Scrivere in prima persona, 1

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Quando è meglio scrivere in prima persona?

Una delle richiesta più frequenti che arrivano a questo blog relativamente alla scrittura è se sia meglio scrivere in prima persona oppure in terza. Vediamo assieme quali siano le peculiarità di queste due scritture in modo di dare una risposta.

Scrivere in prima persona: le caratteristiche principali.

Scrivere in prima persona significa utilizzare la tecnica narrativa in cui tutte le vicende della storia sono vissute e mostrate dal protagonista, o comunque da qualcuno che partecipa attivamente alla scena. Scrivere in prima persona è scrivere attraverso gli occhi, i pensieri e le azioni del protagonista.

Un giallo o un thriller sono tipologie di narrazione che si prestano bene all'utilizzo di questa tecnica. Diventano molto coinvolgenti poichè il lettore procede nella storia di pari passo con il protagonista, cosa che permette di sviluppare un vero e proprio legame tra il personaggio e il lettore stesso.

Le atmosfere, il grado di coinvolgimento, la caratterizzazione del protagonista che a questo punto è come se fosse solo con il lettore diventano le peculiarità e i punti di forza di questa scrittura. Narrare i fatti in "corso d'opera" o assieme allo svolgimento stesso della storia rende tutto estremamente naturale e reale.

Scrivere in prima persona è far vivere in diretta una storia al lettore attraverso gli occhi e le azioni del protagonista narrante.

Vincoli della scrittura in prima persona

Nella scrittura in prima persona chi narra la storia potrebbe non essere al corrente di tutti i dettagli degli eventi, anzi generalmente non lo è. Questo vincolo costringe all'utilizzo di tecniche ed escamotage nel caso in cui il nostro eroe debba sapere cose accadute in luoghi o tempi diversi da quelli in cui si trova.

In genere incontra un'altra persona che gli racconta degli eventi successi, oppure vede un video con l'informazione necessaria etc. Di sicuro, non capita quasi mai (questo secondo me è molto importante da sottolineare) che il racconto faccia uso di una voce narrante (terza persona) per aggiornare la storia.

Il punto di vista è sempre quello di chi narra la storia

Le sue considerazioni, i suoi pensieri, i suoi dialoghi: tutto deve essere coerente. E' una scrittura che avvicina lettore e protagonista in modo assoluto, li rende quasi la stessa cosa per cui comportamenti incoerenti non possono essere ammessi. E' molto difficile creare colpi di scena, mentre è molto più facile portare il lettore alla tensione, scendendo direttamente "la scala nel buio" assieme a lui.

Attenzione anche ai tempi, a me personalmente piace la prima persona al presente, perchè mi fa scorrere la storia tra le mani. La trovo un po' innaturale al passato, perché rende tutto troppo riflessivo, come se il personaggio narrante si guardasse allo specchio. Se dovessi narrare in prima persona al passato proverei per esempio a spostare il punto del tempo alla data necessaria (magari attraverso il titolo del capitolo) e poi da lì partirei con la prima persona al presente (narrare ai tempi di accadimento dei fatti).

Conclusioni: Quando è preferibile scrivere in prima persona

Il mio pensiero è che sia preferibile scrivere in prima persona quando il protagonista è in assoluto il centro della storia. Questo presuppone avere in mente una narrazione lineare e ordinata nel tempo, in modo tale che la coerenza tra storia, personaggio narrante e svolgimento dei fatti sia assoluta. Ne beneficeranno sicuramente storie di azione, thriller e gialli con un protagonista brillante, curioso e coraggioso, dove i fatti assomiglino maledettamente all'immagine di questo articolo! (ndr: dell'articolo originale)

Nel caso in cui tu abbia tantissimi personaggi che si muovono in modo diverso e in contemporanea, la prima persona diventa quasi impossibile, costringendo a forzature che francamente eviterei. Chiediti quindi quali siano le esigenze narrative della tua storia prima di decidere.

La prima persona è utilizzabile anche per esprimere sentimenti di altre persone, vissuti attraverso gli occhi, ovvero il punto di vista, del personaggio narrante. Complicato? Forse, ma il risultato potrebbe essere meraviglioso per chi legge, non credi?

da giovannironci.it

Tecniche di scritturaWhere stories live. Discover now