mi hai rubato l'anima,
hai lasciato carne e scheletro
te la sei portata all'estero,
per sempre, non in prestito
dimmi che ne vuoi ancora, ne necessito
elimina i miei limiti, spingimi all'eccesso
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«Giuliana, ma sei in pigiama?» Domandò Maria De Filippi, notando l'abbigliamento della cantante. Quella mattina tutti gli allievi erano riuniti sulle gradinate sotto richiesta della donna.
«Eh sì Maria, mi hanno buttata giù dal letto tipo due minuti fa» replicò lei, lanciando un occhiataccia a Valentina, che nel frattempo se la rideva di gusto.
«Allora, nel frattempo che voi cantavate e facevate la vostra esibizione, ogni professore dava un voto a quello che vedeva e sentiva. Adesso vi faccio vedere la media dei vostri voti e poi nello specifico chi ha votato e che voto vi ha dato» spiegò ai ragazzi la conduttrice, iniziando a mostrare per prima la classifica dei cantanti, dall'ultimo posto al primo.
All'ultimo posto si trovava Mida con una media di 5.5, a salire Spacehippiez, Sarah, e poi Holy Francisco, Ezio e Stella. Appena sopra Petit si posizionò Giuliana con la media del 7.5, avendo ricevuto un 9 da Zerbi, un 7 dalla Cuccarini e un 6 dalla Pettinelli. Prima di lei c'era Holden, e prima ancora, a pari merito, Mew e Lil Jolie. Come primo in classifica, invece, Matthew con la media di 8+.
La classifica di ballo fu molto più tragica visto che gli insegnanti si tennero più bassi con i voti. Primo in classifica era Dustin con 8-, a pari merito con Marisol, a seguire Sofia e poi Kumo. Al quarto posto era posizionata Gaia, mentre le insufficienze furono rispettivamente di Elia, Simone, Chiara e Nicholas.
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«Chri? Posso?» Giuliana si affacciò alla porta della stanza rossa, trovando il ragazzo steso sul suo letto con un braccio sopra al viso.
«Mh-hm»
«Stai così per la classifica?»
«Mi dà fastidio il voto della Pettinelli, perché 3 per me è proprio non classificato, è proprio 'non puoi fare questo lavoro', capito?»
«Ma non eri tu quello che fino a ieri mi diceva che non aveva un piano B perché era convinto di essere nato e destinato per fare questo nella vita?»
«Ma infatti lo sono, però è normale che se una mi dice queste cose io ci rimango male»
«Eh ma tu non ci devi rimanere male» la ragazza si avvicinò, sedendosi sul bordo del letto e accarezzando i capelli a Christian, «tu devi trasformare questa tristezza in motivazione e farle vedere chi sei, farle capire che ha torto»
«Sì... sì, hai ragione»
«Ma con chi credi di star parlando? Io ho sempre ragione»
