quattro

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il cellulare del minore vibrò sul mobile li vicino, disturbando il suo sonno tranquillo

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il cellulare del minore vibrò sul mobile li vicino, disturbando il suo sonno tranquillo. poi un'altra ed un'altra ancora.

spazientito e con ancora gli occhi chiusi, lo prese tra le mani e fece per spegnerlo, ma qualcosa catturò la sua attenzione.

erano stati dei messaggi a svegliarlo e appartenevano ad un numero non registrato. fu tentato di bloccarlo ma un altro messaggio apparve e strabuzzò gli occhi tirandosi su.

"sono taehyung, rispondimi ragazzino." citava. incredibile. adesso aveva anche il suo numero.

jungkook sbuffò e rivolse lo schermo verso il basso, mentre altri messaggi continuavano ad arrivare.

«lasciami in pace!» quasi urlò, poi il rombo di un motore fuori dalla sua finestra.

si alzò a malincuore e i suoi occhi si fecero ancora più grandi e stupiti quando si rese conto che taehyung fosse li, appoggiato alla sua macchina ad aspettarlo. una berlina nera lucida che sembrava costare più di casa sua.

si scombinò frustrato i capelli con una mano e aprì la finestra per urlargli contro: «va via!»

«scendi, ti accompagno a scuola.» magnifico, a quanto pare frequentava anche il suo stesso istituto. sperava soltanto di non doverlo incontrare nei corridoi o perfino nei corsi.

jungkook gli mostrò il dito medio prima di richiuderla. sospirò e si vestì in fretta, sistemando poi i capelli con le mani. raccolse lo zaino e uscì di casa, camminando a passo svelto verso la fermata dell'autobus.

taehyung salì a bordo della propria auto e lo affiancò. «sali, avanti.»

«prenderò l'autobus come ogni mattina.» gli disse il moro, velocizzando il passo.

taehyung sospirò, fermando la macchina per scendere. gli andò vicino e lo afferrò per la manica della giacca, tirandoselo contro. «ti stai comportando di nuovo da maleducato. dovresti ringraziarmi, ti sto offrendo un passaggio gratis fino alla scuola.»

jungkook scosse il capo ma l'altro continuava a tirarlo per la manica, cosi alla fine cedette e salì col muso lungo nella sua auto. non voleva di certo sentirlo lamentarsi di prima mattina.

il maggiore lo affiancò poco dopo, chiudendo la portiera. si sporse poi verso di lui fino a sfiorare le labbra con le sue.

jungkook si appiattì contro il sedile, guardandolo. «che stai facendo?»

taehyung sorrise sghembo, afferrando la cintura e allacciandogliela. «ti stavo solo aiutando.»

tornò divertito al manubrio. poco dopo avviò la macchina e partì verso la scuola.

durante il tragitto il moro non fece altro che tenere il viso di lato, osservando fuori dal finestrino. taehyung allora poggiò una mano sulla sua gamba, stringendola.

«pensavo fosse il cambio.» mentì, ammiccando in sua direzione e facendogli roteare gli occhi per aria.

«pervertito, stai sempre a toccare.» sussurrò a voce bassa jungkook, ma non troppo da non farlo sentire all'altro che rise.

«siamo arrivati.» disse poco dopo, facendolo annuire.

«aspetta,» prima che potesse scendere, afferrò il suo polso e lo riportò seduto. «adesso mi devi due favori.»

«ma avevi detto "passaggio gratis".» jungkook disegnò le virgolette con le dita, enfatizzando la parola "gratis."

«non mi stai neanche ringraziando come si deve.» gli fece notare taehyung, facendolo sbuffare.

a quel punto jungkook si sporse per baciargli l'angolo delle labbra ma quello di certo a taehyung non bastava.

così portando una mano sulla sua nuca, se lo spinse contro e premette le labbra sulle sue. le mordicchiò, giocandoci con la punta della lingua.

le sue dita nel frattempo accarezzavano i corti capelli del minore che, ad occhi serrati, stava ricambiando il bacio.

quando taehyung gli pizzicò il labbro superiore con i denti, jungkook si tirò indietro e scosso si pulì con la manica della giacca la bocca. poi si guardò attorno.

«sei pazzo? qualcuno poteva vederci.»

«e allora? dovresti essere fiero di dirgli che sono stato io a baciarti. tutti vorrebbero essere al posto tuo.»

«fottiti.» sibilò a bassa voce, scendendo dall'auto. continuando a strofinare le labbra già arrossate si abbassò per guardarlo oltre lo sportello. «non farne parola con nessuno.»

«contaci.» taehyung gli fece l'occhiolino, prima di mettere in moto e sfrecciare via in fretta.

thirty days | taekook ✓Where stories live. Discover now