4. Vittoria e Vodka

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Quel bacio durò qualche secondo, finché Liam non si allontanò per sbattermi la verità in faccia.

"Ti prego, non illudermi" sussurrò sulle mie labbra. "Se lo fai per dimenticarlo, lo capisco, ma finiamola qui"

Quelle parole furono come una doccia fredda. Aveva ragione, ma ero troppo imbarazzata per dire qualcosa che avesse senso.
Liam mi lasciò un bacio sulla fronte. Chiusi gli occhi, sentendomi stupida.

"Meglio andare a dormire" disse, lasciandomi un ultimo bacio sulla guancia prima di allontanarsi da me.
Entrò in macchina, mi spostai sul marciapiede e, senza dire nulla, lo vidi andar via. Restai qualche istante immobile, cercando di metabolizzare quello che era successo. Pensavo di averlo baciato perché volevo, ma ragionandoci avevo solo approfittato della sua attenzione nei miei confronti per cercare di provare un qualcosa, qualsiasi cosa. Ma non aveva funzionato e lui lo aveva capito.
Che imbarazzo, come avrei fatto a guardarlo in faccia senza sentirmi in colpa?
***
I giorni passarono e tutto proseguiva come sempre, ero talmente impegnata da non aver più visto Liam dopo quella sera. Avevo visto però il mio avvocato prima dell'udienza con Alwyn. Non vedevo l'ora di chiudere quel capitolo. Quella mattina infatti mi preparai, mi vestii elegante e mi presentai di fronte al giudice e a Jace a testa alta. Come sempre Alwyn aveva un sorriso beffardo stampato sul volto. Indossava un completo grigio e gli occhiali da sole. Mi salutò con un cenno del capo che ricambiai, mantenendo lo sguardo fisso e serio.
Vi risparmio tutto il processo, ma sappiate che quella mattina Arya Stone vinse. Ripresi tutti i diritti delle canzoni rubate, la giuria credette a tutte le minacce che mi erano state fatte e così Alwyn fu costretto a non ricordo quanti anni di prigione (che non avrebbe mai fatto perché poteva permettersi di pagare la cauzione ovviamente). Inoltre avrebbe dovuto chiudere la sua casa discografica e risarcirmi per danni morali. Stavo assaporando il dolce sapore della vittoria e vedere la faccia incazzata di Jace rese il tutto ancora più gustoso. Quanto lo odiavo. Per colpa sua la mia carriera era stata macchiata, mi aveva ingannata più volte approfittando della mia ingenuità e ci ero cascata con tutte le scarpe. Ma il boomerang pieno di veleno e falsità gli ha restituito tutto con gli interessi. Quel giorno uscii da lì sentendo di aver ripreso in mano la mia vita e la mia dignità. Fuori dal tribunale c'erano un sacco di fan e paparazzi. La maggior parte urlavano il mio nome, fortunatamente, e gli uomini con le macchine fotografiche continuavano a riempirmi di domande.

"COME CI SI SENTE AD AVER VINTO?
SEI CONSAPEVOLE DI AVERGLI ROVINATO LA VITA?"

Non risposi a nessuna e mi diressi subito in auto, scortata dalle guardie del corpo. Come sempre Tristan era alla guida.

"Andiamo a brindare, Tristan" dissi, colma di gioia. Era bello sentire il petto più leggero.

"Sono in servizio, Arya, ma posso farti compagnia" ridacchiò.

***

Claire, Louis, Niall e Liam vennero a festeggiare da me. Stappammo una bottiglia di spumante, per poco non colpii Niall col tappo. Lo raccolse e me lo lanciò contro, ma lo scansai. "Sei un ingrato, perchè porta fortuna" dissi, facendo la saputella. In tutta risposta il biondo mi fece una linguaccia.

"Va bene bambini, ora brindiamo ad Arya e fanculo quella merda di Joe Alwyn" urlò Claire, alzando il calice e interrompendo quel momento infantile.
Imitammo il suo gesto e bevemmo. Sentivo però che durante quel brindisi ci sarebbe dovuto essere anche qualcun altro a festeggiare con noi. Riuscivo quasi a vederlo sorridere fiero di fronte a me. Ma dovevo smetterla. Finii lo spumante tutto d'un fiato e mi avvicinai al bancone per versarmene un altro pochino.

Da quando Liam era arrivato riuscivo a smettere di guardarlo e notai che lui faceva la stessa cosa.
Dopo quel bacio mi sentivo un po' a disagio; volevo parlargli ma non sapevo cosa dirgli. Non volevo dire cavolate né sembrare fuori di testa.

Green 2Where stories live. Discover now