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Valentina rientrò in casetta dopo la sua lezione di quel giorno e in camera trovò soltanto Giuliana, seduta a gambe incrociate sul suo letto che ripassava le sue assegnazioni. La bionda si chiuse in bagno e la sua compagna di stanza, sentendo dei piccoli singhiozzi, si alzò e bussò alla porta. «Vale? Vale, stai piangendo?»

Mew uscì dal bagno e guardò la romana con gli occhi azzurri pieni di lacrime. «Amo, ma che hai?» Giuliana le spostò i capelli dal viso e la fissava con un espressione preoccupata in volto.

«Nulla, un pezzo molto difficile... a livello emotivo»

«Quale?»

«Anche fragile»

«Ma è proprio il pezzo? O ti ricorda qualcosa?»

«Mi fa stare tanto bene e tanto male nello stesso momento, non ce la faccio a cantarlo, non arrivo alla fine»

«Perché ti viene da piangere?»

«Non lo so, non ce la faccio»

«Vabbè però amo, emozionare è alla base del canto, come ti emozioni tu fai emozionare anche chi ti ascolta. È una cosa bella»

«Non lo so...» Valentina sospirò, non del tutto convinta, «mi accompagni a fumare?»

«Andiamo» la cantante prese per mano l'amica e insieme si diressero verso il portico. Le due si divisero una sigaretta, fumavano in silenzio; nessuna delle due parlava per paura di rovinare l'atmosfera di pace che si era creata. A raggiungerle furono Leonardo e Francesco, il primo si accomodò tranquillamente su una panchina, mentre il secondo non perse un attimo per rincuorare la bionda. Giuliana le lasciò finire la Lucky Strike e, senza dire una parola, rientrò in casa.

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I cantanti si trovavano seduti sulle gradinate perché era arrivato un compito a Matthew da parte della Pettinelli. Giuliana era seduta accanto a Christian, e aveva la testa appoggiata sulla sua spalla mentre lui le faceva i grattini alla schiena.

«Vieni in camera da me? Stiamo un po' assieme?» Giuliana annuì alla richiesta del ragazzo, perciò, una volta che Maria congedò i ragazzi, i due si diressero nella stanza rossa.

La bruna si sedette sul letto del ragazzo mentre lui si accomodò dietro di lei, circondandole i fianchi con le braccia.

«Come sono andate le lezioni oggi?»

«Bene, stiamo preparando belle canzoni»

«Sì?»

«Mh-hm»

«Sono contento, allora»

«Sai di cosa ho paura, però?»

«Di Maria che sicuro ci sputtanerà per far vedere il bacio»

SINTETICO , mida Where stories live. Discover now