8.Lupi

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"This is family business."


Pov's Courtney

Fortunatamente non abbiamo incontrato la signora Marie in ascensore o per il resto del palazzo. Abbiamo aspettato la tarda notte ed abbiamo portato le due pesanti valigie di sotto, passando per l'uscita secondaria. In realtà la volante della polizia in questo momento non è qui e non sappiamo quando tornerà, ma per sicurezza abbiamo preferito comunque evitare la grande uscita principale.

"Avresti potuto darci una mano." Si lamenta Niall, mentre col respiro affannato posiziona la pesante valigia nel bagagliaio del suo Range noleggiato.

"Mh?" Louis viene preso alla sprovvista, con la bocca piena e la scatola di girelle alla cannella in mano. Ovviamente non poteva lasciarle qui, dice che almeno una cosa buona quei due l'hanno portata e se non le avrebbe mangiate adesso si sarebbero indurite.

"Lascia perdere" Mio cugino si arrende sospirando e passandosi una mano fra il ciuffo biondo, riprende fiato e sale alla guida.

Harry è colui che porta l'altra valigia, la carica su e chiude, per poi affiancare Niall.
Io mi unisco a Louis sui sedili posteriori.

Siamo diretti verso una frazione di bosco che dovrebbe trovarsi non troppo lontano e soprattutto dovrebbe essere poco vissuta dalle persone. Qui a Londra, soprattutto in periferia, amano fare jogging nei parchi, nei boschi, ma non parliamo solo di attività fisica. Amano leggere libri all'aperto, passeggiare con gli amici fra i prati, portare il cane a correre fra gli alti alberi; insomma, amano la natura e per questo abbiamo scelto il bosco meno conosciuto e durante l'ora meno affollata. Le tre di notte.

"Ne vuoi una?" Louis mi porge la scatola con le girelle, ma io non riesco ancora ad avere fame. Il mio stomaco è rimasto chiuso da ieri ormai, persino a cena mi sono sforzata a mangiare un panino. Non lo faccio apposta, credo sia una tecnica involontaria del mio corpo per mostrarmi il suo malumore, come se invece il mio cervello continuasse a cercare di ignorarlo.

"No, grazie" Mi stringo nella mia giacca e nel cappuccio della felpa che indosso.
Credo sia per mia madre, credo sia per gli attentati, per Grace, per il fatto che quando sorgerà il sole metterò di nuovo piede in quella città, o anche solo perché stiamo andando a seppellire due cadaveri. Ho molte ragioni per non avere fame.

Harry e Niall stanno parlando di qualcosa, forse di Grace o di questa sera, ma non presto attenzione alla loro conversazione, penso solo che non vorrei essere costretta a vivere in questo modo, preferirei essere tranquilla nel mio letto senza l'ansia che qualcuno possa entrarmi in casa da un momento all'altro. Credevo di avercela fatta mesi fa, invece mi sbagliavo.

"Tutto apposto?" Il tono premuroso di Louis mi scalda un po' in questa fredda notte di fine febbraio.

Mento, faccio cenno di sì con il capo e lascio cadere la mia testa sulla sua spalla, cercando di rilassarmi. Louis non insiste più, mi lascia fare e si concentra sulle sue girelle.

"Sei sicuro di voler andare lì?" Harry domanda, osservando sul cellulare la strada segnata di blu dal gps.

"Fidati, è una terra privata." Risponde mio cugino, con lo sguardo concentrato sulla guida e le mani al volante.

"È proprio per questo che te lo sto chiedendo." Si volta accigliato verso mio cugino. "Sei sicuro che il proprietario sia tanto amichevole?" Insistite, giustamente preoccupato per la riuscita del piano.

"Lo conosco." Niall lo ammonisce. "Sà che stiamo andando lì." Il tono è sicuro e fiducioso. Il proprietario deve essere uno dei suoi ormai tanti contatti e spero solo che non si sbagli.
In questo loro mondo fatto da bugie e faccende illegali, non riesco più a fidarmi di nessuno.

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⏰ Ultimo aggiornamento: Feb 16 ⏰

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