capitolo undici

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La mattina dopo Emma si svegliò con un forte mal di testa che la fece mugugnare dal dolore e quando fece per girarsi nel letto, il suo canto lo trovò vuoto, aggrottò le sopracciglia e si sporse, notando sul comodino un bicchiere colmo di acqua con accanto un'aspirina, sorrise contenta del gesto e in un attimo mandò giù tutto, sdraiandosi e aspettando che facesse effetto. Dopo cinque minuti si mise seduta sentendosi già meglio e i ricordi della sera prima riaffiorarono nella sua mente, spalancò gli occhi al ricordo della notte, si erano baciati, Dustin l'aveva baciata, non poteva ancora crederci, scosse la testa cercando di darsi una calmata e si alzò dal letto, scendendo poi giù, cercando di non fare troppo rumore, aveva paura che ci fosse la madre di Dustin dato che aveva solo una magliettina che le faceva da vestito, diciamo che non era al massimo e voleva evitare che la donna si facesse strane idee. Arrivò in cucina silenziosamente e notando che ci fosse solo Dustin che mangiava la sua colazione mentre leggeva un fumetto, prese un lungo respiro ed entrò dentro.
《 Buongiorno 》mormorò con ancora la voce ovattata dal sonno. 《 Grazie per l'aspirina 》gli sorrise sedendosi nella sedia davanti a lui, arrossendo quando il riccio alzò lo sguardo sul suo. 《 Buongiorno a te, sta notte avevi un pò di mal di testa quindi ho pensato che sicuramente ti saresti svegliata peggio 》alzò le spalle ricambiando il sorriso per poi passarle un piatto colmo di cibo. 《 Questo è un pranzo, non la colazione 》ridacchiò lei, riempiendo il bicchiere di succo. 《 Hai bisogno di forze, devi mangiare 》rispose Dustin alzando le spalle, incitandola a mangiare. 《 Comunque tra poco vengono gli altri, se vuoi puoi andare a farti una doccia, ti metti qualcosa di mio e sei apposto, almeno non rimani con solo la mia maglietta, anche se a me va bene 》continuò a parlare, facendole un cenno, cosa che la fece arrossire di più. 《 Ma smettila, vuoi seriamente che io giri per casa praticamente mezza nuda davanti a tutti? 》domandò alzando un sopracciglio, iniziando a mangiare ma non staccando neanche per un secondo gli occhi dai suoi. 《 In realtà no, ma so che nessuno ti guarderebbe con altri occhi, anche perchè sono tutti fidanzati, tranne Steve, ma sei troppo piccola per lui 》detto ciò, si alzò dal tavolo stiracchiandosi e facendo dei strani versi che la fecero ridere. 《 Okay, vado a farmi la doccia, anche perchè non ho più fame 》disse alzandosi anche lei, aveva mangiato forse metà piatto e si sentiva scoppiare, insomma si era appena svegliata, non poteva ingozzarsi in quel modo. Si sistemò la maglietta che le di era alzata, mostrando letteralmente tutto e si avviò verso le scale ma ad un certo punto sentì una presa sul polso che la fece girare confusa, ritrovandosi poi tutto d'un tratto con le labbra del ragazzo sulle sue sorrise contro di esse e circondò le braccia attorno al suo collo, non avendo neanche bisogno di mettersi sulle punte dato che aveva salito solo il primo scalino e arrivava quasi all'altezza del riccio, così le veniva abbastanza bene ricambiare il bacio che ben presto Dustin approfondì, con sua sorpresa, ma lo lasciò fare, assecondandolo in ogni caso. Si staccarono dopo qualche minuto, entrambi con il fiato corto.
《 Ora è un buongiorno 》mormorò lui, leccandosi le labbra e stringendo maggiormente la ragazza contro di sè, chiudendo nuovamente gli occhi nel sentire le sue mani nei suoi capelli. 《 Sai di solito odio quando mi toccano i capelli, ma quando lo fai tu è tutta un'altra cosa 》mormorò posando la fronte contro la sua, strofinando il naso contro il suo. 《 Lo so Dustin, me lo dici sempre 》mormorò di rimando lei, sorridendo felice, stava talmente bene che era come sentirsi il cuore scoppiare, le così dette, farfalle nello stomaco non facevano altro che svolazzare tranquille e per una volta non le diedero fastidio, anzi, accolse tutte quelle sensazioni non cercando neanche per un secondo di scacciarle via. Emma avvicinò nuovamente le labbra alle sue e riprese a baciarlo, gemendo piano contro di lui quando sentì la stretta delle sue mani sul suo sedere scoperto, guadagnandosi così un piccolo morso al labbro inferiore, cosa che le fece solo più che piacere.
Ad interromperli fù il campanello che li fece staccare con riluttanza. 《 Sono già qui? 》domandò lei, posando poi la testa nell'incavo del suo collo, stringendosi a lui. 《 Probabilmente avevano fretta di vederci 》borbotò lui, abbastanza infastidito, voleva passare più tempo da solo con lei, soprattutto dovevano ancora continuare a parlare, non si aspettava che i ragazzi venissero così presto anche perchè li aveva raccomandati di venire più tardi. Sbuffò piano e si staccò da lei, lasciandole un ultimo bacio a fior di labbra. 《 Vai a lavarti, sicuramente saliranno da te Max e Undici, ne sono sicuro 》le sorrise e poi si staccò del tutto, dirigendosi verso la porta. 《 Dai muoviti, non voglio che ti vedano così 》la spronò ad andare, facendo cenno di muoversi con la mano. 《 Va bene va bene, ora vado 》sorrise divertita lei, salendo velocemente le scale, sentendo lo sguardo di lui sul suo corpo.

we're just friends    - Dustin Henderson - 《 COMPLETA 》Where stories live. Discover now