Sette: Avere sempre ragione è un compito difficile, ma qualcuno dovrà pur farlo

387 24 4
                                    

Non sono stata a tanti appuntamenti nella mia vita.

A dire il vero, a meno che un milkshake con Robbie Flanaghan in seconda media sia considerabile come appuntamento, questo è il primo.

Proprio per questo motivo vorrei tanto fosse memorabile, ma la verità è che, passato l'iniziale entusiasmo dato dalla sensazione di vendetta, mi sono ritrovata a chiudermi in me stessa e non riuscire a pensare ad altro che quella stupida discussione che ho avuto con quell'imbecille di Harrington questo pomeriggio.

È più forte di me: il mio cervello continua a tornare sempre lì.

Aspetto che Rafail esca dal diner: ha insistito tanto per pagare la cena, e nonostante le mie proteste, alla fine ho dovuto cedere.

Non dico che non sia stata un'uscita gradevole, solo... avrei voluto godermela di più. Diciamo che uscire con qualcuno e immaginare come sarebbe se ci fosse un'altra persona al posto suo non mi fa esattamente onore.

«Tieni, questo lo offre il proprietario» dice, allungandomi un pacchetto di Skittles. Lo afferro, nonostante le Skittles mi facciano schifo. Le rifilerò a Eddie domani al lavoro, almeno avrà la sua sovra-dose giornaliera di zuccheri.

«Grazie della cena, Rafail» mormoro, mettendo il pacchetto nella borsa.

Lui fa un cenno con la mano, per poi sorridermi.

«È stata una bella serata» constato, e lui annuisce.

«Sì, anche per me» dice avvicinandosi, e io capisco bene le sue intenzioni.

Vorrei poter dire che non aspetto altro, che è da tutta la sera che sogno questo momento, e davvero, pensavo sarebbe stato così. Rafail mi piace; è un bravo ragazzo, oltre ad essere incredibilmente bello, ma non è Steve.

Dovrei avercela a morte con lui, eppure nonostante tutto quello che è successo questo pomeriggio e l'amara consapevolezza che abbia una cotta per Robin, non riesco proprio a farmene una ragione.

È buffo: ho sempre preso in giro le ragazze che a scuola sbavavano per lui, che avrebbero fatto carte false pur di avere un pezzo di Re Steve. Tammy Thompson, Tina Allen, Nicole Miller... le guardavo fare le gatte morte con lui e pensavo "ma cosa diavolo ha di speciale Steve Harrington?". Beh, con il senno di poi, avrei tanto voluto non scoprirlo.

Ma passerà. È solo una stupida cotta adolescenziale, in fondo.

«Sei diversa dalle altre ragazze» commenta Rafail, guardandomi con quei suoi occhi azzurri e limpidi mentre mi sposta una ciocca di capelli dietro l'orecchio.

Oh no. Ricordo di aver avuto la stessa conversazione proprio con Steve l'anno scorso, e non intendo farmi illudere un'altra volta con queste moine. Non sono diversa dalle altre, per niente. Mi piacciono il rosa, i trucchi, i vestiti e tutte quelle altre cose che piacciono normalmente alle ragazze.

Ho già fatto l'errore di sentirmi speciale agli occhi di qualcuno, e non è finita granché bene.

«Non credo proprio» mormoro soltanto, abbassando lo sguardo.

«Sei diretta, sincera. Non le mandi a dire» dice, e io sento le guance in fiamme. Mette due dita sotto il mio mento, obbligandomi a guardarlo negli occhi. Le sue labbra sono talmente vicine che mi gira la testa.

Sincera. Se sapesse tutto quello che mi è passato per la mente questa sera, non lo direbbe affatto.

«Alcuni mi definirebbero una stronza» ribatto ironicamente, facendolo ridacchiare. Cerco di posticipare il nostro bacio il più possibile, ma ormai è inevitabile. Non è che non lo  voglia, è che... è complicato.

Working For The Weekend - 𝘚𝘵𝘦𝘷𝘦 𝘏𝘢𝘳𝘳𝘪𝘯𝘨𝘵𝘰𝘯 [2]Where stories live. Discover now