capitolo otto

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Steve accompagnò per primi Mike e Undici, dato che veniva di strada e subito dopo arrivò a casa di Dustin, trovando già il ragazzo nel giardino che li stava aspettando impaziente, cosa che fece sorridere divertito Steve.
《 Ehi, tranquillo la faccio scendere io 》si avvicinò immediamente il riccio, guardando distrattamente il ragazzo che aveva alzato le mani come in segno di resa, facendo fare tutto a lui, che senza difficoltà fece scendere Emma dalla macchina, ovviamente prima svegliandola piano e poi prendendola in braccio nel notare che la ragazza borbottava cose incomprensibili, tenendo ancora gli occhi chiusi.
Dustin si voltò un'ultima volta, salutando i suoi amici e poi si incamminò tranquillamente verso il portone d'entrata, Emma non era per niente pesante, era capitato altre volte che la portasse in braccio perciò c'era abituato; entrò dentro casa stando attento nel fare silenzio, non voleva svegliare la madre sennò avrebbe di certo sentito la puzza di alcol facendo poi casino, cosa che voleva assolutamente evitare, soprattutto per non svegliare la bionda che sembrava così in pace tra le sue braccia ed effettivamente lo era davvero. Dustin salì piano le scale e una volta dentro la sua cameretta, chiuse a chiave la porta e posò delicatamente il corpo della ragazza sul letto, restando per qualche secondo a fissarla, indeciso se farla spogliare o meno, alzò le spalle ed entrò in bagno per cambiarsi, ci avrebbe pensato dopo. Nel frattempo Emma si svegliò, aveva un pò di nausea, ma grazie a dio non era solita a soffrire molto il doposbornia, anche perchè non aveva bevuto tantissimo, era solo un pò alticcia; aprì gli occhi e si guardò intorno, capendo solo dopo di essere in camera di Dustin, a quella consapevolezza sorrise, stringendosi nelle lenzuola che avevano il suo odore che inspirò a pieni polmoni, godendosi quel momento poi interrotto dal ragazzo che uscì dal bagno che si avvicinò a lei sorridendo, nel notare che fosse sveglia.
《 Buonasera signorina, è stata scortata per mia gentilezza, all'interno di questa fantastica reggia 》le sorride mettendosi poi accanto a lei, seduto, cosa che la ragazza fece di rimando, ricambiando il sorriso. 《 Grazie Dustin.. potresti darmi una tua maglietta? Non sto molto comoda con questo vestitino 》mormorò ancora con la voce impastata dal sonno e per risposta, il riccio si alzò e dopo qualche secondo le porse una maglietta verde, lei quella maglietta la conosceva bene, era una delle sue preferite, solo perchè a Dustin stava dannatamente bene e si abbinava perfettamente al colore dei suoi occhi.
Lo ringraziò un'ultima volta e andò in bagno, si tolse il vestitino e il sopra del costume, lasciando il sotto per coprirsi, non voleva di certo rimanere completamente nuda, quel pensiero però la fece arrossire vistosamente, non riuscendo più a togliersi dalla mente l'immagine di loro due nudi nel letto.
《 Adesso basta 》sussurrò a se stessa, buttandosi poi dell'acqua congelata in faccia per cercare di riprendersi, solo che ad un certo punto sentì il conato si vomito salirle in gola, costringendola ad abbassarsi alla tazza del water, Dustin, probabilmente sentendo il rumore, corse in suo soccorso, tenendole i capelli e accarezzandole la schiena per farla calmare; una volta che ebbe finito, le fece lavare i denti con lo spazzolino che di solito teneva di lato per lei, per quando capitava che dormiva lì e poi prendendola per mano, la fece sdraiare.
Emma si mise sotto le lenzuola, notando che la camera si era raffreddata, probabilmente quando era andata in bagno a cambiarsi il ragazzo aveva acceso il condizionatore, cosa che la fece rilassare di più e stringere a lui, senza temere di avere caldo o di sudare.
《 Come stai adesso? Domani mattina ti porto la colazione e poi una bella medicina per calmare lo stomaco e la testa 》parlò Dustin, iniziando ad accarezzarle i capelli, sapendo che quel gesto la rilassava molto. 《 Grazie davvero, se non ci fossi stato tu con me a quest'ora sarei probabilmente con qualche sconosciuto 》mormorò ridacchiando, poggiando una mano sul suo petto, ricambiando le piccole attenzioni che il riccio le stava donando. 《 Peccato che hai passato l'intera serata a fissarmi mentre ballavi, non davi retta a nessuno 》rise piano il moro, a quelle parole Emma alzò la testa, scuotendola subito dopo con aria rassegnata. 《 Ma se quando qualcuno ha provato ad avvicinarsi sei arrivato tu e mi hai portata via! 》esclamò fintamente offesa, in realtà sperava in qualche reazione da parte sua e averla ricevuta le riempiva il cuore di gioia. 《 Beh certo che ti ho portata via, ti stavi strusciando addosso a me e queste cose preferisco che siano fatte in privato 》rispose lui, pizzicandole piano il fianco, scherzando  anche se sotto sotto, una mezza verità c'era;  Dustin, quando Emma aveva iniziato a spingersi fin troppo sul cavallo del suo costume, aveva deciso di allontanarsi dalla folla, anche perchè non amava molto restare attaccato a persone tutte sudate e le attenzioni della bionda gli avevano mandato in pappa il cervello. 《 Tu sei scemo, io non stavo facendo niente, stavo solo ballando 》 risposte lei abbassando subito la testa per nascondere il rossore ormai padrone del suo volto. 《 E adesso, buonanotte Dusty 》disse poi girandosi, dando le spalle al riccio, che per tutta risposta aspettò qualche minuto e poi si decise, si avvicinò a lei e la abbracciò, posando un braccio attorno alla sua vita e spingendo il suo corpo verso di sè, abbassandole poi la maglietta che le si era alzata, scoprendo un pò troppo la coscia, quella sarebbe stata una lunga notte per lui.

we're just friends    - Dustin Henderson - 《 COMPLETA 》Where stories live. Discover now