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La notte successiva è stata letteralmente un inferno, e dico seriamente. Credo di non aver mai passato una notte così, senza dormire nemmeno dieci minuti
Sarà probabilmente per la notizia? Sì, è solamente questa la motivazione, ma sono anche un po' agitata

Effettivamente è la prima volta che parlerò con Akaashi, ma anche per lui sarà la prima volta. Chissà, forse adesso è in ansia tanto quanto me mentre sta venendo qui
Di lui so ben poche cose : è più grande di me di un'annetto, gestisce un traffico di droga e fa parte, anzi, è il numero due della Bonten, un'associazione criminale

Mi aspettavo di finire in sposa a qualcuno che facesse, in qualche modo, un lavoro sporco: la mia famiglia gestisce da generazioni affari non proprio legali e quindi ho sempre creduto che anche la mia vita non sarebbe stata proprio legale

–Signorina, i suoi genitori l'aspettano nella sala principale– dice una domestica dall'altra parte della porta, avvertendomi
–Arrivo– dico, mantenendo il tono freddo che ormai so utilizzerò per un lungo periodo, o almeno, finché vivrò ancora in questa casa. Sistemo il vestito che sono stata obbligata a mettere e mi dirigo giù

Scendo le varie rampe di scale e mi ritrovo l'enorme porta della sala principale. Questa è la stanza più importante in tutta la casa e qui si svolgono tutte le celebrazioni più importanti della famiglia T/c, perciò viene sempre mantenuta bene

Entro, e su uno dei due divani posso vedere seduti i miei genitori: mia madre sembra un po' imbarazzata, mentre mio padre mantiene sempre il solito sguardo
Mi dirigo verso l'altro divano e mi siedo: cosa dovrei fare? Akaashi non è ancora arrivato e i miei non sembrano inclini a parlare se non per il minimo necessario
–Si sa a che ora arriverà Akaashi?– chiedo
–Sarà qui per le 10 e trenta– dice mio padre
Dò uno sguardo all'orologio: sono le 10:24
Dovrebbe essere qui tra poco, credo

Nel mentre inizio ad elaborare un discorso da fare quando lo vedrò, una cosa del tipo: hey ciao, solo la tua futura moglie e tu il mio marito, giusto? Beh, potrebbe andare benissimo così se ci penso un'attimo
Però seriamente, come posso iniziare un discorso con qualcuno che non conosco ma che so dovrò conoscere? È strano da dire
Sicuramente inizierà il discorso mio padre, forse dando la parola a mia madre e poi successivamente a me. Oppure niente di questo, potrebbe semplicemente stare zitto aspettando che noi novelli sposini iniziamo a parlare di qualche argomento a caso

Mentre penso sento bussare alla porta della sala...credo sia arrivato il faditico momento
–Signori, è arrivato l'ospite– dice un maggiordomo, intendendo di Akaashi
–Lo porti qui– dice tranquillo mio padre
L'uomo di congeda, per poi bussare nuovamente pochi secondi dopo alla porta

...é il momento, sto per conoscere Akaashi

–Buongiorno– dice una voce tranquilla, entrando e rivelando la persona
Il ragazzo saluta tutti e si avvia verso mio padre con fare sicuro, stringendogli la mano quando è più vicino all'uomo
–Prego Akaashi, ti presento T/n– dice mio padre, facendo voltare il ragazzo dalla mia parte che mi sorride quando mi vede

Il ragazzo ha dei lunghi capelli rosa con alcune ciocche che gli ricadono sulle spalle, e i suoi occhi azzurri risaltano su una carnagione così chiara. Ha le orecchie completamente cosparse di piercing e orecchini, e su ognuna ne conto approssimativamente quattro. La cosa che però risalta maggiormente sono  due cicatrici a forma di rombo su entrambi i lati dell'angolo delle sue labbra
Inoltre è vestito normalmente, indossa una semplice giacca e pantalone elegante più un gilet senza maniche, sempre sulle tonalità del rosa-viola. Penso sia il suo colore preferito a questo punto
–T/n, io sono Haruchiyo– dice stringendomi la mano, per poi sorridermi dolcemente

Mi sa già di persona falsa, davvero ottimo...

Il ragazzo si accomoda affianco a me, piegando la gamba e poggiandola sul ginocchio dell'altra : beh, è fine però
–Ottimo, Sanzu che ci racconti?– dice mia madre, improvvisamente interessata
–Nulla di nuovo, sempre i soliti noiosi affari per droga– dice il ragazzo sospirando
–Beh, è normale. La Colombia ultimamente esporta poca roba e se la prendono altri paesi, tipo la Spagna– dice mio padre, spostandosi sull'argomento "droga"
Sembra che qui l'argomento principale non sia io e il matrimonio, e da una parte ne sono sollevata perché non saprei cosa dire
–Sanzu, che impatto ti ha fatto la nostra t/n quando l'hai vista?– chiede mia madre
–...potevi stare zitta?– sussurro infastidita
–Che succede tesoro? Devi dire qualcosa?– dice mia madre guardandomi
–Ma no! Tranquilla– dico mentendo
–Cooooomunque...mh...– dice Sanzu prendendo il discorso fra le mani
–Mi è sembrata una bella ragazza. Devo conoscerla ancora, ma c'è la vedo già da moglie!– dice il ragazzo ridendo un po'

Che cosa? Ho sentito bene? Mi sta immaginando già in quel modo?

–Oh!~ Ne siamo felici– dice mia madre
–E tu, t/n? Cosa ne pensi di Akaashi?– chiede mio padre, rivolgendomi uno sguardo misto tra il "dì le giuste parole" e "non combinare casini con le parole"
–Oh...– dico, inghiottendo un groppo di saliva, cosa dovrei dire? La verità?
–Beh, Akaashi mi sembra un bel ragazzo– dico solamente, e da una parte è vero: non si può dire che sia brutto, questo no
–É qualcosa! Mi accontento di questo unico complimento, mogliettina– dice usando per la prima volta un nomignolo

Cos'è tutta questa confidenza improvvisa? Ok sposarsi tra pochi mesi ma per ora siamo ancora dei perfetti sconosciuti che non sanno nulla l'uno dell'altro

–In che data vorreste fissare le nozze?– dice mia madre, interessata al discorso
–Per me si possono fare il primo aprile– dice Sanzu, mettendo la data a nemmeno venti giorni da oggi: è impazzito o cosa? Un matrimonio normale si organizza in anche due anni, e lui vuole farlo subito?
–Anche per noi va bene! Organizzerò già da oggi i preparativi, devo solo avere qualche informazione di come vorreste il matrimonio– dice mio padre sorridendo, e si nota il fatto che lo stia facendo palesemente per forza o per gentilezza
–Beh...io e mia moglie avremmo da fare, ma approfittate di questo tempo per conoscervi ancora un po' con privacy– dice mio padre alzandosi dal divano
–Uh si, fate con comodo. Quando Akaashi se ne dovrà andare avvisa qualcuno t/n, così lo può scortare alla porta– dice mia madre

Prima che io possa dare una risposta i miei genitori si alzano e se ne vanno, lasciandoci completamente da soli
–Dio aiutami...– sussurro sperando in una specie di miracolo, ne ho davvero bisogno in questa situazione
–Beh, allora...– dice il ragazzo di fianco a me, appoggiando le gambe al tavolo
–Che mi racconti, ragazzina?– chiede come se in realtà non gli interesse molto

Appunto, è cambiato subito appena i miei se ne sono andati...come mi aspettavo

–Ragazzina a chi? Abbiamo la stessa età!– dico fissandolo davvero molto male
–Suvvia, stai meglio con la faccia non arrabbiata. Quando lo sei ti vengono le rughe sulla fronte– dice sfacciatamente
–COSA?– grido, ma chi si crede di essere?
–Devo essere sincero con mia moglie. È su questo su cui si basa un solido matrimonio. Quindi, ripeto la domanda, tu che mi racconti ragazzina?– dice, come se mi avesse appena letto nella mente
–Aiutatemi...– sussurro, capendo che sto per parlare, ma soprattutto per sposare, un vero e proprio patentato caso umano

𝐅𝐀𝐊𝐄 𝐌𝐀𝐑𝐑𝐈𝐀𝐆𝐄 | 𝖲𝖺𝗇𝗓𝗎 𝖧𝖺𝗋𝗎𝖼𝗁𝗂𝗒𝗈Wo Geschichten leben. Entdecke jetzt