« 06 »

259 22 12
                                    

Lo sparo echeggia per tutta la sala, seguito prontamente da almeno altri due o tre. Seduto su una sedia poco lontana vedo Mikey fare un cenno ai due ragazzi fratelli, Ran e Rindou, che quasi ridendo si buttano nella folla di persone sparando ad alcuni della gang rivale

"Cazzo, cazzo, cazzo" balbetta Sanzu spingendomi con una mano la schiena su una lunga scalinata, e con l'altra impugna una pistola recuperata su un tavolo "Non muoverti finché uno della Bonten ti viene a prendere. Se qualcuno della Kyorasu ti trova punta alle palle, che ne so, tiragli un calcio. Non muoverti" dice il rosa ribaltando due tavoli e mettendoli vicini, in modo da crearmi un piccolo riparo "Ci vediamo dopo" afferma, correndo per le scale appena salite, sparando ad alcuni nemici

Mi porto le ginocchia alle gambe, mi stringo su me stessa tappandomi la bocca per non far sentire i miei respiri, cosa abbastanza improbabile dato che l'unico suono udibile è quello dei proiettili che escono dalle canne. Spero vivamente che nessuno abbia visto che Sanzu mi ha portato qui, in questo terrazzo interno della sala, tuttavia prima della sparatoria non mi sembrava eccessivamente pieno di persone, quindi forse non verranno qui sopra. Dopo circa cinque minuti mi sporgo un po' dal rifugio, anche se titubante per la mia incolumità, il giusto per vedere cosa succede: Rindou ha appena sparato in testa a qualcuno; Ran sta spalleggiando con un tizio che credo si chiami Kakucho, ed entrambi in poco tempo fanno fuori chi li circonda; Mikey è sempre seduto sulla stessa sedia, ma ai suoi piedi ci sono almeno una ventina di persone massacrate dai proiettili, che credo abbia sparato lui essendo che ha in mano un fucile
"Dove diamine sei..." sussurro a me stessa cercando con lo sguardo Sanzu. E dopo qualche attimo di preoccupazione noto che non è molto lontano dal boss, ha il completo e la faccia ormai piena di sangue, regge tra le mani una katana e sempre la pistola di prima. Ha il piede sopra la testa di un signore, che violentemente spinge per terra. Ride. Haruchiyo mi inquieta ma allo stesso tempo mi rende molto curiosa, se solo sapessi più su di lui. Poi un colpo, e la testa del tipo non esiste più

"Dov'è?" grida una voce mai sentita. Sposto lo sguardo da Sanzu all'epicentro del rumore. Un signore sui 60 prende per le spalle un giovane e lo butta con le spalle al muro, facendogli battere la testa che prontamente sanguina "Dov'è lei?"
"Cosa ne dovrei sapere capo, è comunque la moglie del numero due. Probabilmente è già in un posto al sicuro lontano da qui" dice il ragazzo mentre si regge la testa che continua a sanguinare. Intende me

Improvvisamente, vicino a me cade un uomo, probabilmente già morto, che fa cadere poco lontano da lui una pistola. Mi sporgo e la prendo. Solamente stamattina ho tirato, non ho già dimenticato anni di insegnamento giusto? eppure mi sembra di non ricordarmi più nulla grazie all'ansia che mi circola nel corpo dopo aver scoperto che cercano me, che il capo della kyosaru sta cercando la moglie del numero due. Impugno la pistola e cerco di respirare con calma, provando a darmi un po' di pace, fallendo miseramente. E se mi sparassi io? magari non verrebbero nemmeno a cercare il mio corpo se si spargesse la voce che sono morta

Sento dei passi. Qualcuno è sulla scalinata, più di qualcuno credo. Lascio perdere l'opzione di uccidermi, dandomi l'approvazione di farlo solamente se sarò davvero al 100% morta ma ancora viva. Non voglio farmi prendere da questi rozzi sapendo cosa succede probabilmente ai corpi morti delle mogli dei mafiosi. Rabbrividisco al solo pensiero, ma cerco di lasciar perdere questo pensiero e di concentrarmi nel capire chi è che è a pochi passi da me e dal mio fortino. Stringo la pistola in avanti, pronta con le dita sul grilletto, ho controllato e ha solamente due proiettili. Ho solo due occasioni per proteggermi

I passi sono sempre più vicini, penso avranno capito che c'è qualcuno qui. Da un breve sussurro capisco che uno dei soggetti è il signore che prima mi cercava, il probabile capo della gang. Il cuore mi batte forte, le mani mi sudano a dismisura e credo di aver smesso di respirare per rendere il mio rumore sotto lo zero dell'udibilità. Poi succede tutto velocemente: due uomini mi si parano davanti, entrambi mi guardano come se avessero trovato un tesoro a lungo cercato, poi uno viene colpito all'occhio e un altro ai genitali. Passano meno di due minuti quando i loro gemiti di dolore finiscono, segno che sono completamente morti. Fisso le mie mani ancora strette alla pistola, e non ho il coraggio di guardare come sono ridotti i loro corpi. Poche lacrime mi escono dagli occhi, ma prontamente riprendo il controllo di me stessa e prendo i proiettili ancora caricati nelle pistole dei due uomini, caricandoli nella mia

Per loro due ho completamente ignorato tutti i consigli che mi aveva dato Sanzu per sparare al meglio, ma sotto pressione so che non lavoro bene. Faccio un lungo respiro e cerco di memorizzare al meglio tutti i procedimenti che Haruchiyo mi aveva fatto provare, poi prendo la pistola, mi sporgo poco più avanti del tavolo dove sono nascosti e in pochi colpi faccio fuori altri due membri della kyosaru. Devo essere d'aiuto, anzi, devo prenderci la mano con queste cose. A meno che non divorzi, e vedo l'opzione ancora molto lontana, queste sparatorie saranno l'ordine del giorno, perciò devo prenderci la mano fin da subito. Passano altri 20 minuti di momenti morti e di sparatorie, quando Rindou viene a prendermi
"È finita, vieni" dice afferrandomi per il polso, mentre con passo veloce ci dirigiamo verso l'uscita anteriore della sala, cioè attraverso una cucina dismessa
"Sette" sussurro a me stessa cercando di ricordare quante persone ho fatto fuori, Rindou sembra farsi qualche domanda ma non più di tanto, è più concentrato a sbrigarsela da qui. Usciamo in meno di qualche minuto e su un vialetto piastrellato il ragazzo mi fa cenno di dov'è Sanzu

Velocemente, mi affianco a lui che sembra quasi sollevato di vedermi, ma non ci giurerei. È ancora complicato capire le sue espressioni. Noto solo ora di avere ancora in mano la pistola. Sanzu la nota con aria interrogativa, quasi non sapesse cosa sia e perché è in mano a me
"L'hai usata?" chiede mentre ci dirigiamo alla svelta verso il cancello anteriore dove una limousine ci aspetta. Da quel che ho potuto capire tutti i grandi della Bonten verranno scortati tutti insieme lì dentro
"L'ho usata, credo circa... sette volte. Ha vinto la kyosaru o la bonten?" domando
"Domanda scontata. Bonten" dice ridacchiando "sette persone, eh?" mugula
"A quanto pare" dico sorridendo e abbassando lo sguardo. Quando saliamo nella limousine, Mikey è già qui. Sanzu gli si affianca e mi fa cenno di mettermi vicino a lui. In poco tempo tutti i membri sono dentro, e affianco a me ho Kakucho

"Sapevo sarebbe successo" dice Ran pulendo con uno straccio l'arma. Rindou sbuffa, spiegando quanto sia noioso per lui il fratello quando fa il saputello
"Prevedibile. I conti dei loro membri principali sono già nelle nostre casse, piuttosto stupido non mettere un codice di sicurezza"  dice Koko mettendosi comodo
"Era palese che fosse tutto organizzato, erano troppo sospetti tra di loro. Beh, almeno ora quanto abbiamo, il doppio dei guadagni e dei sottoposti?" dice Mochi
"Ne ho squarciati 34! un bel bagno di sangue mi serviva, il matrimonio mi ha rammollito" dice Sanzu scrocchiandosi il collo, mentre con un fazzoletto si toglie del sangue sul collo lucido e pallido. Buona parte dei presenti ridacchia, ma tutto si ammutolisce quando Mikey parla
"Il boss della Kyosaru è morto. Chi l'ha ucciso?" dice con il solito tono basso. Nessuno osa dire bugie, tutti hanno il massimo rispetto, e direi anche paura verso di lui. Di noi in macchina, nessuno sembra aver ucciso l'uomo nemico. Tutti si guardano, come se si cercasse una risposta e anche alla svelta

Dò una leggera gomitata a Sanzu, che rivolge lo sguardo a me. Mi sta ascoltando
"Com'è fatto il loro boss?" sussurro
"Regiko Hashimara. È sulla sessantina, calvo, era vestito con uno smoking bianco" mi sussurra senza farsi notare
"Aveva un papillon rosso e un orologio cartier? non so, un modello credo santos " chiedo al rosa, che mi dà conferma
"Mikey, boss" dico un po' spaventata. Il ragazzo alza lo sguardo e le sue pesanti occhiachie si mostrano senza problemi
"Ho ucciso io Hashimara" dico, ricevendo lo sguardo stupito di tutti, ma soprattutto di mio marito che con un mezzo sorrisetto mi fissa

𝐅𝐀𝐊𝐄 𝐌𝐀𝐑𝐑𝐈𝐀𝐆𝐄 | 𝖲𝖺𝗇𝗓𝗎 𝖧𝖺𝗋𝗎𝖼𝗁𝗂𝗒𝗈Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora