« 10 »

186 17 1
                                    

Mi ritrovo ancora qui, nella mia nuova casa, circondata dalle sue pareti appena dipinte e dai mobili che qualcuno ha scelto con molta cura. Sono passate due settimane da quando sono arrivata, o meglio, siamo arrivati, eppure c'è ancora una strana tensione nell'aria che non riesco a spiegare. È come se un velo di imbarazzo avvolgesse ogni nostra interazione, anche se non riesco a capire esattamente perché dato che di tempo, per quanto minimo, ne è passato

Forse è perché, quel primo giorno, c'è stato un momento... un momento in cui ci siamo avvicinati troppo. Ricordo ancora il calore delle sue labbra così vicine alle mie, il battito accelerato del mio cuore, ma poi è successo quello che è successo. È come se quel momento avesse creato una sorta di tensione tra di noi, una tensione che ora sembra persistere nonostante i nostri sforzi per tornare alla normalità, per quanto la nostra normalità sia differente

Ci sono momenti in cui sembra che stiamo per riprendere da dove abbiamo lasciato quel giorno, quando c'è stata quella breve, intensa connessione tra di noi. Ma poi qualcosa accade e torniamo indietro, ritorniamo alle nostre rispettive distanze, come se avessimo paura di avvicinarci troppo di nuovo. È frustrante, perché sento che potremmo avere un minimo di civiltà e normalità in più se ne parlassimo, ma siamo tutti e due troppo orgogliosi sfortunatamente

Forse sono solo io che soffro di questa sensazione di imbarazzo, mentre Sanzu sembra essere completamente, o quasi, a suo agio. Dopotutto, non lo vedo chissà quanto tempo: è tornato nel circolo ed è già tanto se passiamo qualche ora insieme di tanto in tanto. Ma non posso fare a meno di sentire che c'è qualcosa di sbagliato, che ho interpretato male tutto quanto. Vorrei avere il coraggio di affrontare questa situazione, di chiedere a Sanzu cosa sia successo: ma ogni volta che penso di aprirmi mi prende il panico e ritorno a maledirmi

E così passo le mie giornate qui, nella mia nuova casa, cercando di ignorare l'elefante nella stanza che è la nostra strana tensione non risolta. Da una parte, però, mi chiedo perché non sia già nel circolo della Bonten anche io dopo che sono stata quasi letteralmente costretta ad entrare... che lui abbia cambiato idea e che abbia convinto Mikey che non sono effettivamente buona? magari l'ha fatto proprio perché anche lui vuole evitare il possibile disagio davanti quegli altri pazzoidi, per quanto eleganti, devo ammettere

Mi trovo seduta nel salotto, immersa nell'ombra creata dalla debole luce della lampada che si diffonde nell'ambiente circostante. Sto fumando nervosamente, cercando di distogliere la mente da questi pensieri che continuano a tormentarmi anche a quest'ora tarda della notte. La stanza è silenziosa, interrotta solo dal suono del mio respiro affannato e dal ticchettio inquietante dell'orologio a pendolo che il rosa ha insistito per mettere

La fumata mi avvolge, creando un velo di nebbia intorno a me, ma non riesce a placare l'agitazione che mi attanaglia. Sono sveglia perché quei pensieri insistono nel rimbalzare nella mia testa, senza darmi tregua. Non sono una tipa che fuma, mio padre l'ha sempre visto come un segno di brutta famiglia e perciò nella mia vita sono arrivate ben poche sigarette, ma solo da un anno o poco più sto iniziando con questa piccola ma gestita dipendenza. È brutto da dire ma mi stacca il cervello per un po', e data la situazione nell'ultimo mese non è una cosa poi così malvagia

Improvvise, il suono della porta che si apre mi strappa dalla mia ruminazione interna. Alzo lo sguardo, scrutando con ansia verso l'ingresso, dove la sagoma di Sanzu si staglia nell'ombra. Il suo ritorno improvviso mi sorprende dato che l'ho visto l'ultima volta la mattina dell'altro ieri

Sanzu entra con fare tranquillo, chiudendo la porta con ben poca delicatezza dietro di sé. Per quanto poco sia illuminata la stanza, noto come i vestiti siano intrisi di una macabra tavolozza di rosso scuro, come se il sangue avesse permeato ogni fibra del tessuto. Le macchie si estendono lungo le maniche della sua camicia, formando disegni irregolari che si fondono insieme in una ragnatela di tracce scarlatte. Il sangue si è infiltrato anche sulle sue mani, trasformando le dita in un mosaico di colori vivaci

𝐅𝐀𝐊𝐄 𝐌𝐀𝐑𝐑𝐈𝐀𝐆𝐄 | 𝖲𝖺𝗇𝗓𝗎 𝖧𝖺𝗋𝗎𝖼𝗁𝗂𝗒𝗈Where stories live. Discover now