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«Ei Giu, hai finito le lezioni per oggi?» Stella aveva appena terminato di provare e, in sala relax, incontrò Giuliana.

«Io sì, tu?»

«Sì sì, sto tornando in casetta»

«Andiamo insieme, allora» la ragazza prese a braccetto la più piccola e assieme si incamminarono verso l'uscita. Tuttavia, le due ebbero a malapena il tempo di indossare qualcosa di più comodo che Rudy Zerbi chiamò tutti in studio.

Ognuno si sedette al proprio banco, mentre si discuteva sul quale potesse essere il motivo di tale convocazione, questo vociare, però, scomparve completamente non appena Zerbi fece il suo ingresso. «Ciao ragazzi! Allora, vi devo dare una bella notizia, siamo solo al primo giorno di scuola e già c'è un premio... c'è il premio fenomeno della classe. Vogliamo vedere un video tutti insieme?»

«Il primo giorno e già partiamo con le discussioni» mormorò Stella, finita la visione del video. «Ma infatti» replicò Giuliana, che, essendo seduta accanto a lei, aveva sentito il commento della riccia. «Vabbè però anche lui è un po' stupidino che dice queste cose» disse Sarah, girandosi leggermente per guardare le due, visto che era nella fila avanti a loro.

Dopo un piccolo battibecco tra Holy e Rudy, quest'ultimo chiese al ragazzo di scendere a cantare. Alla fine tutta questa gran tiritera si concluse con Zerbi che lo informava del fatto che gli sarebbe arrivato un compito a breve. «Ragazzi, buona serata a tutti» l'insegnante congedò i ragazzi e uscì dallo studio.

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«Oi, come sta Francesco?» Domandò Giuliana, vedendo Mida uscire in giardino senza il rosso. La ragazza era seduta a fumare sulla panchina in giardino, da sola.

«Così così, ha paura di andarsene»

«Ne dubito, ormai è l'icona di quest'edizione» il ragazzo ridacchiò e si sedette accanto a lei.

«Ci pensi mai al dopo?» Giuliana interruppe il silenzio imbarazzante creatosi fra i due, con la prima cosa che le passò per la testa.

«In che senso?» Christian la guardò confuso.

«Cioè se, ad esempio, non riuscissimo a farcela. Non riuscissimo ad avere successo o a costruire una carriera. Quale sarebbe il piano B?»

«Io non ho un piano B» il ragazzo fece spallucce, «sono nato per cantare e so per certo che farò questo nella vita»

«Sei ambizioso» Giuliana lo prese un po' in giro, mentre una nuvola di fumo usciva dalle sue labbra.

«Semplicemente credo in me stesso e nelle mie capacità»

«Sì, molto ambizioso» continuò a stuzzicarlo lei.

«Quale sarebbe il tuo piano B invece?»

«Al massimo me ne vado a lavorare al Mc. Oppure insceno la mia scomparsa, scappo alle Maldive e mi faccio la bella vita»

SINTETICO , mida Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora