3.Bugiardi

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"everything i was afraid of happening,
happened."

Pov's Courtney

Sta mattina faceva meno freddo del solito, si sente che la primavera è vicina e, anche se a Londra non farà mai realmente caldo come l'estate a Detroit, mi era mancato quel clima.

Nonostante ciò è ancora troppo presto per parlare di estate ed io sono ancora costretta ad indossare maglioncini e cappotti, ma dopo l'inverno da gelo, pieno di nevicate e piogge che abbiamo passato qui, poter uscire con uno strato in meno per me è già un gran traguardo.

Non sono mai stata un'amante dell'inverno, ho sempre pensato che vivessi veramente solo d'estate e che durante i mesi freddi io semplicemente esistessi, senza sforzarmi nemmeno di vivere.
Qui a Londra qualcosa è cambiato.
Mi sono ritrovata ad amare guardare cadere la neve dalla finestra del salotto, ad ammirare le luci e le decorazioni fra le strade durante il periodo natalizio e la notte di Halloween.
Quando, tornando a casa con Louis, finivamo sempre per tirarci qualche chilo di neve addosso, fino a quando non eravamo fradici ed iniziavamo a congelare come ghiaccioli. Ci barricavamo in casa e litigavamo per chi doveva stare più tempo davanti allo scaldabagno.
Mi piaceva persino il freddo la mattina presto, quando poi mi chiudevo dentro una caffetteria con Isla per studiare e mi scaldavo con un fantastico caffè latte al caramello ed un muffin al cioccolato e burro d'arachidi.

Ho cambiato idea anche sul mio compleanno, ovvero poco più di un mese fa, il 21 gennaio. Non ho mai amato festeggiarlo, proprio perché ho sempre odiato l'inverno nella mia città, ma Louis è riuscito a convincermi ad organizzare una cena con lui, Isla, Thomas, ed una delle sue tante ragazze del momento.

Ancora oggi non ricordo quale fosse il suo nome...ma era simpatica.

Quella sera Louis mi ha regalato una visita esclusiva al Bitish Museum, di notte, dove lavora lui. Vuol dire che eravamo gli unici due a vagare fra i corridoi di quell'imponente struttura,  senza turisti muniti di macchinetta fotografica, o classi di bambini che corrono da una parte all'altra della sala; è stato quasi magico. Mi ha fatto entrare persino negli archivi ed ho potuto vedere cose inaccessibili al normale pubblico. Grazie a lui ho ottimizzato la mia ricerca ed ho preso il massimo dei voti nel corso di geostoria, storia contemporanea e letteratura dal 700 al 900.

Non era un regalo materiale, ma sa che per me significava molto passare quei corsi. Sono l'unica cosa che possono darmi un futuro e scappare dal mio passato.

La voce del professore che conclude la lezione di antropologia mi riporta alla realtà.
Un'orda di persone si alza dai posti della grande aula magna ed inizia a disperdersi fra i corridoi.
Io decido di prendermela con più calma, non ho dormito molto questa notte dopo quello che è successo e non ho parecchie energie.
Inizio a sistemare le mie cose in borsa, distrattamente, fino a quando qualcuno sbatte le mani sul mio banco, pieno di tutta quell'energia che a me manca.

"Collins! Con tutte queste persone non ti avevo vista in aula, altrimenti mi sarei messo vicino a te a copiare i tuoi appunti."
È Thomas che mi sorride entusiasta, con i suoi occhi marroni, quasi neri, la camicia fuori dai pantaloni, mezza sbottonata e la cravatta storta.
Ha ancora i capelli, che lui ostinatamente chiama biondi cenere, umidi per via della doccia che deve aver fatto da poco. Sarà appena tornato dagli allenamenti di calcio, di fatto lui è la promessa e la prossima stella del Liverpool, si può permettere di saltare alcune lezioni.

Sembra che qui tutti abbiano già un ottimo destino segnato e li invidio per questo.

"Ciao Thom, come sono andati gli allenamenti?"
Chiedo sbadigliando ed alzandomi dal mio banco.

Blood Curse- Hunter Point Where stories live. Discover now