Ventunesima Lettera

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Eijiro si poggiò con le spalle al muro, stava fissando un punto vuoto della stanza senza motivo da un tempo indefinito.

Ascoltava il picchiettìo dell'orologio insieme ai rumori che provenivano dalla finestra.

La luce dei lampioni filtrava sulla strada e nel silenzio di quella sera, bevve un sorso dal suo bicchiere di Whisky.

Aveva roteato la testa e si mise a fissare il soffitto,

«È normale che lui abbia avuto così tanti dubbi» bevve un sorso:  «Dopo un trattamento del genere, chi non li avrebbe avuti?» bevve nuovamente: «Quindi adesso sono single?»

Chiuse gli occhi per un attimo e dalla sua bocca uscì una risata isterica : «Sono tre anni che non lo vedo...io sono single da tre anni!
Eppure perchè, perchè fa così male?»

Si trascinò fino al tavolino di vetro - ormai distrutto - e raccolse le lettere che non aveva ancora aperto, ferendosi con un frammento. 

Guardò attentamente la goccia di sangue scivolare dal suo dito fino al pavimento. 
«Hai ragione Katsuki...il rosso è davvero un brutto colore»

Prese una lettera e l'apri, rimanendo stupito. 

Era un bigliettino tridimensionale di compleanno che ripeteva :

Eijiro, 
Tanti auguri di buon invecchiamento eh?
Vedo già come sei adulto nel viso! Sei disperato? 
Buon compleanno amore.

Kirishima scoppiò in lacrime. 

«Idiota, nonostante fossi così addolorato e irritato ti sei ricordato del mio compleanno»

Posò il bigliettino sul comodino e si sdraiò pensando alle poche lettere che gli mancavano.

Quella fu la prima volta in cui controllò la data sulle buste e si accorse che la lettera che aveva appena letto era stata spedita un mese prima di quella dopo, mentre all'inizio ne era una a settimana.
Si accorse anche che, più il tempo passava, e più le lettere diminuivano.

E gli bastò notare solo questo, per portarlo sull'orlo delle lacrime.

↬ Lettera MortaWhere stories live. Discover now