Capitolo XX

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Primi di maggio.

Devo dire che questo posto sta iniziando a piacermi.

Anche se lo apprezzerei di più se potessi star fuori da sta cella.

Almeno per buona parte della giornata posso dire che non ci si annoia.

Se non fosse per Rosalie che passa un sacco di tempo con me sarei intrattabile a causa della noia.

Devo però dire che da qualche mese Rosalie mi sembra molto irrequieta.

Anzi.. lo è non sembra.

Precisamente credo sia da quando sono venuti i miei fratelli per il mio compleanno.

Non riesco però ad individuare il problema.

La giornata mi sembrava essere trascorsa alla grande.

Ma già quella sera quando era venuta a portarmi la cena tutto era cambiato.

Non credo di averla fatta arrabbiare, la vedo piuttosto.. tormentata!

Ma da cosa?

Che i miei fratelli le abbiano detto qualcosa di strano?

O forse Mr muscolo si è dichiarato a tradimento?

Se è colpa di quel pompato giuro che lo riduco ad un colabrodo!

A fermare momentaneamente i miei piani omicidi c'è l'arrivo puntuale di Rosalie con il pranzo.

Sorridendo appena poggia il vassoio.

Le do tempo ancora oggi per dirmi che sta succedendo poi glielo tirerò fuori con le pinze.

Prima che mi scappi via l'afferro per la mano e voltandola verso di me l'abbraccio.

- Tutto bene, bionda? - chiedo poggiandole il mento sulla testa.

Lei ricambia l'abbraccio e col viso affondato nel mio petto la sento inspirare.

- Sì, perché? - risponde con voce soffocata dalla stoffa.

- Sei distratta da un po' di tempo.. -

Si zittisce.

L'allontano quel che basta per guardarla in faccia.

- Ehi? Che succede? -

Rimane e fissare la mia maglia in silenzio.

Le sollevo quindi il mento per incontrare quei suoi abissi blu.

Sono dannatamente tempestosi.

Quasi mi fanno male considerando che non riesco a capire la causa della tempesta.

- Ros? -

- Io.. io.. -

Si morde il labbro inferiore.

Sospira e mi sorride.

Ma noto benissimo che è il sorriso più tirato che le abbia mai visto fare.

- Io.. ne riparliamo dopo, ok? Ora.. devo andare! -

E dopo un veloce bacio a stampo mi pianta in asso.

Rimango a fissare la porta come un idiota impalato sul posto.

Mille dubbi masochisti fanno breccia nella mia mente.

E se si fosse resa conto di essersi stufata di me?

Dopotutto perché dovrebbe stare con un egoista come me?

Cos'ho io da darle?

Posso provare con tutto me stesso a migliorare ed essere il ragazzo che lei merita, ma non vuol dire che ci riuscirò.

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