Scrivere, quando entra in gioco l'invidia

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Scrivere è sempre una cosa pericolosa. Non perché ci si immerge nella vastità della propria anima, non perché si lascia che i demoni che ci vivono dentro prendano il sopravvento, e nemmeno perché, in fondo, siamo delle schiappe. Più che altro perché, o si scrive per tenere tutto nel cassetto oppure ci si lancia in quell'inferno che sono gli altri, e in quell'altro che riusciamo a diventare noi quando il cassetto lo apriamo. Tutto questo ambaradàn solo perché voglio parlare di una cosa terra terra: il rosicamento. Che poi sarebbe l'invidia, ma l'invidia non va più di moda. Dire che qualcuno è invidioso, oggi, ti qualifica come un vecchietto pre-era digitale. Oggi non sei più invidioso: stai a rosica'. È una cosa alla quale chi aspira a scrivere deve prepararsi : se vi permetterete di criticare qualcuno, fosse anche un autore di bestseller plurimiliardario e ciuccio, che potrebbe tranquillamente fregarsene di voi, vi sentirete chiamare rosiconi.

Ora, dovete ammettere che a questa accusa c'è poco da ribattere, ed è praticamente impossibile evitarla. Perché tutti noi tendiamo ad esprimere le nostre simpatie e le nostre antipatie, che non sempre sono dettate dal fatto che stamo a rosica', e poi perché chi ti accusa di stare a rosica' non ti spiega mai perché staresti a rosica'. Ti dicono eh ma quello è ricco, quello vende, e tu hai voglia a dire che se proprio devi rosica' per i soldi rosichi sul sultano del Brunei e non su uno che ancora va in giro a scroccare buffet de tramezzini. Non se ne esce. O forse sì. Me ne sono fatto un punto d'onore, e, come nei vecchi film sugli avvocati (stavo pensando a di Preminger, quello coi titoli di testa più belli della storia) ne sono uscito sventolando un vecchi fascicolo legale urlando eccolo! L'avevo detto che mi pareva di ricordarlo! Ho trovato il precedente! E' il caso Buddy vs. Leonard Aka Stinky, Tribunale di Seattle!

Da domani potrete usarlo, sventolarlo in faccia ai Giudici di tutte le contee e loro non potranno che rivolgersi al Pubblico Ministero, scuotere la testa e dire: Mi dispiace, avvocato Johnsons, questo precedente fa cadere tutte le sue imputazioni. L'imputato è libero di andare, e se vuole, ha facoltà di fare causa per danni all'Accusa. Così ho deciso.Vi riassumo. Buddy ha deciso di trasferirsi a Seattle, dopo aver girato parecchi stati. Lo so, sembra una scelta davvero cretina, e inspiegabile, ma dovete tenere presente che siamo negli anni novanta, e Emerald City (è stupido perfino il soprannome) è la patria del movimento grunge, da cui vengono fuori i Nirvana, i Foo Fighters, i Pearl Jam. Il che rende ancora più cretina la scelta di vita di Buddy, specie se pensiamo che perfino una serie tv di gran successo ambientata a Seattle (una delle mie preferite, ) è interamente girata in California. Ma quelli erano i favolosi anni novanta, c'era il grunge e i cretini erano in grande spolvero. E se Buddy era, oggettivamente, cretino, il suo migliore amico slash coinquilino, Leonard detto Stinky, è ancora più cretino di lui. Basti pensare che vive nella dispensa. Per Buddy, Leonard è essenziale: come , ti serve solo un'amica più povera e una più grassa, e stai a posto. Ecco, Leonard è perfetto per far sentire Buddy migliore di qualcuno. Solo che, per una congiunzione astrale spiegabile solo con l'avvento del grunge, Leonard diventa improvvisamente frontman di una band. E, di colpo, diventa l'idolo delle folle. E delle donne. Inutile dire che Leonard non sa cantare, non ha idea di cosa sia la musica, è praticamente un completo idiota. Eppure ha successo, tanto.

E Buddy rosica.

Ecco, da ora, ogni volta che qualche riccone di successo vi accuserà di rosicare, potrete citare il caso Buddy vs.Stinky, Seattle, Stato di Washington, e dirgli certo che rosico, perché sei un cialtrone incompetente: non sei un genio, sei solo Stinky.

P.s. In realtà vi consiglio di ignorare chi vi chiama rosiconi, sia che lo siate, sia che vi accusino ingiustamente; come ho già detto, l'accusa presuppone un pulito col quale è meglio non immischiarsi. Mi interessava solo segnalarvi Peter Bagge Nessuno come lui è riuscito a portare sulla carta il rosicamento. Il fatto è che Buddy ha effettivamente ragione (Stinky fa davvero schifo), però la sua insoddisfazione si traduce, montando, nel più squallido dei rosicamenti. Bagge si immerge nella melma che ci portiamo dentro e ci grida: hey, guarda qui che cavolo di schifezza avevi dentro! Vieni un po' a dare un'occhiata!

Uno bravo davvero, da leggere e rileggere. E, perché no, da copiare.


di Amleto de Silva, ilmiolibro.kataweb.it

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⏰ Ultimo aggiornamento: Feb 16, 2017 ⏰

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