Tredicesima Lettera

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Tornato a casa, Eijiro si tolse le scarpe e si mise comodo sul suo amato divano. 

Prese una lettera e la esaminò: aveva un peso leggermente maggiore rispetto alle altre.
Incerto l'aprì e tirò fuori una foto.
"Mh? Dei piedi?"

Eijiro!
Guarda che figata Eijiro!
Entra poca luce dalla finestra, ma si possono fare effetti fighissimi come questi!

«Ti esalti solamente tu per così poco» ridacchiò. «Però devo dire che sono belli...davvero belli» si rigirò la foto tra le mani.

Ho chiesto ad una persona con cui ho appena fatto conoscenza di scattarmele, le ha fatte con una macchina fotografica da vero professionista!

«A chi? A chi l'hai chiesto? Non mi piace che si trovi nella tua stessa stanza»

È stato così gentile da scattarmene altre sfruttando la poca luce del sole che entrava dalla finestra. 
In tutto sono tre. 
Non vedo l'ora di mostrarti anche le altre! Così potrai vedere anche la mia pelle.

«Ora si che ammetto di essere geloso» 

Ti è mancata vero? soprattutto da toccare :)

«La smetti di farti venire voglia su carta?!»

I miei fiori stanno diventando sempre di più!

P.s.: Perchè non mi rispondi?

Quel p.s. lo distruggeva, gli ricordava sempre che quelle lettere non erano in tempo reale e che se avesse risposto adesso, nella maggior parte dei casi, nessuno l'avrebbe atteso.
È vero, non aveva risposto perchè non erano mai arrivate, e, anche se era molto tentato...erano passati tre anni.

"Chissà che stai combinando adesso"

"Chissà che stai combinando adesso"

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