undici

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ventitre giorni al termine

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ventitre giorni al termine.

[...]

«cosa ha?» parlò a bassavoce doyoung al suo fianco, non troppo bassa però da evitare che lo sentisse.

shotaro scosse le spalle in risposta, passando una mano davanti al viso dell'amico. «è cosi già da un po'. pensi che c'entri quella ragazza carina? magari si sono mollati.»

jungkook alzò lo sguardo su di loro, zittendoli. poi tornò col capo basso a fissare la chat con taehyung.

erano passati giorni dall'ultima volta che avevano discusso e non aveva neanche ricevuto un messaggio da parte sua.

si sentiva stupido per aver pensato che taehyung fosse un tipo facile, a cui bastava soltanto del sesso per amare.

la campanella suonò e jungkook raccolse in fretta lo zaino e uscì dall'aula, senza badare alle numerose domande degli amici.

era determinato a cercarlo e a parlargli. doveva scusarsi con lui anche se non sapeva neanche come.

quando lo vide dirigersi verso l'uscita, senza pensarci un istante corse nella sua direzione e gli afferrò il polso, trascinandolo con sé.

cercò un posto che fosse più adatto per parlare e sospirò prima di aprir bocca. «perchè non rispondi ai miei messaggi?»

taehyung lo guardò a lungo senza dire nulla, cercando di capire se fosse serio o meno. quando si rese conto che lo era, gettò la testa all'indietro, ridendo a voce alta.

strattonò la sua presa e lo spinse dalle spalle. «sei così determinato a vincere questa dannata scommessa, non è cosi?»

jungkook non rispose e taehyung la prese come un affermazione. «bene, hai vinto. ora sparisci dalla mia vista prima che ti colpisca.»

«aspetta,» il minore afferrò nuovamente il suo polso, cercando un contatto visivo che non ottenne. «sapevo che fossi interessato a me, così ho pensato che se avessi fatto sesso con te un'altra volta, forse ti avrei fatto innamorare.»

«hai un concetto dell'amore totalmente sbagliato.» gli ripetè taehyung, proprio come quella volta.

«hai ragione..» prima di continuare, jungkook deglutì. «scusami, hyung.»

non era mai stato bravo con le scuse eppure sentiva che fosse la cosa giusta da fare in quel momento.

poi strinse la sua mano e cercò di nuovo un contatto visivo. «possiamo ricominciare, mh? ti prometto che questa volta prenderò seriamente la cosa.»

vedendolo vacillare, jungkook insistette ancora. «proverò davvero a farlo, dammi solo un po di tempo per capire come.»

il maggiore tolse via la mano dal suo braccio e si portò una mano alla tempia. quella situazione stava diventando assurda.

eppure una piccola vocina dentro di sé gli diceva di starlo a sentire. alla fine jungkook aveva davvero attirato la sua attenzione e non soltanto in ambito sessuale.

sentiva di avere una connessione con lui, amava stuzzicarlo e osservare le sue espressioni costantemente infastidite. soprattutto, la cosa che più preferiva di lui era quel suo lato insolente che usciva con imprecazioni o gestacci vari.

alla fine cedette, sollevando il suo mento per guardarlo meglio. «mi sa che ti stai già innamorando per primo. guardati come mi preghi di perdonarti.»

lo derise, ottenendo un'occhiataccia in tutta risposta.

«ti piacerebbe.» jungkook si sentì sollevato nel sapere che non ce l'avesse più con lui.

non l'avrebbe mai ammesso a voce alta, ma trovava eccitante essere stuzzicato da lui.

la campanella suonò ancora e jungkook voltò le spalle per tornare in classe, ma le forti braccia di taehyung strette attorno ai suoi fianchi lo fecero fermare.

«però a pensarci bene..» sussurrò contro il suo orecchio, facendolo rabbrividire. «dovrei punirti per esserti comportato ancora una volta da maleducato.»

«non l'ho fatto.» inghiottì nervoso jungkook, guardandosi attorno.

«hai sottovalutato i miei sentimenti, mi hai fatto il dito medio per ben tre volte, mi hai insultato nei messaggi affinchè ti rispondessi, ha-»

«okay, ho capito.» sospirò il minore, facendolo sorridere contro la sua spalla.

taehyung lasciò un morso sotto al suo orecchio e jungkook si allontanò in fretta, toccandosi la parte appena morsa.

«sei già cotto piccoletto!» gli urlò contro quando lo vide correre via in fretta.

poi sorridendo, mise le mani in tasca e si incamminò verso l'aula. quel ragazzo era più interessante del previsto.

thirty days | taekook ✓Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora