccia, mi alzai, "andiamo dentro casa?" gli chiesi gentilmente, quanta pazienza ha.. annuì, "allora, ho dei vestiti qui se ti serve" "no grazie, ehm la tuta basta" risposi, "mi cambio un'attimo" mi girai dalla parte opposta, "puoi guardare ora eh" rise, aveva una tuta grigia e petto scoperto, "non hai freddo?" "no, fa piuttosto caldo, accendiamo il camino se vuoi però" "uguale" risposi, prese un accendino e della legna, posiziò la legna e accese un po di polistirolo che mise in mezzo alla legna, sorrisi, "pensi a lui?" mi chiese delicatamente, scossi la testa, "ti voglio bene" dissi all'improvviso, lo vidi sorridere

"vuoi dormire in camera da letto o in salotto?" mi chiese, una domanda "te lo chiedo perché il divano diventa un letto e se vuoi possiamo stare qui davanti al camino" si giustificò, "qui va più che bene" lo aiutai a mettere il letto, "buonanotte bambina, domani abbiamo una cosa importantissima da fare, dormi su" disse affiancandosi a me, gli diedi la buaonotte, mi strinse a sè talmente tanto da poter sentire il suo calore, dio quanto avrei voluto fosse amed...

sole e luna~ amed.20148Unde poveștirile trăiesc. Descoperă acum