9. Tornare a casa e Tesoro Proibito

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Dopo i Grammy, passai il fine settimana a Los Angeles con Shawn. Dopo il bacio che mi aveva dato durante l'intervista si era scatenato l'inferno. Qualunque rivista e pagina di gossip parlava di noi e avevamo ricevuto anche proposte da giornalisti per rilasciare interviste esclusive a riguardo. Ovviamente rifiutammo, non avrei saputo cosa dire e non avevo neanche nulla da aggiungere.
Purtroppo non riuscivo ad amarlo, non riuscivo ad andare oltre il piacere fisico, ma per il periodo che stavo vivendo mi andava bene.
Mi andava bene finché non vedevo Harry e Camille che alloggiavano nel nostro stesso albergo e che avevano pianificato anche loro di restare per il fine settimana.
Non vedevo l'ora di tornare a casa per parlare con Claire, Niall e stranamente anche Liam. Stare troppo lontana da loro mi faceva prendere decisioni stupide e poi dovevo aggiornarli sulle ultime novità.

"Questi giorni sono volati" disse Shawn, cingendomi la vita mentre mi struccavo allo specchio.

"Non sei contento di riprendere il tour e andare a Rio?"

"Si, ma vorrei che venissi con me". Posai il dischetto struccante e alzai una mano per accarezzargli il viso. Guardai il nostro riflesso, le nostre guance si sfioravano, il suo sguardo era così dolce, le sue parole così sincere. Non potei trattenere un sorriso.

"Vorrei tanto ma ho bisogno di tornare a casa" spiegai, mentre una smorfia di delusione dipingeva il suo volto. Tale emozione durò poco perché i suoi occhi iniziarono a brillare di desiderio, uno che conoscevo abbastanza bene.

"Allora che ne dici di rendere questa ultima notte memorabile?" disse, stampandomi un veloce bacio sulle labbra, e un altro e poi un altro ancora mentre con una mano mi sfiorava il collo. Era decisamente impazzito, ma quei gesti, ad essere sincera, non mi erano indifferenti.

"E cosa avresti in mente?" chiesi con finta innocenza. Shawn mi diede un altro bacio, questa volta meno casto.
Mi alzai della sedia, cercando con le mani i muscoli delle sue braccia. Sapevo bene cosa volesse fare ma non ero nel mood giusto in quel momento, altri pensieri si erano insediati nella mia testa.

"Shawn" mormorai sulle sue labbra per richiamare la sua attenzione.

"Hmm?" disse senza fermarsi.

"Non sono in vena questa sera" spiegai fermandolo. Mi guardò perplessa e mi baciò la fronte per rassicurarmi. Mi allontanai sedendomi sul letto.

"Vorrei parlarti di una cosa in realtà". Stavo pensando al discorso che mi aveva fatto Paul la notte dei Grammy. In realtà ci avevo pensato e ripensato ogni sera.

"Dimmi". Si sistemò al mio fianco e mi prese la mano. Forse aveva notato la mia agitazione.

"Non sono sicura di voler continuare" dissi, guardando il modo in cui le sue dita erano intrecciate alle mie. Quando in passato succedeva con Harry o addirittura Liam, avevo sempre provato un qualche tipo di emozione, ma in quel momento invece non sentivo nulla. Questo mi incoraggiò a continuare.

"Cosa?" chiese.

"Questa cosa che c'è tra noi" dissi indicandoci.

"Ah" disse, serrando le labbra. Probabilmente non se lo aspettava, non dopo i bellissimi giorni passati insieme.

"Mi piace stare con te, ma non nel senso che vorresti" iniziai a spiegare, stavo già sentendomi in colpa.

"Arya, sarò sincero" iniziò, stringendomi leggermente la mano che era ancora nella sua. "Tu mi piaci tanto, ho sempre sperato che prima o poi avremmo costruito qualcosa di solido, ma se non vuoi va bene". Corrucciai la fronte, non aspettandomi per niente delle parole del genere.

"Perché sei così gentile con me?" Ora ero io quella presa alla sprovvista. Pensavo si sarebbe arrabbiato, che avremmo litigato o non lo so. Mi aspettavo tutto tranne che vederlo accennare un sorriso mentre lo stavo lasciando. Era reale o ero in qualche simulazione strana tipo The Sims?

Green 2Where stories live. Discover now